430 MDX1V. AGOSTO 440 gnirà per questo anno in Italia, nè manderà exerci-to. Potria esser li mandasse fino a Susa, perchè sgui-zari li aspeterano a pe’ di monti, et il Papa non voi francesi in Italia, e soto man ajuterà l’Imperador e il ducha di Milan contra di loro; et ama la Signoria, e voria l’havesse tutto il suo Stado, et voria fare trieva tra la Illustrissima Signoria e lo Imperador per qualche tempo ; con altre parole, ut in litteris. Di Spagna, di Vorator nostro fo eliam 1 etere, da...., di 17. Come non havea auto ancora licen-tia ; qual li è sta za mandata. Item, il Cardinal di Toledo è vivo, e scrive coloquii insieme. 248 * A dì li. Il Principe non fo in Colegio per risentirsi la doja. Fo lelo ìe teiere di Roma, di 10, di Pranza, vechie, di 2i, et di Spagna, di l'o-rator nostro, di 12, con li Capi dii Consejo di X. Vene l’orator di Pranza e sleteno in Colegio in coloquii, e terminato scriver in Pranza, solicitando la venuta dii Roy. Di Spalato, fo letere di sier Bernardin da Riva conte. Di certa novità seguila a dì 7 in Lie-sna. ch’è sta amazà cinque zentilliomeni da quelli dii populo in la terra propria. Di campo, di eri sera. Nulla da conto. I nimici al solilo ; et esser sta scoperto una cavalchata volea far li nostri; et sier Nicolò Vendramin provedador executor eri ave letere dal capitanio zeneral, dovesse subito ritornar suso, perchè voleva operarlo ; et cussi ritornoe eri sera. Di TJdene, eri, fo letere dii loco tenente e sier Piero Mar zelo provedador generai. Come 15 stralioti nostri erano scampati da i nimici in Gradiscila per non aver danari ; sichè etiam altri partiti, et li 4 capi venuti de qui, adeo la terra di Udene roman senza presidio. Di Chioza, di sier Marco Gabriel podestà, di ozi. Dii zonzer lì la galia sotil di sier Alexandro Coniarmi e la fusta di sier Tomà Moro capitanio dii Golfo venati per custodia di Chioza, justa le letere di la Signoria nostra, scritoli hanno lassato a custodia dii Golfo la fusta di Bobiza et il brigantin etc. Item, dii zonzer di le barbole et artelarie ; sta provisto etc. Da poi disnar fo Consejo di X con la zonta, et scrisseno in Franza, ma non a Roma, solicitando francesi in Italia. Etiam per le cosse di Liesna scrisseno a Corphù a sier Vicenzo Capello provedador di l’armada, che subito si trasferissa de lì ; al qual se li darà la commission di quanto ara a seguir. La Quarantia criminal, post prandium redieta, fo sopra il caso di sier Batista Nani di sier Pantalon, absente, et sier Jacomo Nani di sier Polo, eh’ è in preson incolpado aver con la piera amazà sier Vincenzo Pixani qu. sier Antonio. Et parlò sier Antonio Dol n l’avogsdor, qual con sier Piero Pasqualigo suo colega messe di relasar questo sier Jacomo, si apresentò, et per l’ahsentia bandizar sier Batista, qual è di anni 14. Et compito che l’ave, sier Piero Contarmi andò suso, volse parlar, che questo è in preson è quello à fato il delito e non Pabsente ; et fo rimesso che vengi con li avochali dii Nani un altro Consejo, et expedirlo. A dì 15 Avosto, fo il zorno di la Nostra Dona, fo il per don di... cardinali in la chiexia di San Bortolamio per la Madona dii teramoto, noviter obtenulo da quel piovan, ch’è stato a Roma, qual di ditto vicaria era molestado, et à ’uto. Et in chiexia di San Marco, more solito, vene la Signoria, vicedoxe sier Marco Donado vestito di scarlalo, con li oratori Franza, Ilongaria, Ferara, e il comesso dii gran maestro di Rodi. Non vene il vescovo di Brexa per la morte a Roma di suo zer-man arziepiscopo di Spalalo ; et compito la messa, si reduse il Colegio a lezer letere. Di campo, letere. Nulla da conto. Et fo avisi di Franza et di Roma, da missier Todaro Triul-zi auti, zercha l’acordo. Di Cavarzere, di sier Andrea Bondimier capitanio, di eri. Come à, per certa femena venuta fi da Moncelese, che il viceré è per levarsi certissimo, passà il dì di Nostra Dona, nè sa dove voy andar. Etiam uno altro aviso auto, che certo si dieno levar etc. Item, si mandi danari per quelle barche è lì etc. Noto. Eri fo fato uno bellissimo paro di noze in questa terra : sier Hironimo da Molin qu. sier Francesco, qu. sier Jacomo, in la fia qu. sier Marin da Molin, qu. sier Nicolò, con ducati 5000 d’foro. Da poi disnar, fo Colegio un pocho da poi ve-sporo. Di Bassan, di sier Alexandro Badoer podestà e capitanio. Come per nostri erano sta presi do citadini vicentini da Tiene, quali.... A dì 16, fo San Rocho. El Principe etiam non fo il Colegio. Di Liesna, di sier Vicenzo Donado conte, fo letere. Di la cossa seguita di populi contra zen-tilhomeni, et esser sta morii di zenlilhomeni numero ..., ut in litteris ; la copia sarà qui avanti. Di campo, dii capitanio zeneral, di eri sera. Uno aviso l’ha, come il viceré à mandato a chiamar il signor Prospero Colona capitanio dii ducha di Mi-