183 .MDXIV, MAGGIO. 184 previsione a quello ditti preti fanno, maxime lì in corte. 101 * Di Pranza fo letere di l’orator nostro sier Marco Dandolo dotor et cavalier, da Paris, a dì 19, qual fo lete con li Cai di X, et è in la materia si trata al presente, et come l’atende aver sgui-zari, et spera di averli. De Ingaltera fo etiam letere più vechie di le altre, di sier Andrea Badoer orator nostro, di 29 Marzo, con avisi di quelle cosse-, qual era in /.¡fra, e il sumario noterò, ben lete che le sarano in Prega di ; tamen fo di 11 Aprii in li Pasqualigi. In questo zorno, fo fato in la mia conira’ a San Jaeomo di l’Orio uno solenissimo vesporo con canti et soni, perchè il piovati electo, pre’ Lorenzo Gam-baro, à abuto le bolle di Roma, sentoe jitridice et canonice. Vi fu tulli li parochiani nobeli quasi di la contrada. A dì 7, Domenega. In questa matina, comenzò il perdon di colpa e di pena à auto di questo Papa, qual dura zorni 15 continui a chi vi anderano e porzerano la inan adjulrice; per il che assa’ persone vi andò a luor tal perdon. Vene in Colegio l’orator di Franza episcopo di Aste et ave audientia con li Cai di X, qual etiam ave letere dii re di Franza. Di Padoa e Trevixo letere. Al solito nulla di novo. I iiimici a 1’ usato ; et di Friul e di Maran di artigliane rechiede, qual eri fo mandato assa’ con barche per li patroni di l’arsenal. Da poi disnar, fo Gran Consejo, et fato consier di Canarejo sier Piero Capelo, fo consier, qu. sier Zuanne procuratori ave in scurtinio 140; et sier Piero Lion, fo consier, 96. Et in Gran Consejo ave 1124, et il Lion 819. E1 qual sier Piero Capello non è do anni che cazete di la zonta etc. Fu etiam fato luogotenente in Cypri sier Polo Antonio Miani, fo duca in Candia, qual rimase da sier Michiel Na-vajer, fo consier, che vene per scurtinio. Etiam fu fato altre voxe; e di la zonla fo nominato sier Donado da Lcze lo a la custodia di Trevixo con liomeni 25 et 10 balestrieri a cavalo a so’ spese, et tamen cazele eie. 102 Fo leto una letera che scrive sier Sebaslian Moro podestà e capitanio a Treviso e sier Hironimo di cha’ da Pesaro qu. sier Alvixe, è sia lì con homeni ......et uno cavalo mexi 4, et à servido a sue spese a la custodia di la porta di San Tomaso eie. Fu per il canzelier grando, di l’hordine dii Serenissimo Principe et Illustrissima Signoria, admo-niti tulli a sentar a li soi luogi e servai* il decoro di questo Consejo, perchè quelli che contrafarà, contra di loro sarà mandà la leze ad execulion ; per il che tulli sentono e non si siete in pie’. Etiam publicó il primo Gran Consejo di far podestà e capitanio a Treviso e di altre bone cosse, e come li oratori dii serenissimo re di Franza, dii serenissimo re di Hongaria et illustrissimo ducha di Ferara, si hanno richiesto voler venir a veder il Gran Consejo, però vorano venir Domenega, e tutti vengi ben vestidi, per dimostrar, ancora si habbi questi tempi auto adversità, non però manchar di essere quella nobeltà che è in questa Excellentissima República. Di Maran fo letere, di eri, di domino Hironimo Savorgnan. Come era eoi campo tcrestre propinquo a la terra di Maran, et feva li repari et bastioni e voi potersi conzonzer con l’armada, ch’è lì a presso eie., et quelli di la terra treva archibusi, et à dato a Bernardin da Parma contestabele nostro, sichè lo à ferito ; el qual è stà portato a Udene a va-rir; et altre particularità, ut in litteris ; e si mandi alcune cosse achade. Qual fo chiamato sier Hironimo Querini patron a l’arsenal a mandarli quanto rechiede. Di Boma fo letere, a nona, di V orator nostro, venute molto presto, di 4 dii mexe, hore... Di coloquii abuli col Papa in materia di la liga si trata, le qual fo lecte in camera dii Principe con la Signoria et Cai di X. Et Io vidi letere di sier Vetor Lippomano, etiam di é, hore.....; il sumario di le qual noterò più avanti. Prima, come cri il cardinal Curzense e li ora-lori di l’Imperador e Spagna fono 9 hore con il Papa e cardinal Bibiena serali insieme, adeo l’orator Lando nostro andoe por parlar al Papa e non potè aver aver audientia ; el qual questa matina è stato dal Papa et à ’uto audientia. Il Papa è andato a Santo Janni a dormir lì, e doman si farà la nona sessione nel Concilio. 11 Curzense, si dize, si parte e va in Lombardia. Item, el frate Querini è stato col cardinal Bibiena et spaza letere a la Signoria. Scrive come lui sier Vetor à parlato al cardinal Bibiena dimandandoli, eri fono assa’ insieme col Curzense e li altri, qual li disse: « Si. Nostro Signor li ha dato alcune inslructione; el qual va in Alemagna. » E così disse e non altro, e cussi non potè saper nulla. A dì 8. La matina in Colegio, con li Cai di X, iterum fonno lecte le letere di Roma, et parlato su la materia. Di Padoa, letere, al solito, di rcctori epro-vedador zeneral sier Domenego Contarini. Co-