69 MDXXVI, MARZO. 70 Salviali, qual li disse la bona mente dii Papa a beneficio de Italia ; nè ha altri capitoli con Cesare, et. solttm di Modena e Rubiera dandoli denari ; nè di far parenti nulla si dice. Scrive, il Papa li disse di fanti spagnoli venuti sul piasentin, quali è levati e andati in Lunesana, et quel capitanio ha fatto danno, ad alcune ville di fiorentini, e-éi ha scusato con loro, dicendo non sapeva fosse sotto Fiorenza. Sino da 2500 fanti si dice è per andar a Siena. 11 Cardinal Colonna ha fatto 30 cavalli, et Ascanio Colona etiarn ha fatto cavalli e hora se intendeno ben insieme, che prima era certa discordia intervenendo il Cardinal Cesarino per una sententia aula contra in Rota; el qual Cardinal dubitando si ha reduto a star in pahizo. Et par il Papa non dubiti di Colonesi, dicendo fanno queste zenle dubitando di Zanin di Medici che con 200 cavalli si rilrova a Fano. Hor il Papa li disse : « scrivè a la Signoria non son per far nulla ». Laudò la risposta fatta a li oratori cesarei. 11 Christianissimo ha scritto al signor Alberto di l’accordo fato, e zonlo in Franza li scriverà di altro, e lo ricomandi al Papa. Etiarn ha scritto al reverendo Datario di tal acordo, con parole zeneral. Dii ditto, di 6. Come il duca di Sessa di novo havea instato il Papa scrivi in Spagna quello voi soa Santità da Cesare ; al qual il Papa rispose non voi e che Cesare doveva risponder a li capitoli mandati e non mandar altri; sichè dice Soa Santità tien Herera non andarà, ma expedirano lettere a Cesare. Scrive ha parlato col reverendo Datario, qual li ha dillo il Papa va a boti camin, ma però non promette quello habbi far. Scrive, il Papa averli ditto fiorentini hanno fatto 1500 fanti, et che Herera havia scritto a quelli governa Siena, che si vardino di soi vicini e fazi quel voi il reverendissimo Colona e domino Fi-lipo di Senis clerico di camera dii Papa, qual fuzite in questi zorni e andò dal ditto Cardinal. Le qual lettere è stà porlà al Pontefice da chi le portava a Siena a lezer, dicendo il Papa, li soi vicini non poi es-^ser altri che nui e fiorentini ; sichè il Papa è mollo sdegnato etiarn per questo con loro et non voi concluder alcuna cosa fino non intendi il zonzer dii Re in Franza. Scrive, il Papa Dominica a dì 12 in Santa Maria dii popolo publicherà la pace, così instato dal duca di Sessa. Et lui Orator parlò al Papa, dicendo non voi venir, perchè si nominarà contra il Turco. 11 Papa lo laudò, dicendo lo scuseria. Tenuta fin 7. 11 reverendissimo Armelino li ha ditto, si la Signoria voi li farà dar al Papa uno iubileo in tutto il Dominio, con condition la mità di danari vengi a Roma a la fabrica di San Piero e l’altra mità a l’Ar- senal. Scrive, ha obtenuto li perdoni per S. Antonio, la Pietà e S. Zaccaria e con gran fatica, per averli ditto il Papa non voi concedergli più. Ha ricevuto la lettera zerca il perdon a 1’ ospedal di mali Incurabeli di Padoa, vederi di obtenirlo. Scrive, il Papa havergli ditto, il conte Guido Rangon havia falto 1000 fanti, et hessendo levali spaguoli di le terre di la chiesia tien non ritorneranno, e ha scritto non ne fazi più se non bisognando ne fazi di altri per aver mandalo li danari a questo effeclo. Il signor Ascanio Colona fin qui ha fatto 60 cavali lizieri e va facendo di altri, tamen il Papa dice non dubita di colonesi etc. Da poi disnar fo Pregadi et ordinato Consejo di 45») X con la Zonta per far li Savii ai ordeni, alento sier Alvise Badoer cao di XL, compie ozi per acelar camerlengo a Vicenza, e voi aver la sua voxe a la banca ; et cussi reduto fo letto le infrascritte lettere da mar. Di sier Zuan Moro provedador di l’arma-da, date in galla a la Zefaionia, a dì primo Zener. Scrive di quelle occorentie, et esser venuto per accompagnar le galie di Alexandria, e non volse star al Zante per il morbo. Et scrive, a Modon dete 8 turchi erano stà presi da la fusla patron Zuan Roso da Valenza corsaro, che ’1 prese sier Alexan-dro Bondimier, qual a Corfù fece apicar e con difi-cullà ave uno arz di questo. Scrive altre sue opera-tion, ut in litteris. Dii ditto, da Corfù a dì 18 Zener. Come eri zonse de li la galìa Grita et poi la galia Grimana restata a Caomalio, e si lieva per andar a incontrar l’altra galìa di Barulo, et Di sier Polo Jùstinian soracomito, date al Zante, a dì 23 Fevrer. Come fo acompagnar l’o-ralor Zen va al Signor turco, qual lo lassò con do galle a Porlo Longo, el qual li comise venisse in Boca di Cataro per metter li confini etc. Si duol molto dii Proveditor di l’armada, qual da poi è fuora non li ha voluto dar se non ducati 58 ; non ha il modo di star più fuora, ha impegna le sue veste, le zurme è disperate e ha lire 6 al mexe, le altre ha lire 8. Di sier Bernardin Contarmi retor e bailo a Napoli di Romania, e Consieri, a dì 17 Oc-tùbrio. Come, a requisition di sier Polo Jùstinian soracomito ha fato la zerca a la so’galia, et scrive il numero di homini l’ha, et la laudano assai, tien ben in ordine la sua galie. (1) La carta 44' è bianca.