MDXIV, LUGLIO. 370 procure da quelli che aspirano a li magistrati, si tengono mezi indirecti, enormi,pcenitus indegni de quel Stado che essi mazori noslri ne hanno con tanto studio voluto hedificar, et hanno lassato a la posterità loro, ne le cui vestigie è necessario insister, maxime che da un tempo in qua par che mollo se augumen-tano li pravi et inordinati mezi de acquistar officii et dignità. Et però l’anderà parte, che salve tulle altre parte et ordeni sopra ciò disponenti, sia preso et fir-miter statuito che, de ccetero, sempre che si farà scurlinio si de le cose di questo Consejo, come nel Mazor Consejo, siano fati venir a la presentia dii Serenissimo Principe et de la Signoria nostra tulli li electi in quel sgurtinio, dove ne habia intervenir uno avogador di eomun, et lì solenemente, sopra uno messal, debano jurar ad sacra Dei evangelio non aver pregalo alcuno, nè falò pregar, nè saper che sia stà pregato, per loro absenli nè de suo consentimento, etjurando cusì siano provati; ma havendo pregalo, fato pregar o consentito, o saputo che per loro sia stà pregato over similmente recusando il juramento, non possano esser provali, et pur se ju-rasseno non haver pregato etc., e fusseno balotati quelli che fusseno stà pregati, sotto debito de sacramento et in execution di le leze nostre li siano tenuti dar la balola contra come contra perjuri et non degni di quel magislralo; et venendo a nolitia alcun simile contrafacente, sia publicato perjuro, et habia • 209* colui che l’acuserà sichè per l’acusasuasi babbi la verità, ducati 500 de li beni di esso conirafazenle. Si veramente alcuno de li electi non fusse presente a la sua eleclion, debano quelli fussero stà pregali non 10 voler come persona non sufìcieute nè‘degna di quel magistrato, et sia tenuto el canzelier nostro, over 11 suo vicegerente, solo pena di privaliou el de ducati 500 d’oro ogni volta, publicar che sia data contra la balota a quelli che havesseno pregato e fato pregar ut supra, come a non sulicienli et fralori di leze nostre; et ulterius se alcuno de li absenli rimanesse, non possa inlrar se non jurerà al modo sopraditto, con le obligatione di sopra dechiarile. Et per rimover ogni astuzia et modo de simile coruptela che si potrà trovar in andar a parlar sotto protesto di dimandar di esser nominati, siano obli-gati etiam li electi zurar de non aver dito, nè fato a più di Ire de questo Consejo che li habino a tuor, secondo la parte sopra ciò disponente; el se i havesseno ditto e fatto dir, o sapesseno che alcun per loro havesse ditto a più di tre, over non volesseno zurar, come è dillo, siano privati et cadano a tulle le pene, modi et condilion soprascrile. I Viarii di M. Sanuto. — Tom. XVIII. Et se alcun presumerà procurar, per modo o via alcuna posibile per alcuno, sì con sua scienlia et ordine come senza, cada equalmente quello che havesse procurà, olirà tutte altre pene contenute ne le parte de le pregierie, a pena di ducati 500 d’ oro, la mità di quali sia de l’avogador de comun, e l'altra mità de l’acusador, dechiarando che ogni scurlinio che fusse fato senza observar quanto di sopra è ditto, sia nullo, nè possano li consieri altramente lermenar, el niente di meno quanto terminaseno sia irito et casso, nè possano meter per via de declaration, nò ¡diramente contra 1’ bordine presente. Et perchè ne li scurtinii di questo Consejo, che se fano per boletin e con pena, molli con fraude si excuseriano de aver pregalo, ex nunc sia preso che quelli serano tolti per boletiui in questo Consejo siano exceptuati dal preseule ordine nostro. Non vaglia la presente parte se non la serà posta et presa nel nostro Mazor Consejo. f De parte......145 De non...... 45 Non sincere ... 3 In Majori Consilio, die 16 dicto. f De parte .....972 De non......387 Non sincere ... 8 A dì 16, Domenega. Il Principe non fu in Co- 210 legio, justa il solito; ma per esser venute letere di Roma, di 12, non fu dato audienlia, e mandali tulli fuora, fo lecle con li Cai di X; et di Franga di l’o-rator nostro, da Paris, di 3. S’è divulgalo l'acordo era facto tra Franza e Ingaltera, tamen non fu vero. Di campo, fo letere di Brusegana e dii capi tanio generai e dii provedador generai Contarmi e di savii da Padoa, di eri sera, in conformità. Avisano, i nimici erano andati a le Caxele e ivi alozavano quesla note con fama di venir alozar a la Bataja ; tamen tieneno non sia vero, ma starano lì a Montagnana et Esle per esser lì comodo alozamento per le viluarie hanno di Verona e di Manloa etc. Scriveno essi savii esser stali in campo la matina dal signor capitanio zeneral et à ’ufo insieme alcuni coloquii, ut in litteris; e nel ritorno esso capitanio li acompagnono fino a la Sarasinescha eie. Item, si mandi danari. Di Poma, di sier Vetor Lippomano vidi lezi