301 UDXIV, giugno. sono grossi, da fanti 1500, cavali C00, lanze 300 et 20 pezi di artelaria. Di lloma, di Vorator nostro, di 24, qual fo lede con li Cai di X, et di domino Piero Quc-rini. In materia di la !iga ; et a boeha il corier disse come il Cardinal Petruzi et Agustin Gixi erano sta retenuti a Fiorenza di bordine dii Papa ; tamen in le letere non era questo aviso. Di sicr Vetor Lipomano, di Roma, di 21. Come in quel zorno era venuto nova clic a Ponte Seniino erano reduto zente con ii Belandi, parte contraria di Petruzi di Siena, per intrar in la terra, et si lien sia con volontà dii Papa. Item, d’Ingaltera non è letere. Si dize quel Ite dimanda al re di Pranza un milion e mezo di ducati et Teroana ; tamen, si ticn, seguirà l’acordo. 11 Papa à bon voler verso la Signoria nostra ; e sta a veder, e s’il seguirà e Franza vengi in Italia sarà con nui, zoè tuta Italia e sguizari, s’il porà, pur contra spagnoli, ch’è in odio a tulli. Item, si ba avisi, il campo di Milan alorno Crema e vi è 2000 sguizari in campo, et par il signor Antonio Maria Palavisin sia andà a parlar al Ducila a Cremona etc. Da poi disnar, aduncha, tardi, fo comanda Pre-gadi; che prima fo ordinà far Consejo di X con la zonta per risponder a Roma, et leto le letere, in ter ccetera queste : Di Ingaltera,di sier Andrea Badoer orator nostro, di.... Dii zonzer lì di uno nontio dii Papa con la spada et capello, el qual fo molto honorato, e in chiexia di San Polo li fo fato le cerimonie. Era il Re, qual poi fé’ pranso e a li oratori tutti, e lui vi fu et uno orator dii Ducba......qual è venuto lì. Et scrive coloquii abuti insieme, e come non havia li so’ fameglii, e lui lo acompagnò a caxa ; e altre par-ticularilà. Item, il bisogno l’ha di danari, et si fazi provisione acciò possi viver etc. Di Napoli, di Lunardo Anseimi consolo nostro, di 10 et 17. Come de lì si avia inteso l’armar feva la Signoria di le galie bastarde de qui, et la creation di domino Andrea Oriti capitanio zeneral, qual à gran fama, et però tutti de lì stanno suspesi; et d galie, ch’è lì a Napoli, si armavano contra mori, dubita a ussir, el questo perchè era fama che le galie nostre bastarde venisseno in Sicilia et erano a presso il Faro ............ Di Padoa, fo letere dii capitanio zeneral, di ozi, hore 15, da le JBrentelle in campo. Come, per uno suo balestrar fu preso a Citadella, è scampato a la Torre di Confini, qual con li altri era me- nato a Verona, referisse cri le zente dii Papa vanno a Verona, e le fantarie todesche, si dice, per far scorta a le vituarie, et che dite zente dii Papa non erano per ritornar. Item, si dicea spagnoli omnino erano per levarsi di le Torete, et si dice vanno a Monta-gnana iterum, chi altrove etc.; unde esso capitanio scrive certissimo è per levarsi. E spagnoli etiam vogliono andar a Montagnana, per esser in locho di poter levar a ogni suo piacer e pasar di là di l’Adexe. Di sier Domenego Contarmiprovedador generai, date in campo a le Brentelle, fo letere in conformità, et copia di le letere scriteper il capitanio zeneral sopra il Polesene. Voi cazar via quelli è li per spagnoli et ritornar soto la Signoria, altramente li punirà etc. El prima la letera loro dii Polesene li scrisseno che si scusava non poter far demostration per dubito de i nimici; lior si aspela risposta di questa altra li ba mandalo il capitanio zeneral, ut supra. Fo leto una deposilion di uno venuto qui, di le 170 cosse di Crema e di la vicloria auta per el signor Renzo contra le zente di Milan a quella Nostra Dona, sicome ho seri lo di sopra; tamen non è letere. Fu posto, per li savii d’acordo, una letera al capitanio zenei’al in campo con li sumarii e lelere di Friul, dicendoli con il Senato che lui comandi e'or-deni, di quelle zente è lì, quanto li par, et che se ubidiscano, et governi quella impresa lui etc. Fu presa. Et fu leto una letera si scrive à domino Ilironi-mo Savorgnan in sua laude di quanto a fato per nui e a sue spexe sempre stato, e non li saremo ingrati, e vogli perseverar et far quello sia la conservation di la Patria. Item, al Manfron fo scrito lelere e al provedador Vituri, volesseno governarsi sicome el capitanio zeneral li scriverò. Item, fo mandato ducati 500 per dar a quelli fanti etc. ; sichè questo Pregadi di ozi fo per proveder in Friul. Fu posto, per li savii, che quelli haveano auto di le robe venute di qui di la nave Contarina naufraga-da, che havendo pagado una volla li dadi di ditte robe non debino pagar più. Fu presa ; nulla di no. Fu admoniti lutti, per il canzelier grando, chi sono debitori, a pagar, altramente, non portando li bo-letini di non esser debitori, el primo Consejo di Pregadi sarano stridati, et si manderà la leze contra di loro ad execulion. Et licentiato Pregadi a hore 22, restò Consejo di X con la zonta, e scrisseno a Roma. • E da saper, perchè la terra pur continuava di peste i et 5 al zorno, parse a li provedadori sora la sanità, di volontà dii Golegio, far certe cride; Prima,