217 MDXIII, MAGGIO. 218 tano commesso di la religion di Rodi, e domino Mercurio Bua, ohe insta la soa expeditione, et poi altri zentilhomeni di officii et zercha 10 altri invidati al pranso justa il consueto. Et perchè la mojer dii signor Bortolomeo d’Alviano capitanio zeneral nostro, qual è graveda, che zà tanti anni più non è stala graveda per esser sia lontana dal marito, e venuta a Padoa si gravedoe, era venula in questa terra a veder la Sensa alozata in caxa soa a San Moisè, che tien afito, di sier Lorenzo Justinian, et in chiexia di San Marco, dove si suol far il sepulcrio, li fo fato certo soler et vene a vesporo acompagnata da alcune done; ma il dover era fusse venula la nuora dii Principe vestita d’oro a farli compagnia in chiesia; ma non vene etc. A dì 25, fo il sorno di la Sensa. 11 Principe andò a sposar il mar nel bucintoro. Porlo la spada sier Alvixe Emo, va ducha in Candia; suo compagno sier Marco Antonio Loredan qu. sier Zorzi, e tutti li oratori, episcopo di Brexa, e li tre nominati di sopra andono etiam loro e poi al pranso dii Principe, et etiam uno cavalier marchesco cremasco nominato domino...........da Vii Marchà, el qual sta in questa terra. Di sier Vicenzo Capello provedador di l'arrmda fo letere, di 23, da Maran. Come è lì con l’armada ancora, e scrive quelle o'ccorentie. Di Padoa, dii capitanio zeneral fo letere Con li capitoli à fato a li soldati, qual voi si observi, et li hanno dato sacramento a oscrvarli, e a l’incontro li promete e zura farli dar danari ogni 45 zorni. La copia di tal capitoli sarano qui avanti scripti. Noto. Se inlese, per la venuta di sier Zacaria Lip-pomano de sier Hironimo, fo dal Banco, venuto eri sera da Pexaro, qual è stato a trovar il Cardinal Santa Maria in Portico, Bibiena, venuto a Loreto, come il Cardinal Curzense etiam lui è stato insieme a Loreto et veneno poi a Pexaro, dove il Curzense se partì a di........per Mantoa, e lui Bibiena restato lì, et ha scrito a Roma al Papa et aspeterà la risposta. El 122 qual Cardinal Curzense era ben in hordine con 50 balestrieri a cavalo, parte in arme bianche; et che il Bibiena à ’uto di Loreto, che il Papa ge ha dato quella intrada, tochado da ducati 15 milia. Eravi etiam domino Petro Bembo, secretano dii Papa. Ilor dice etiam come Domenega, a di 21, hessendo a tavola il Cardinal Bibiena a Pexaro, qual è dii ducha di Urbin, li vene nova, per via de Mantoa, come missier Zuan Jacomo Triulzi era morto nel Dolfina’; la qual nova si à ’uto per via dii Cardinal Sedunense sguizaro, che è a Vegevene. Et questa nova fo dita per tutta la terra e fo tenuto mala nova, perchè questo missier Zuan Jacomo instava molto il re di Pranza a le cosse de Italia per ritornar nel stato suo primo, e questo feva molto per il Stado nostro ; tamen in Colegio nulla se diceva, nè haveano tal nova. È da saper, la terra sta benissimo di morbo, • adeo li Lazareti sono neti de tutti amorbati e altri servitori, per la Dio gratia. È abondantia di fermenti. It padoan è sta fato soldi 53 el staro; el vin pa-doan soldi 46 e mancho la quarta ; l’ojo è un pocho carilo, vai lire .... el miro, e si stenta di carne;ove (uova) 4 al soldo, e pesse assai, ma scombri non si trova molli. Etiam di altro mal la terra è sana. Pur a la Sensa non era forestieri, perchè i non poleno venir per le guerre, excepto quelli sono et stanno in questa terra; ma per le guerre pocho si spendeva. Da poi disnar, il Colegio di savii si reduse et nulla fu di novo; solum che a bore 22 si lsvò un grandissimo nembo con vento, pioz? et tempesta ; fo grande, ma durò pocho. In questo zorno achadete che, per caxon di comprar carne a San Marco, alcuni soldati veneno a parole con certi becheri, adeo se desfìdono di tirarsi; et cussi 4 becheri, che si teniva valenti homeni, con 4 soldati andono in Tera Nuova e fonno a le man, adeo di essi becheri do fonno morti, l’altro ferito malissimo, il quarto si butò a l’acqua, e cussi fono tratati questi che si tien sbricili. Fu sepulto ozi domino Santo Venier arziepiscopo di Corphù in chiexia dii Corpus Domini, dove à ordinato far una archa. Era di età di anni.......; morite in caxa di sier Francesco di Garzoni qu. sier Marin procurator, suo nepole. Al fiol dii qual prima renoncioe uno canonichato di Padoa, bora li lassa li danari, arzenti e mobele per gran summa. Item, fe’ testamento ; lassò la sua caxa a Padoa sul Pra’ di la Valle, fo di Campo Longo, in la qual habita il capitanio zeneral, a sier Antonio Venier qu.sier Marin pro-eurator, suo parente, per ducati 1500. Item, lassa certe mansionarie perpetue in diverse chiesie; à intrada, di Corfù, ducati 600. Di Roma, fo letere di l’orator nostro, di 21, 122 * qual è resta a Roma indisposto. Il Papa andò a la Magnana et Ilostia a piacer con li 4 cardinali e il magnifico. Il secretano di l’orator nostro, Hironimo Dedo, andoe con le letere di la Signoria dal Papa a comunichirli quanto era di novo, e scrive a l’orator coloquii abuti in materia ligee. Le cosse vanno bene, il Papa » sta contento li 1000 fanti fati per quel Ursino vengano, li quali erano a certo locho venuti, et cussi quelli fa Zuan Cavaza nostro rasonalo in Ro-