763 MDXXVI, GIUGNO. 764 rano in levante. Item, uno gropo di ducati ungari al Capitanio del Golfo. Item, trovando ne l’anddr subditi di la Cesarea Maestà, non li fazi noia per non intarlo fino non sia conzonto con l’altra ar-mada di la liga; et legni avisalo di ogni occorren-tia ; et haverà da nui edam di tempo in tempo lettere etc., ut in commissione. Ma lì fezi a zonzer : bavcndo libertà sopra li Soracomiti, come fu data a sier Zuan Moro proveditor di l’armada. Item, se li dà comision, zonlo al Proveditor dii’armada, li debbi dgchiarir la causa di la sua andata etc. Fu • presa. Ave :....... 510 Spettabili et Egregi amici carissimi. In risposta di una lettera di vostra spettabilità, li significhemo esser vero che alguni pegorari de trivisana cum poca prudentia et contra la volontà nostra, hanno desmontegado (sorpassato ?) solum la monte (?) del monte de Cros, ancora che questi mostri vicini alemani li dicesseno non dovesse haver paura, nè è intervenuta morte dealguno pegoraro in questi monti. Vero è che in uno monle apresso Pri-mier alguni bandizadi de le terre de.la Illustrissima Signoria nostra hanno robado certi animali, ma non in gran quantità, contra la volontà de alemani lor vicini; et più li dinotemo che questi vicini alemani, et contorni nostri, hanno più presto paura de esser offesi che cum pensier et animo de offender, per esser al presente Alemagna quasi senza capo, et in grandi tumulti; tra li quali se ha per certo che in questi zorni proximi passadi, sia stà facto una gran bataglia tra nobili et vilani, qual ha durado uno dì et una nocte, et tra 1’ una et l’altra parte fono morti persone 10,000 et romasi fono li vilani viclori, et hanno preso quatro grandi maestri, et sguartadi cum 4 cavalli; in tanto che per questa et altre crudeltà inaudite è tanto acceso l’odio tra loro, che non saria remedio alguno a placarli et far altra operatione. Et per questo, cognossendo in questi nostri confini non esser alguno suspecto, el presente vostro messo non l’avemo lassado passar più oltra, ma lo remandemo a vui cum le presente nostre,significandovi che de ogni minima novità occorente in queste parte li seino per dar subito aviso per messo a posta, imperochè cogno-semo tutta quella comunità in fide esser sviserata alla felicissima Signoria nostra, et dove mi ritroverò ne son per far bona relation. Nec alia. Bene Valete. Ex castro Plebis Cadubrii, die 27, mensis Junii, 1526. Tojias Donato Cadubrii capitaneus Non mando questa a la Signoria perchè non tegno sii vera, la qual mi è sta mandà, ma la mando a vui ancor che la sii in conformità di quella del Spectabilibus virisi). Gastaldioni, et Co- 510* munitati terrae Tulmetii, amicis carissimis. Ricevute die ultimo Junii 1526, hora 24. FINE DEL TOMO QUADRAGESIMO PRIMO.