567 MDXXVI, GIUGNO. 568 et oratori a l’Imperator per dimandarli li fioli del Ile, et voy far paxe insieme. 383* Da Corfù, di sier Jusiinian Morexini bai- lo et Consieri di 9 Aprii, fo principia in questo Pregadi a lezer la prima lettera per esser cose ve-cliie di Alexandria, che manda le lettere di cotimo el nove del Turcho buse ; che Imbraim era serato in casa, è zanze; il Conseio non le volse aldir et fo posto zoso. Da poi Pregadi restò il Serenissimo con li Consieri, Cai di X et Savii a lezer lettere di Franz», dri-zale a li Cai di X. In questo zorno, per li Provedadori sora la sanità fo questa mattina bandito la villa di Conselve in padoana perchè è morti alcuni da peste ; etiam questi zorni bandizono Roma con ordinar li corieri restaseno a Chioza. Etiam le burchiele del ponte per passar Po, numero 61, fate conzar in l’Arsenal fono mandate a la volta di la Brenla fino al Frassine et poi su carri condurle, el partirono da matina. Fo invidati qneli di Pregadi ad andar doman col Serenissimo in chiesia di San Marco a la messa, per esser il zorno di Santo Antonio di Padoa, qual Soa Serenità ha vodo di celebrarlo, nè più è andato in chiesia in lai zorno ; hora li parse di andar. Tamen per la terra tulli lavorò et li oficii sento. Noto. Ilozi in Pregadi sier Simon Lion patron a P Arsenal vene a dir al Serenissimo come le burchiele del ponte essendo condute in la Brenta per Padoa, è stà taià per alcuni zoveni zenlilhomeni che andavano a Padoa al Santo, taià le corde per andar avanti di ditte burchiele, si che è restate li, et erano numero 40 burchiele, et che erano slà alcuni zenlilhomeni per andar a Padoa al Santo; * dove fo mandà le barche del Conseio di X et non fo altro. In questa malina, in Quarantia Criminal fi! preso che sier Vidal Vituri qu. sier Andrea incolpado haver tolto doe moier, havendo hauto la prima sentenlia in suo favor, possi venir a Conseio ; del qual per una parte di Quarantia posta per sier Francesco da cha’ da Pcxaro olim Avogador era slà privato. 384 Clemens Papa VII. Dilecle fili salutem et apostolicam benedictio-nem. Litteris vice Legati provintiae nostrae Galliae cispadanae iucunde inlelleximus sludium tuum et animi promptiludinem, tam ex tua volúntate quam inclyli Dominii Veneti nomine, in his quae nostra-rum et S. R. E. rerum tutelam poscunl atque rc-quirunt, idque summa cura ubi opus esse cogni-tum sit opere declarasse; in quo et devotionem et tua atque eiusdem Dominii officia plurimum in Domino commendamus, easque tibi et illi gralias agi-mus quas debemus parem si quando dabitur com-pensum relaturi, te hortantes in Domino ut quotiens sese obtulerit occasio, commodo rerum Sedis Apo-stolicae pro tua virtule se promptiorem reddas. Deus enim omnipotens tibi propitius futurus est, tuque et Dominium ipsum nos et hanc Sanctam Sedem in his quae cum Deo fieri poterunt liberales sperare merilo poterilis. Datura Eomae apud Sanctum Petrum sub annulo Piscatoris die VIMaij 1526, Ponti ficatus nostri anno tertio. Evangelista. A tergo: Dilecto filio Petro Pisauro nobili veneto dilecti filii nobilis viri Andreae Grili ducis Venetiarum illiusque Dominii Brixiae provisori eie. A dì 13, fo Santo Antonio di Padoa. El 386') Serenissimo, vestito di veludo cremexin, fo in chiesia di San Marco a la messa con questi procuratori : sier Alvise Pasqualigo et sier Jacomo Soranzo soli, con la Signoria et altri patricii, ma pochi. Andoe in chiesia per devution di Santo Antonio preditto per volo fece quando fo in lo assedio di Padoa, et manlene in piedi la soa chiesia qual si voleva ruinar come fo ruinà parte del monastero. Da poi si reduseno in Collegio con li Savii per lezer lettere di Poma, di V Orator nostro, di 8, 9 et 10; il sumario dirò poi. Vene P orator cesareo Sanzes, per il qual fo mandato per farli la risposta presa heri in Senato, et zonto, il Serenissimo li disse se li faria lezer la risposta. Qual leda per Zuan Jacomo Caroldo volse farsela lezer Ire volte, et rimase molto atonito inteso la liga esser stà fatta, ancora che la sapeva; poi disse zerca le zente non risponde alcuna cosa. El Serenissimo li disse......... Di le poste, vene lettere al partir del Collegio, qual fo lede con alcuni. (1) La carta 384* è bianca, la 385 è saltala per errore di nu-merazio ne.