451 MDXIV, AGOSTO. 452 è bellissimo homo, non habi più di Ire niojer, e lei più di uno marido. Item, lo acordo è fato tra Pranza e quel Re; et era venuto su l’ixola uno di primi di Pranza a sizilnr ii capitoli, chiamalo il zeneral di Normandia, contra il qual era andato da 400 di primi signori a cavalo per farli honor; el era venuto et inlrato in la terra la sera tardi. Di Roma, di sier Vetor Lipomano vidi le- tere, di 16. Prima, come Venere, a dì...... hes- sendo il Papa a tavola a............, lui sier Vetor P aldite Soa Santità disse voleva atender a far pace per la Christianità, cussi come à fato questa di Pranza con Ingaltera, e far una liga di christiani, e andar in persona in armata contra il Turcho. Scrive, per via di Bologna si à avisi, di Crema, di 11, che si steva meglio dii morbo. Il signor Renzo, eh’ è dentro, al tutto voi mantenirla, et ha dato licentia a chi cremaschi voi ussir, escano fuori ; e hanno gran carestia de vin, ojo e sai. Scrive, el Cardinal del Final, zenoese, sta molto mal, à renonciato li soi benelicii a uno fratello, e il Papa ozi, a dì 15, poi pranso, in congregatici! è stà contento far passar ditta renon-cia ; e poi scrive, la sera dito Cardinal è morto étc. Item, è letere d’Ingaltera, dii zonzer lì a dì 30 il messo dii Papa con la concìusion dii re di Pranza di lo acordo tra loro do Re, et havia gran libertà di concluder; sichè si aspeta di hora in bora. È letere di la corte di Pranza, dii Dandolo oralor nostro, di 3, come l’acordo era fato, e di dì in dì si aspetava la nova lì dì la concìusion. Etiam è letere, di 9, di Lion, con tal avisi, et par il re d’Ingaltera vengi con la sorela donzela, qual dà per moglie al re di Pranza, fino a Cales, dove vi va il re di Franza, e lì farano le noze. El qual re di Franza à casso 900 lan-zinech, 1200 lanze, e si dize per questo anno non venirà in Italia. Voi il Papa acordi sguizari con lui, cussi come l’à acordato con il re d’Ingaltera e lui; sichè, scrive ditto sier Vetor, per sua opinion, era meglio aver fato trieva con l’Imperador per mexi 6, come voleva far il Papa, che esser stà tutto questo anno su la guerra etc. Si dize, Francesco da Piano, homo del signor Renzo, è in frema, è venuto a Fiorenza per danari, e il magnifico, eh’ è a Fiorenza, voi montar in galia a Pisa et andar fino a Zenoa. È letere di Zenoa, di 11, come quelli franzesi, erano in la Lanterna, haveano patuido con zenoesi di rendersi, e haveano tolto termine fin 10 Septembrio. Scrive, a dì 16 zonse dì Pranza uno servidor dii Cardinal San Severino, venuto per slafeta, partì a dì 7 da la corte, a portà nova l’acordo con Ingaltera è fato, et che il marchexe di Rotolili, era preso in In- giallerà, era stà lasato et veniva, con quella dia esser moglie dii re di Franza, a Cales per acompagnarla dal Roy, dove il Roy li va contra. Si dice, ii Roy à aviato le so’ zente verso i monti per passar in Italia. L’ora-tor nostro è andato dal Papa; per sue letere si saperi il tutto. Di Zenoa, li pati di rendersi è, che quelli 255 di la Lanterna hanno tolto termine fin 26 di questo a rendersi, non li venendo socorso di Franza ; et ze-neosi li danno ducati 20 milia perle arlellarie è dentro dita forteza. Scrive, per Roma, chi dize il Roy verà in Italia o manderà exercito, e chi dize di no per questo anno. Scrive, il Cardinal di Manloa à dà la legation l’havea di la Marcha al Cardinal di Ra-gona per una abazia che l’à’uto. Il Cardinal Sinigaja, ch’era amalato, sta mejo ; si dize lì in Roma che questo anno dia morir assa’ cardinali. Venere, a dì - -sì darà in Concistorio per il Papa il vescoado di Cherso a domino Zuan Batista di Garzoni, fo dal Rancho, cavalier di Rodi et maestro di caxa dii Cardinal Corner; el qual Cardinal ge l’à fato dar, et à conzo la pension dà al tiol di esso sier Vetor, eh’ è lì a Roma, eh’ è ducati 100 sul vescoado, et JOQ di benelicii 1’ havea in veronese. In questa matina, veneno in Colegio don Francesco Valier prior di San Spirito con altri soi frati con una suplication, come sono ruinali, toltoli le intrade a Bagnol e brusato cortivi e tutto per i nimici, et non havendo si non San Spirilo et un podio di Iodio a San Michiel a Padoa, non pono viver. Suplicha aver da la Signoria in don Irata di 80 anfore di vin senza dazio per tre anni ; el parlò per loro sier Zuan Antonio Venier, loro avoehato. Il vicedoxe, sier Marco Donado, li rispose si doleva di soi inforlunii; lassasse la suplicalion et sì consejerìa. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato consier di Osso Duro, in luogo di sier Piero Querini aceto podestà a Padoa, vene per scurtinio servato la parte dii sagramento davanti la Signoria. 24 elecli erano; lui ussite. Sier Francesco Zustignan, fo consier, qu. sier Zuanne, di balote . . . ., da sier Ilironimo da dia’ da Pexaro è provedador zeneral a Treviso, qu. sier Borloìomio procurator, videlicet il Zustignan ave........et il Pexaro 92. Hor a Gran Consejo el dito sier Ilironimo fu tolto quadruplo, et rimase di balote......; sichè questo, eh’ è zovene, è rimasto, à anni.. ., dal Zustignan, qual à titolo et à anni assa’ ; e cussi va le cosse. Item, fono electi 6 di Pregadi ; tolti molti titoladi stadi a servir con ho-meni a Padoa, tamen rimase sier Sebastian Badoer,. fo provedador a le biave, che andò a la custodia di Treviso con homeni 25, et sier Almorò Donado, è