141 MDX1V, APRILE. 142 76 Copia di la letera dii Prete Janni al serenissimo re di Portogallo, mandata per il suo ambasador Mateus, traduta. In nome de Dio, del Padre, del Figlio e del Spirito Santo, Ire persone in uno Dio solo. La salutatone e gratia de Nostro Signore lìedemptore Jesù Chri-sto, figliolo de Nostra Signora Santa Maria Verzene, che fo partorito ne la caxa de Bethelem, la gratia et benediction sia sopra lo amalo fratello christianis-simo reManuello, cavalier, di mari superator,subju-gator et forzatore di castri e increduli mori, ve prosperi Nostro Signor Jesu Clirislo e ve dia forza e vitoria sopra vostri inimici, e largi e destenda i vostri regni per li pregi e devotione de li messi del Redemptor Christo, i quatro Evangelisti, Saneto Gioanni, Sancto Luca e Marco e Matheo, loro san-ctilade et orationi vi guarde. Faziamo sapere a voi, amato fratello, che a nui è venuto di vostra grande e alta caxa duo mesagieri : uno si chiama Joanni, dicendo che era prete, et l’allro Joanni Gomez, e hanno dito che vorebeno mantenimento, zoè vitua-ria, e gente ; per tanto mandamo a voi nostro am-basalor Matheus fratello, di mio servigio, con li-centia dd palriarcha Marco, quello che me dete la benedition che mandava i preti di Jerusalem, e padre nostro e de tulio el mio dominio, e l’è de la fede de Cristo e de la Santa Trinitade, e lui mandò per nostro consentimento a uno nostro porto de India, dicendo che vi daremo tanti mantenimenti come monti, e cosi similiter gente tanta quanta rena è nel mare. Et a nui ne fo dito come el Signor del Cayro faceva una armata de nave per mandar contra vostre armate, et nui ve daremo tanta gente e tanta hosle che stiano in la bócha dii strelo di Mecha, come di Re Mabel, overo se le vorete mandar a Gida Oitor, azò che faziati destruzere questi mori de sopra la fazia de la terra ; e nui per terra e voi fratello per mare, perchè nui saremo forli e potenti ne la terra, azò che i oferimenti et elemosine che se apresentano al Sepulcro, non si diano più a manzar cani. Hora questo è il tempo venuto de la promessa che disse Cristo a Santa Maria sua madre, che disse che ne l’ultimo tempo se leverà uno Re di le parte de che è Africa, e che per questo 76’ si daria fin a li mori, et questo è il prometimento che disse Christo a sua Madre. E lutto quello che a vui Malheus nostro ambasatore dirà, voi lo prenderete come nostra persona propria, e credetelo, perchè lui è il principal che nui havemo; perchè se (fosse) altro che più sapesse o più intendesse de lui, nui ve lo avesemo mandato; e volevamo mandarvi mollo oro ‘senza conio o numero, ma havevamo paura che non ve apresentase le nostre cose e mori non lo pren-desseno per camino. E con questo nostro ambasa-tor ve mandamo una f del vero legno dove fo crocifixo Nostro Signor Jesù Christo in Hierusalem, de che ho fato far do f, una ne resta, l’altra ve mandamo con la nostra ambasata. El dito legno è negro e tiene uno anello picolo d’argiento; e se vui haverete per ben, de che noi haveremo molto contento e piazer, che ne vogliati dar vostre fio per i nostri figlioli, o de prender di nostre fiole per vostri figlioli, eh’ è mollo più honesto. Non altro, salvo che la benedition e gratia del Nostro Signor Redemptor Jesù Christo e di Nostra Signora Santa Maria Vergine se destènda sopra i vostri figli e figliole e sopra tuta vostra caxa, amen. E più ve faziamo sapere, che se ordinasemo le nostre gente e hosle, che impiriano luto il mondo; ma non ha-biamo niuno poter per mar; vui sete poderoso in mar: Christo Jesù ve voglia aiutar,perchè certo le cose che havete fato in la India, sono cose miracolose. E se voleli armare mille nave, nui le abon-daremo de vituarie e mantenimento, e daremo a tutti quelli che in la ditta armata vegnirano, tutto quello i haverano de bisogno. Questo Re nome el gran principe chrisliano Dauz, che voi dir Davit. Presto Joanni re de Abaxijs. E la mansion è a lo molto excellente alto e poderoso principe re don Hemanuel di Portogallo etc. Copia de uno capitolo di letere de Lisbona, de 23 Marzo 1514. De le doi nave se aspelano de India de questo Serenissimo Re, che fu questo Gienaro uno anno che parlino, è vinti giorni fa ne gionse una ; l’altra restò in una ixola de qui 500 lege ad aconzarsi, qual non po’ tardare, e vengono cariche de lutte sorte spezie; la qual charicha, con questo rechavereti copia. E non possino dare tropo nove de quelle deteno le altre, perché 15 in 20 giorni da poi d’esse partirno da India e hanno portato uno ambasadore del Prete Gioani, eh’è una provintia de’christiani : e la letera ha portato a questo Re in questa, ne havereti una copia. El qual Prete Joanni vorebe acordo con questo Re a causa de far guera a’ mori e al Gran Soldano con lo qual confina. È venuto, e fatoli grande honore per questo serenissimo Re al dilto ambasatore. E in questa parte de Barbaria, questi dì acadete che de una