411 MDXIV, AGOSTO. 412 233 Dii mexe di Avo sto 1514 A dì primo. Introno Cai di XL sier Vicenzo Salamon qu. sier Vido e sier Vicenzo Zantani di sier Zuanne a la bancha ; e il terzo colega, sier Nicolò Trevisan qu. sier Piero è amalato, e li era serva il locho. Item, intrò savio dii Consejo di zonta sier Zorzi Corner el cavalier procurator. Et Cai di X : sier Domenego Beneto, sier Marco da Moli» e sier Marco Zorzi. Et vene l’abate di Borgognoni, et con dilli Cai di X stete assa’ in Colcgio in materia dii vescoado di Padoa contracambiar col suo di Cremona; et per niun modo dito abate voi dar li 500 ducati di pension a domino Piero Bembo. Veneno sier Domenego Trivixan et cavalier procurator e sier Lunardo Mocenigo savii dii Consejo stati a Padoa, et il Mocenigo referite zercha il capi-tanio e lo exercito, et altre particularità. I quali introno in Colt'gio come il Mozenigo prima era et il Trivixan eleto de zonta ; fo suo secretano Vicenzo Guidoto. Di campo, di Bruzegana, di sier Domenego Contarmiprovedador generai, di eri sera. I ninnici, al solito, si dice è per levarsi di Monseleze etc. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, e tra le altre cosse, fo proposto di tuor 7 zentilhomeni a Consejo secondo li altri con dar ducati 100 per uno anno, i quali non baveano compili anni 18 ; et balolà la gratia, non fu presa. A dì 2. Il Principe non fo in Colegio justa il solito ; per la egritudine auta non poi caminar, ma si lieva e senta. Di campo, dii provedador Contarmi, di eri sera. I nimici al solito, e si mandi danari da pagar li fanti, aliter si partirano. Di Crema, fo leteredi sier Bortolomeo Contarmi capitanio provedador, di 26. Dii zonzer lì domino Francesco da Fiano canzelier dii signor capitanio, con li ducati.... Item, si provedi di danari, e danari pagati etc. Il campo di ducheschi lì è atorno, dii morbo va. E nota. Ozi fo dito una nova per uno dize venir di Crema, come, havendo i nimici fato certo bastion vicino a Crema al monasterio di San Bernardin, el signor Renzo havia fato quello ruinar con le arte-larie e brusato alcuni fanti si erano recluti nel dito monasterio col monisterio insieme ; tamen non fu vera. Dise tal nova seguì a dì 28. Di campo, luore 9, fo letere a nona. Nulla da conto. Di Cavarzere, di sier Andrea Rondimier capitanio. . ............ Di campo, vidi una letera, di eri, di Hiro- 233 * nimo Anzoleti secretano di sier Domenego Contarmi, ebe avisa de qui in questa forma. Questa sera Io nostro Saladino ha combaluto con Constantin Greco nel campo inimico, et asse portato tanto virtuosa et valorosamente quanto mai fece combatente alcuno, havendo incalzato per el campo tre volte Constantin e datoli ben 4 ferite. E s’el non fusse stato che dicto Conslantino ferite el cavalo del nostro ne la testa, et dicto Saladino per desgratia, stentò correndo drieto a lo nimico a trazer la spada da la vagina, et el cavallo alquanto difficile e duro a esser maneggialo, e quello di Constatino molto tra-etahile e agevole, indubitatamente el nostro reportava la victoria; qual, per una ferita de spada datali nel fianco mortale, è restato, non già presone, che mai si ha voluto render, ma quasi morto, che tiensi non potrà campare ; l’altro etiam stà molto male. Hanno combatuto con celada, brazaleto, guanto de magia et senza altre arme de dosso, con lanzetla in mano, spada e stillelo, et con sella inarzonata ; e benché la victoria sia restala de là, tamen major honor et gloria è stala quella del nostro, ancor che l’habi preso, peraversi altramente deportato che quel grecò; et el perder del nostro è stata una desgratia etc. Nota. Questo nostro è con domino Zuan Detrico de Zara, nomine Saladin de Bigna da Zara. Da poi disnar, fo Colegio di savii e di la Signoria, el fo aldito sier Marco Bragadin qu. sier Andrea olim dazier dii dazio dii vili di l’anno . . . . , per li debitori dii dazio a le Raxon nove etc. Di Padoa, hore 22, vene letere di campo dal provedador Contarmi, di hore 15, et di rectori, di hore 18. Come il capitanio lì avia mandato a dir, aver cerio i nimici si levavano grossi di Moncelese e vanno verso Conselve e Bovolenta, e lì far il ponte e passar sul Piovà ; per il che havia scrito al Piovà tutti si salvasse megio polesseno, perchè i nimici vieneno a quella volta ; unde de qui si fesse provi-sion sopra questo. El era una letera drezata ai Cai di X, et fo mandato per li Cai di X per lezer dita letera, qual era de importanlia; et Colegio stete fino hore 24 con li Cai di X suso. Fo prima terminato, ninna barcha di Padoa vi andasse questa note suso, aziò quelli fusse dentro non fusseno la notte presi da i nimici che venir po-trano su la riva di la Brenta, e con dite barche poi 234