441 MDXXVI, GIUGNO. 442 parte apresso di Soa Maestà per ogni bisogno, dicendo daria li danari per il primo mexe, poi cau-zion del resto per dita di banco, che se li haria zorni 5 avanti il tempo. Poi disse Soa Maestà : « Io mi fido in vui, fideve anche vai de mi ». Et domino Chapin li disse non havia libertà dal Papa di concluder la liga senza il capitolo del stato nel Regno per ducali 40 milia de intrada etc. Unde, perchè loro doi haveano che ’1 Viceré havia spazà in Spagna et aspeetava risposta di Cesare, la qual cosa ho inteso da uno è qui in exilio subdito del Papa, te»-minorono assentir a quanto voleva Sua Maestà ; et quanto al re de Inghilterra Soa Maestà disse bisognava lassarli loco di tre mexia intrar, et che li oratori anglici erano molto sospettosi etc. Del ditto secretano, date a di 19. Come eri li oratori anglici fono dal re Christianissimo, et li 301 parlono di questa liga si tratta etc. Et par zonzese uno novo nontio del re Anglico con lettere de 11 de F infante. Il Re scrive haver inleso il zonzer qui del Viceré, et che questa Maestà non attendi a pro-mission li lazi, et exorta a concluder la liga con Italia; et questi signori dicono non poi esser. Scrive, a dì 7 zonse il Viceré lì, et scrive quella Maestà, concludi la liga con lassarli termine tre mexi a intrar. Poi essi doi tornorono dal re Christianissimo dicendo conzerasi il capitolo del re Anglico, che volendo quel Re intrar in la liga se li darà stato in Italia per ducati 30 milia a F anno d’intrada, et al Cardinal Eboracense per ducati 10 milia. Li piacque et restorono satisfatti. Scrive, poi parlono con monsignor di Lutrech, col Gran Maestro, con il Gran Ganzellier et Rubertet, dicendo che bisognava, volendo concluder la liga qui, si scrivi al reverendissimo Cardinal Salviati è Legato in Spagna non concludi alcuna cosa con Cesare, perché questa dimora portava pericolo. Et poi. parlono a madama la Ite-zente ut supra. Et poi il Gran Maestro et Rubertet li disse la liga è conclusa; doman poi pranzo si farà li capitoli et saremo insieme. Del ditto, date a dì 21. Come loro doi an-dono dal re Christianissimo, qual disnava, et compilo si levò et tirosi in una vardaroba con loro, iurandoli haversi comunicato hozi, et che il Gran Maestro li havia dilto nui temevemo non si con-cludese la liga, dicendo: « Voio far la liga con Italia et spazar monsignor di la Moreta in lngilterra, exortando quel Re voy esser ». Et che havia fatto honor al Viceré però che ne la bataglia lo conservò vivo, et è stà causa di la liberation sua, aziò che quella Maestà anglica entri in la liga et iusti- ficarsi che ’1 non praticava acordo con Cesare mediante il Viceré. Poi, quanto a concluder la liga, disse il Gran Canzellier è vecchio et di natura pigro, et non si dubitasse, si formeria li capitoli. Et che il Viceré havia gran sospetto et li havia dilto voleva vender il conta di Asie et il marchesato del Monterà et comprar uno sialo in Franza, che monsignor di Vandenon voleva vender, dicendoli : <ì Scrivè a la Signoria mandi la sua armata, che é ubligata per li capitoli, nel mar Mediterraneo » et con questo tolseno licenlia da Soa Maestà. Hozi poi sono stali nel Conseio con F arziepiscopo di Bordeos, presidente di Paris et Rubertet, et parlalo sopra li capituli et maxime sopra tutti di restituir quello è suo, perchè il marchexe di Mantoa 301* doveria restituir il slato del signor Federico di Bozolo, che ’I tien. Et sopra questo domino Chapin non volea fusse posto, pur a la fin contentò et fu messo. Del ditto, di 22, hore 6. Come in questa malina era zonto lì il signor Thodaro Triulzi venuto da Lion, qual parloe al re Christianissimo dii sospetto havevamo etc. Unde, a hore 20, tutti do domino Chapin et lui fono chiamati nel Conseio, et li fo dilto la liga era conclusa et li capitoli firmali, dicendo: « Scrivè a la Signoria avisi Forator di Milan scrivi in castello al Dueha di questo et stagi saldo, aziò non venisse in qualche acordo con li cesarei. » Pregando si tegni segreto questa conclusion per bon rispetto. Et cussi disseno scriveria. Scrive, heri sera don Hugo di Moncada, vien da Cesare, zonse qui, et hozi è partito in posta per Italia. Scrive, parlando con il re Christianissimo, li disse Soa Maestà che sarìa bon che ’1 ducha di Ferrara lusse capita-ilio di la liga. Scrive, domino Chapin ha spazato lettere in Spagna al reverendissimo Legalo et lui se-cretario Rosso al nostro oralor Navaier, con darli aviso secretissime di la conclusion di la liga. Edam ha scritto a F orator Orio in Anglia. Item, manda li capitoli sottoscritti per quelli del conseio regio et per domino Chapin et lui. Domino Chapin scrive al Papa se li mandi, non ha danari, ha costà questo porto scudi 70, et il signor Theodoro lo ha servito di scudi 20. Etiam manda lettere del re Christianis-simo al suo orator qui lo episcopo di Baius. Stimano di capitoli di la liga fatta, sottoscrit- 302 ta et sigillata in Cognach, a dì 23 Maso 1526. Primo, lo exordio molto longo che move il Papa a voler far liga per ben di la christiana repubìi-