Ml'XIV, marzo. G4 31* Di Spalato, in questo Pregarti fo leto teiere di sier Bernardin da Riva conte, di 7 et 9. In conclusion, come turchi erano levali de 1’ asedio di Tenina non havendo pollilo aquislar il castello, qual per il re di Ilongaria si à difeso virilmente con occi-sione di 700 turchi et zercha di quelli dii castello 40 et non più, et esser sta morto cl lio dii bassa; e altre parlicularità, utpatet. Non voglio restar di scriver qui le disputatimi che ozi, de ¡¡me dieno esser sia fate zercha mandar il capilanio in Friul. Et per quelli non se sentiva P andasse, diceva questo capilanio zeneral è stà causa di farne dar do role idtra spern et maxime questa ultima in vicentina, et però non si voi experimentar la terza, che saria mal assai; poi è homo di poco governo in un falò d’arme, è infortunato capilanio, malvoluto de le sue zente e da tutti; poi le zente è poche e mal coniente per non esser pagate. Demum, partendosi lui di Padoa, quella terra resteria propinqua a li inimici spagnoli, che sono a Este, Monta-gnana e Vicenza, e saria qualche pericolo, e non tanto di Padoa, quanto si levasseno et venisseno verso Treviso et meter queste nostre zente di me-zo. Poi, si ben questo capitanio va, i nimici, inleso, si ritrarano di Osopho e intrarà in Gradiscila et Gorizia; con altre raxon diete per chi disputava, ma scorando, vegniràqualche luse da banda etc. A l’incontro, quelli di Colegio sentiva l’andata, diceva questa è vitoria certa e non dubiosa: prima, todeschi è pochi alozati, come se intende, sotto Oxoph disor- 9 dinatamente ; nostri sarano 4 volte più di loro, et si ara li populi dii Friul, quali per le taje poste sono disperati et farano ogni cossa per la Signoria noslra. Poi si laseri custodia in Padoa bona, e li fanli eli’ è in Treviso, parte vegnirà a Padoa. I nimici non si potrà levarsi per non aver vituarie come strami, et in questo mezo il capilanio romperà diti todeschi, si sarà levati, tanto più è secura la vitoria. 11 signor Thodaro Triulzi rimagnirà in Padoa, eli’ è un degno capitanio, altramente non è redemption a le cosse nostre. Si vede la sententia à fato il Papa crudelissima; con altre raxon, le qual mi consona; et se Io fusse stato in Senato, come già fui, saria slà di opinion che l’andasse etc. 32 A dì 23. La matina nulla fu di conto. Fu posto sopra uno soler in piaza di San Marco, per delibera-tion di la Quaranlia, con una corona di diavoli in testa, uno avochava al forestier, nominato...... ........... per aver testemonià falso a far una procura; et siete cussi tutta la matina. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta. Di Friul, fo letere di Sazil, di eri. Come ha-veano, per exploratori, i nimici erano pur atorno Oxoph, et haveano busà il monte che andava dentro do lanze, et voleano con polvere darli fuogo ; el qual loco e buso respondeva sotto la stalla di domino Ilironimo Savorgnan; et che non potendo averlo si leveriano; et scrive parole dite per Nicolò Savorgnan, ch’è slà suo danno, che missier Hironimo si poteva acordar prima. Item, come haveano i nimici ruinà il muro di Venzon e impito le fosse, et che il vescovo di Lubiana, qual era stato a Porde-non, era venuto in campo e poi vene il conte Cliri-stoforo; e altre parlicularità, ut in litteris. Dii conte Malatesta da Sojano, date a Sazil a dì 22, fo letere. Come più volte 1’ havea scriplo che ’1 non vuol più far cl mestier di le arme e voi licentia, perchè con questo Stato è stà mal meritato a le promesse lì è stà fatte, et però domanda licentia a le sue zente e homeni d’arme che 1’ ha, numero....., et lui al primo di» 1’ altro omnino si partirà, con altre parole molto alte, e non da scriver a questa Signoria; ma è tempo di soportar. A dì 24. La matina fo in Colegio leto iterum le letere di Friul, et maxime quella dii cpnte di Sojano, et cussi fo terminato esser contenti che ’1 vadi via et di mandar in suo locho al governo di quelle zente di Friul a Sazil. La più parte di Colegio volea Zuan Paulo Manfron. Et di Padoa era letere. Come il capitanio zeneral confortava, poiché ’1 Senato non voi che ’1 vadi a far lanto benché certa vitoria, che il meglio si possi mandar è Baldisera di Seipion, qual è lì a Padoa, poiché il conte di Soiano non voi più star etc. Et licei fosse vezilia di Nostra Dona, fo ordinato far Pregadi et expedir questa materia. Alcuni era iterum di opinion mandar il capitanio zeneral a romper quelle zente. Nota. Eri, nel Consejo di X, fu preso dar 1’ oficio di Cataveri a Gasparo fio di Marchiò di la Nave, per ducati 350 contadi et ducati 100 di Monte Nuovo. Di Rongaria, fo letere da Buda, di Vorator nostro, di 8 di l’instante. Come era zonto a Slri-gonia el Cardinal strigoniense venuto di Roma, et volendo 1’ orator andarlo a trovar, li mandò a dir non andasse, perché lui veria a Buda a visitar il Re et si parleriano insieme. Item, come hanno inteso di P orator dii Turcho stato qui a la confirmalion di la pace fata, et quelli primarii hanno auto a mal che la Signoria abi fato paxe lei senza il suo Re et contra i capitoli, et dicono anche loro farano il fato suo; con altri avisi di quelle occorenlie.