341 MDXIV, LUGLIO. 342 opinion che l’exercito sia tutto unito e alozato insieme per schivar ogni pericolo di inimici, quali vanno zerchando di vegnir a la zornata, overo disordinar il nostro exercito ; e considerando il pericolo, sicome erano spagnoli quando ivi scrisse ch’erano alozati mezi di qua da l’aqua et mezi di là soto Padoa e li voleva andar asaltar una parte, et cussi i nimici potriano far a li fanti è di là. Da poi disnar, aduncha, fo Pregadi, e poi leto le letere, si reduse Consejo di X con la zonla per lezer letere di Roma, venute osi, di 7. Et è da saper, acusa altre letere scrite, di 4, per Miorato corier, el qual non ha parso, e si tien sia stà morto over li lovi 1’ habi manzato ; perochè si ha certo el montò in barcha a Rav'ena, e zonto a Goro il vento saltò contrario, adeo non poteno, per il mar grando, venir con la barcha ; et lui per venir più presto volse dismontar in terra, e si ha certo el smontò con la valise di le letere zà 4 zorni, e ta-men non si sa quello sia de lui. Di Roma, fo letere, di 7, di V orator no stro; di Franga, da Paris, di l’orator nostro, di 28; di Ingaltera, di Vorator nostro, di li. Et le letere di Roma e Franza fo lete nel Consejo di X, ma De Ingaltera, di Vorator nostro, di li Zu-gno, lete in Pregadi, letere. Come il Re havia buia una sua nave granda, di bole...... chiamata....., in aqua, et havia fato dir una solene messa, dove era stà il Re e la Raina e invidato tutti li oratori è lì da lui nostro oralor in fuora ; de che li à parso di novo. Et à inleso è stà dito al Re la Signoria ha 192* mandato il più tristo homo di Veniexia per am-basador, e di lui fa pocba stima, et la non li pro-vede di danari, et non di farsi le spexe com’è con ellecto, e che non li vien mandà da viver, et su-plicha se li provedi. Itern......... Fu posto, per sier Zorzi Emo savio dii Consejo, una letera al capitanio zeneral in campo con molte parole, e di quanto mal saria si l’esercito havesse qualche danno, che saria poi convenirsi re-trar in Padoa, e torsi non si polria ; però saria bon metersi in loco securo, perchè conservando l’exer-cito si conserva il tutto; e sopra questo havessi-mo a caro con il Senato di haver l’opinion di soa excellentia....... Et a F incontro, li savii di Colegio messeno star su la letera scrita questa matina per Colegio et aspelar la risposta. Parloe contra Fopinion di l’Emo sier Andrea Griti procurator, savio dii Consejo; li rispose dito sier Zorzi Emo. Poi parlò sier Zuan Trivixan, fo savio a terra ferma, laudando F opinion di F Emo. Poi, vedando li savii mandava la p irte senza far altra risposta, sier Gabriel Moro el cavalier, è di Pregadi, andò in renga, laudando Fopinion di l’Emo, et saria bon il campo intrasse in Padoa et non star in questi pericoli ; tende, venuto zoso, andò le parte : 52 di FEmo, 130 di savii, e questa fu presa. Fu posto, per sier Piero Trun savio a terra ferma solo, di elezer de prcesenti honorevoli zentilho-meni nostri di ogni loco e oficio continuo, quali va-dino immediate a Padoa e in campo dal signor capitanio zeneral, con pena, che habino quella autorità sicome fo mandati, per il Consejo di X con la zonta, sier Piero Balbi e sier Domenego Trivixan el cavalier procurator; con altre clausole, utinparte. Andò in renga sier Christofal Moro, fo savio dii Consejo, contradicendo non è da mandar niun, perchè el vorà far a suo modo; e pur si se voi mandar, lui non è bon per esser inimico dii capitanio. Parlò, per la parte, sier Piero Trun sopradito, dicendo i sarano col capitanio e terminerano quello si babbi a far, o star li, overo intrar in Padoa ; unde li soi coleghi savii a terra ferma intrò in questa opinion, et andò in renga sier Andrea Griti procurator savio dii Consejo per parlar; ma Fora era tarda e fo licentià il Pregadi e rimesso a doman, e comanda di questo gran credenza. Di Roma, di sier Vetor Lipomano, vidi le- 193 tere, di 7. Par babbi scripto di 4, copioso, qual non si ha auta; et esser letere di Franza, di 28, di Forator nostro, si tien Facordo de Ingaltera sia fato, et però l’orator nostro spaza le letere di Franza a la Signoria. Diman si aspeta in Roma il Cardinal Bi-biena, e li altri stali a Fiorenza si ha il loro zonzer a Viterbo ; il magnifico starà a Fiorenza per tutto Octubrio. 11 Cardinal San Zorzi è parlido di Roma, e parte etiam il Cardinal Grimani per li caldi. Di Crema, è sia dito, è stà scoperto certo tratato, qual il capitanio di le fantarie lo ordinò dopio: tarnen non è vero ; altro non zè. È da saper, si ha, per altra via, che il Cardinal San Piero in Vincula, qual à il vescoado di Padoa, è rimasto d’acordo di conlracambiarlo con il vescoado di Cremona, che l’ha l’abate Trivixan di Borgognoni, licet non habi F inlrade; et che il Papa è stà d’acordo di questo cambio, ma voi che per la ruità tra loro do episcopi dagino ducati 1000 a domino Pelro Bembo di pension a Fanno ; per il che l’abate di Borgognoni non voi darli pension eie.