511 MDXXVI, GIUGNO. 512 fiondo le difficullà di le pratiche havea questi agenti ducheschi et le provision fate per li cesarei in Cremona et Lodi, benché in Cremona si babbi le pratiche mediante il signor Alvixe di Gonzaga et li Pi-zinardi é con lui, tamen pareria al Capitanio zeneral 347* più presto tuor la impresa di Lodi mediante la pratica del Vistarmi, ma il tutto saria a soccorrer il castello di Milan ; per tanto voria si unisse li exer-citi. Scrive, zà 4 zorni hanno mandalo uno suo a Modena dal conte Guido Rangon a solicitarlo, et etiam scritto a lo episcopo di Lodi solitili li sgui-zari; et da Modena esso Proveditor ha hauto lettere del suo messo qual manda incluse. Scrive che si ha pochi cavalli Iizieri, però solicita si mandi li slratioti di Dalmatia. Ila hauto nova li fanti spagnoli sono in Geradada si lievano et vanno verso Cremona. Scrive haver mandato uno a solicitar sguizari, et al ca-stelan di Mus. Ringratia la Signoria di ducati 10 milia si manda come se li scrive, et doman se li manderà altri 10 milia di quali userà parsimonia. Di Modena, di Marco Antonio Secho, date a dì 4, drizate al Proveditor zeneral. Come 4 capetanii erano stà expediti et do capetanii prima, zoè Conte romano et Fiorenzola, et altri do beri et hozi 6 compagnie voleno andar a Piasenza : ditte zente saranno 16 capetanii et li nomina tulli in la lettera. Dubito che per il tardar de i sguizari non si legni in tempo. Di Verona, di rectori, di 7. Come a di ultimo del passato mandono uno suo a le parte di sopra, qual è tornato hozi, stato a Trento, Meran et Bol-zan et Val Venosta, il qual é nominalo Alberto de Balza. Dice non esser provision alcuna di zente da guerra. Item, a di 4 fo a Trento et nulla vete, et che a Meran erano soldati fati contra li vilani da numero si diceva 4000 con aiuto dicevano di 6000 sguizari, et 3 bandiere di fanti esser levati di Bolzan per andar ut supra. Item, a dì 5 fo a Bolzan et udì farse una cri.da che tutti chi poteva portar arme fosseno preparati ; hanno lì 300 fanti a guarda di la terra. Villani sono grossi col campo; dubitano di essi villani, et si diceva che a ditti villani erano stà dati danari per la Signoria nostra aziò i fazino la guerra. Dice haver scontrati lanzinech che partivano di Milan verso Trento, et tornavano a caxa loro per esser conira li villani. 348 Di Poma, di l'Orator, di 4, Ime 3. Come, havendo ricevuto nostre lettere, di 2, zerca la liga che '1 Papa voy ratificarla et si debi alegrar col Papa, fo da Soa Santità subito et lo persuase a volerli ratificar, ralegrandosi di la liga conclusa. Il Papa etiam si alegrò con lui dicendo la ratificaria, ma non si poteva farla adesso con il concistorio di reverendissimi cardinali dovendosi lenirla secreta ; ma li scriverà in Pranza questo, et si fazi presto quanto si ha a far. Et domino Francesco Vizardini li disse, il Papa farà, ma che si sapeva tutto lì a Roma per lettere di Venetia, che la liga era fatta ; et li disse che li cesarei voleno fornir Pavia di vic-tuarie. Scrive haver mandato a dir al signor Al-» berto da Carpi di la liga fata et la tegni secreta ; il qual si aiegra molto. Il Papa ha auto lettere dal reverendo Verulano, da Brexa, di 29 dii passato. Il Papa li disse rnanderìa questa sera la scrittura di la ratification facea Soa Santità. Del ditto, di 5, hore 7. Come domino Francesco Vizardini era venuto a dirli la scrittura non è fatta per esser longa scrittura convenendola scriver un solo, volendo il Re la sia secreta, dicendo bisogna adesso far facende. Volendo saper in che termine era il Ducha nel castello di Milan, et che si soliciti sguizari et atender a unir li exerciti et scriver in Pranza mandi quanto è ubligato. Item, scrive esso Orator, zerca le intrade di Romagna vi vede diffl-cultà per haverla tra nobeli et cittadini ; il Papa voria darla a li nobeli solo, perchè quelli di Ravenna si fa come cittadini venitiani et trazeno biave, nè voria far scritura ; ma lui Orator voi averla indif-ferenter per lutti. Scrive, il signor Alberto da Carpi ha auto lettere dii re Christianissimo. E1 reverendo Datario manda uno groppo con alcuni danari a Brexa al reverendo Verulano. Prega li siano mandati et farsi far di recever. Item, manda la scrittura del Papa di la ratification da esser mandata in Pranza. La peste va drio; moreno 10 et 15 al zor-no, et è intrata in quatro caxe nove. Fo ledo una lettera mandata di Mantoa al du- ; cha di Urbin capitano zeneral nostro. Avisa et manda una lettera di Trento, di 29 Mazo, che avisa a Meran si dubita di villani. Da do bande hanno campo di 40 milia persone, et a Meran è stà amazato uno nobele, et che la dieta non si farà a Spira. L’ Arciduca è fuzito di là. Et venuto lettere di Hongaria a 1’ Archiduca rechiedendoli aiuto, li ha risposto provederia; sichè non si move arme in Alemagna, dicendo questo è il tempo di aiutar il ducha di Milan. Di Hongaria è stà suspeso venir carne in Alemagna ; a Sboz si amazava 80 boi al zorno ; hora non ne amazano 12 al zorno. Le terre franche ha scritto a F Imperador vengi in Germania per questi remori causati per F absentia sua, et debbi venir se non si farà uno altro Imperador.