15 MDXIV, MARZO. 1G che fichava el chiodo a la rota, e soto la dita rota era uno vestido con uno mantello e uno capuzzo in cao, si dice era il confalonier Soderini olim di Fiorenza; e quello era in zima a la rota si dice era Medici; e fo assa’ altri cari, e fu una bella festa. Marti poi di carlevar fo corso li barbari e le bufale secondo il consueto ; poi il Mercore, primo de quaresema, se sono iti a la stazion a Santa Sabina. Domenega di note, a dì 26, il Papa ebbe un pocho di alteratione di febre per quello suo mal ; poi non ave nulla. De qui è fama ch’el vien 15 milia turchi in Friul; la briga’ sta molto suspesa; si verano, metterà tutta Italia in preda. Alcuni dize la Signoria à Aito mal a esser sta tanto a farli vegnir. Ozi ho inteso il Papa à aviso da’fiorentini, è in Constantinopoli, come turchi era per venir in Italia ; pur il Papa è molto suspeso e fin qui non monstra saper nulla. El Cardinal Santa Maria in Portico, Bibiena, eri fo col Papa assa’; poi vene el Cardinal di Ferara e andò via ; vi era etiam col Papa el Cardinal Medici e il magnifico. Ozi, poi pranzo, è stato dal Papa el Cardinal San Severin e l’orator di Pranza da hore do in suso. De qui le cosse vanno mollo secrete; non è niun sapia salvo il Papa, el Cardinal Medici, el Cardinal Bibiena e il magnifico; sichè adesso non è come era al tempo di papa Julio che lutto si sapeva. In Parma e Piasenza le parte sono levate e tajà a pezi, et è da 4000 persone in arme e sono fuora di la terra. Se dize il Papa manda lì alcuni homeni d’arme. Etiam in Bologna se dize ò stato fra loro alcuna movesta ; e cussi va le terre di la Chiesia. È venuto uno camerier dii Cardinal San Severin. Di Franza, le noze, che scrissi, dii magnifico in la fiola naturai dii re di Spagna è andà in fumo ; sichè non seguirà altro. Die 6 Martii 1514, in Eogatis. El se vede expreso, che per gran diligentia che usaseno li savii nostri sopra la riformalione de le tanse, liavendo ad aldir le innumerabile querele et gravami de tutti che prelendeno esser aleviati de tanse over diminuii, la cosa è per prodursi in longis-sima dilatione, la qual è detrementosa et contraria grandemente al bisogno nostro; oltra che ogniuno a suo proposito va retenuto, et etiam che ’1 possa non voi pagar le graveze sue preterite et presente per non se dimonstrar prima che la sia expedita; al che è ben remediar con alcuno rasonevele et conveniente mezo, et in quanto sia posibele satisfatorio a tutti, et però : L’anderà parte, che a tutti universalmente quelli che sono (ansali ad imprestedo avanti che fusse presa in qjieslo Consejo la parte di elezar li 20 savii a reformar le tanse, a tutti essi tansali sia disfalcato el terzo de le tanse loro, che de coetero si meterano ; sichè, durante la presente guerra, siano tenuti pagar solamente i do terzi de quello erano tansadi prima, et questa se intenda esser la loro reformatione; e finita la guerra, ditte tanse debano ex toto cessar, et se intenda pcenitus extinte, secondo che è stà deliberato per questo Consejo. Verum, li 20 savii predilli electi debano con ogni diligentia andar a tansai quelli che non sono tansati ad imprestedo, et exequir in reliquis la deliberation sopra zio fata per questo Consejo, la qual in tulle le altre sue parte resti valida et ferma; el quelli che per ditti 20 savii son stà tansati et serano tansati de imprestedo, debano contribuir et pagar le tanse sue per quanto serano tansati; le qual habino a termenar et esser extinte finita che sia la presente guera, come de li altri è ditto di sopra. Die antedicta, in Rogatis. 6 * Come la qualità di tempi rizercha tentar ogni mezo et via che habia ad trovar el denaro et in quella major summa se po’ per proveder a le presente indigentie, cussi se dia etiam excogitar che le provision non solimi siano utile al publico, ma etiam al particular de questa nostra citade, el però : L’anderà parte, che per autorità de questo Consejo siano instituite in questa nostra citade botege da ojo numero 80, le qual siano partite, 8 in la insula de San Marco, et 8 in quella de Rialto, et più et meno parerà expediente al Colegio nostro, et le altre per li sextieri, la Zudecha et Muran, con li modi et condition inferius annotate. Vender se debano ditte botege al publico incanto per li Provedadori nostri di comun a chi più oferirano, e la deliberation se intendi esser fata a’ loro heriedi e successori, comenzando ad incantar quelle de San Marco et Rialto; e cussi come serano, delivrate per ordine, cussi quelli che le torano possano elezerse li luochi, over poste, in ditte insule che potrano haver afito con consentimento di patroni. Ma le altre, avanti che siano incantate, li siano deputate le contrade per el Colegio nostro; et cussi come serano delivrate a contrada per contrada, sia in libertà de quelli le torano elezer loro li luochi in le contrade che potrano aver afito con consentimento di patroni, ut supra, dechiarando che la jurisdition del vender de l’ojo sia liberà da decime et ogni altra