75 MDX1V, MARZO. 7G ad altra impresa, et aspetano la rcsolutiono di la sua Majestà,et se piglierano altra impresa anderano a la volta de Sazil; et che quando i nimici, ne li passali giorni se levorono de qui, furono solamente cavalli 400, li quali andorono a la volta di Pordenon et lì si ritrovano ancora; lo resto de li cavalli et tutti li fanti sono de qui. Et dice ancora ch’el conte Chrislo-foro Sabato have una sassata sul celadone, per la quale el non se sente tropo bene. Altro non mi accade, salvo che io et missier Theodoro si raccoman-damo alla gratia di la Serenità Vostra et aspetamo qualche bona risposta da quella. Siano dati al porla-tor di questa ducati numero 5. Data nel monte di Osopo, a dì 27 Marzo 1514, a hore . .. Risposta di la Signoria nostra a la prefata letera. Leonardus Lauredanus Dei gratia Dux Ve-netiarum ete. magnifico domino Hironimo Sa-vorgnano nobili nostro dilectissimo, salutem et dilectionis affectum. Ilavemo questa malina, per il nuntio di la magni-ficentia vostra ricepute le letere di quella, date a li 27 dii presente, per le qual seriosa et distintamente restamo advisati di ogni cosa seguita de lì da poi che ultimamente la ne scrisse; tutto veramente inteso da nui con grandissima satisfattone di l’animo nostro, vedendo in primis eum quale constantia et virtù perseverate ne la gagliarda et gloriosa defension vostra et nostra, insieme cum tutti quelli valorosi soldati et altri fidelissimi nostri, che certo ve ha ad con-sequir quel honor et quel fructo che merito si richiede a le egregie et valorose operation vostre de tulli. Et siate di bon animo, che già, per la clementia de Dio. havete superato il ditìcile, però che. come avanti il recever di quelle dovete haver inteso, è venuto verso voi il signor capitanio zeneral cum valido so-corso, che già si ha fatto sentir a presso Pordenon dove hanno profligati li inimici, ferito et preso tra li altri il capitanio Rizano, et di bora in bora speramo in Diose intenderà di meglio. V.M.adonque, con stimma laude sua lauderà et commenderà cumulata-mente tutti quelli carissimi nostri de i loro optimi portamenti,degni di perpetua memoria et gratitudine, la qual invero siamo per seguire. Di la dona veramente, figlioli et cosse sue de qui, non se pigli affanno la magnifìcentia vostra, ma resti ben sicura et con l’animo quieto che non li lassimo mancar com-modità alcuna, perochè questi ne sono al core, non solo per rispeclo che siano la fameglia di vostra ma-gnilìcentia, ma etiam perchè li lenemo et reputamo propri figlioli nostri. Data in nostro Ducali Palatio, die29 Mar-tii 1514, indictione 2. Questa è una bastardéla in sifra, in la letera 38 di 27 Marzo. Per le ultime mie in zifra, dissi a Vostra Serenità che io e missier Theodoro havevimo animo di lenircene fino a Pasca, et così li replicamo et acerlamo. De lì in là, mi vedo in certo et manifesto pericolo; ormai soldati et contadini sono salii per la Vostra Serenità, ciochè serà a quel tempo. Li incommodi si fanno ogni di maggiori, et dico che se questa forteza capita in man de i nimici, Vostra Sublimità non speri mai di ricuperarla. La Serenità Vostra si degni per lo presente messo, lo qual destino a portar a la presentia sua, di farmi intenderla voluntàsua,et se in caso che fin a Pasca la non fusse per mandar socorso, dovemo aceptar tregua, se la potremo avere. Io per me li prometto non ussir mai di qua in poter di nemici, ma ogni uno non è del voler mio ; et a questo ultimo passo non mi sia fatta risposta. Alla qual umilmente mi ricomando el insieme la donna et fioli. Exemplum. 39 t M.D.XlIlI,die XX VII Mar tii, in Rogatis. ■ L’anderà parte, che a tutti li soliti a pagar decime et tanse et che serano tansadi, siano poste una decima et meza tansa ad restituir da esser scossa in contadi a la Camera nostra de impresiedi, la meza tansa per tutto el presente mese, et la decima per tutto otto Aprii; et quelli li pagerano ne li dicti termini in contadi, haver debano IO per cento de don, del qual siano t'acti creditori. La restitution veramente se faci de li danari del datio del vin de l’anno 1515, comenzando li mesi de Octobre e Novembre ; et cusì successivi, satisfate che serano le precedente obligation. Et la restitution se faci per l’hordine che cadaun haverà sborsato el danaro, videlicet primo, secundo, terzo, et cusì successive cum questa declaration, che li danari predicti obligati a la restitution de diete graveze non se possano in alcuna altra cosa convertir, sotto la pena di furanti di chi contrafacesseno a la presente deliberatimi.