431 MDXXVIj GIUGNO. 432 caslellan di Mus, farà cavalcar le soe zenle, farà 6 milia fanti et a Piasenza farà la massa. Però la Signoria fazi cavalcar le nostre zente con 6000 fanti. Et cerca la pratica si lia in Cremona et Lodi, Soa Santità lauda è bon far ditte imprese e tuorle. Una lettera di Mitan, data in castello a dì 21 a l'Orator suo qui. Come hanno haute le sue lettere, si mantengano fin 10 Zugno. Danno il pan a li soldati onze 16 per uno et a li altri onze 12; é compito di manzar li cavalli et tutto quello haveano. Una lettera scritta per il Conscio di X con la Zonta, di 23, a Roma, in risposta di soe. Come si farà tutto dal canto nostro. Una lettera scritta con li Cai di X, di 25, a Roma. Come lo episcopo di Lodi è venuto in Collegio, et si parte, et va in terra di sguizari. Di Roma, di 26. Come il Papa voi mandar ducali 10 milia a lo episcopo Verulano per levar sguizari, et la Signoria ne mandi altri 10 milia ducati, et che sguizari vengano a soccorrer Milan. Itcm, di Pranza il Papa dubita. Di Anglia il prolo-notario di Gambara ha latto mal oflicio a dir di tirar la pratica di la liga de li, et li ha scritto resisti di questo. Item, il Papa manda qui lo episcopo di Puola, fo alias Legalo qui, per negociar, sicome li ha ditto il Datario. Scrive; colloquii hauti con domino Francesco Vizardini zerca soccorer il castello di Milan. Item il re di Pranza manda a Roma monsignor di Terbe in loco del signor Alberto di Carpi, del qual non si fida. 11 Papa ha ditto che P haverà li 2000 fanti cesarei sono a la Mirandola, et manderà Andrea Doria con le galie in Provenza, conclusa sia la liga, però non si indusi. Di Roma, di 28. Come è zonto li uno messo del castellan di Mus, voi 2000 fanti, promette far gran cose. Et è venuto li a Roma uno frate suo con- * fessor et ha parlà al Papa, promette far mover sguizari. E1 Papa lo rimanda indrio et li manda li danari et si fazi li 2000 fanti per milà. Item, come ha nova 10 milia lanzinech è fatti et dieno venir a Milan. El castellan di Mus dice tenirà li passi che non va-dino, et quanto a lo episcopo di Lodi disse in Collegio ha il capitanio Tegine, li ha scritto voi far eie. et Altosaxo darà obstaxi et moverà 10 in 12 milia sguizari. Item, lettere di 20, di Anglia, Aprii, dii prolonotario di Gambara, quel Re non voria esser primo in la liga; ma si fazi et poi inlrarà. Item, il Papa li ha ditto haver ducati 20 milia a Bologna per far fanti. Lettere di Franza, di 17, di Capino, le qual il Papa le feze lezer davanti il Salviati et Vizardini et lui Orator nostro. Et scrive si prometti al Gran canzellier di farlo Cardinal. Scrive, Michiel Becera è partito di Roma, torna in Spagna. 11 ducila di Sexa volea uno mexedi tempo, con questo il Papa restasse di praticar la liga. El Papa rispose : Promette vui che ’I Viceré non negotiarà, né farà alcuna cosa in Franza colreChrislianissimo?» Scrive il Papa manda il Ruzelai in Franza per veder il Re concludi la liga, atento la poca stima fa Cesare di Soa Santità. Una lettera del ifatario episcopo di Verona, di 28, scrive a monsignor di Baius orator del re Cliristianissimo qui. Lauda la lettera che el Papa scrive al Re ; Soa Santità è di bon voler. Manda ducati 10 milia per far sguizari ; la Signoria farà questo inslesso el li piace del bon voler di la Illustrissima Signoria nostra. Et compito di lezer tal lettere, era bore 24, non si andò driedo a lezer altro, et fo licentià il Pregadi et comandata grandissima credenza. Copia di una lettera di Palermo, di sier Pc-legrin Venier fo di sier Domenego, scritta a la Signoria nostra, data a dì 28 Aprii 1526, recevuta a dì... . Maso, leta hozi in Pregadi. Serenissime Princeps et Excellentissime Domine Domine eie. setnper colendissime. Per lettere di Saragoza de 14 de l’instante, scriverne alcuni come le nave francese capitanio Joan Fioriti voltavano sopra Malta et quelli contorni, et stavano in quelli porti dal Gozo et Malta. Et lo galion di Battista Vacaro zenoexe era venuto ad Augusta, et era per haver salvo condutto dal go-vernador di Saragosa per mezo di don Guielmo di Bellhomo per dar carena et armar; et cum un altro galion del preditto don Guielmo dieno andar con le preditle do barze in Levante a danni di cui potrano men di loro. Et che ’1 ditto don Guielmo andava in persona. Abuta la lettera, andai a farlo intender a questo illustrissimo signor Viceré, il qual volse la copia del capitolo, et diseme di continente faria provision fuseno relenuti, maxime che li dissi ite-rum del danno hanno fatto in tempo di treugua a la nation nostra il mexe di Dezembrio, salvo il vero, proximo pasato, et qualiter non sono per tornar in Marseia, et che le robe prese hanno sopra. Disse scriveria in forma, si serano al regno serano ben in-tercepte. Che per un mercadante cathelano mi fo ditto le do barze etiam erano ad Augusta. Quel succederà, Vostra Serenità sarà advisata, et al eia-