589 MDXXVI, GItfGNO. 590 adesso. Edam si sta vigilanti di saper quello fanno li cesarei per segurtà nostra; nè si raoveno che non 10 sappi ; et quelli sono in Lodi, per le zente et cavali lizieri mandoe ad alozar in cremasco a Ombria-no de ditta .... con scriver preparasseno alzamento etiam per fantarie, hanno fatto che il ponte fatto su Ada lì a Lodi l’hanno disfatto, et tienlo però cussi potendo metterlo sempre insieme. Ilozi terzo zorno don Hugo di Monchada passò per Piasenza et va a Roma ; parlò al conte Guido ; par questa impresa li pesa ; manda uno riporto hauto dal signor Camillo Orsini. Del signor Cannilo Orsini, date a Bergamo, a dì 12, hore 20, seri te al Proveditor generai. Per uno suo partì heri da Milan a hore 17, dice in Milan li cesarei haver dimandato a la terra scudi 38 milia da poi che don Hugo ritornò da Monza di parlar al Moron dove andò per haver conseglio del modo di haver danari da milanesi ; qual disse facesseno venir le zente propinque a la terra dimandando a milanesi danari protestandoli non li dagando saranno sachizali; il che loro saranno neccessitadi a darli danari per manco suo danno. Tamen milanesi ge hanno negato di darli, dicendo •essi cesarei haver capitulato quando iurono fideltà non ponerli alcun taion. Dice li cesarei stanno al solito in Milan, et ogni dì consultano ; le zente loro yspane sono ristrette et alozate propinque a Milan in li lochi nominati in le lettere. Spagnoli dicono, questi traditori capetanei per soi mal portamenti, con sasinar questo e quello, ne hanno conzonti che non semo securi di quelli dove si trovemo. Item, scrive : Uno homo d’arme de li mei qual tengo verso 11 monte di Brianza, mi avisa a Maran questa sera sono alozati 400 fanti. Si dice vanno a Como ; et 10 spagnoli alozano a Brebio feno far cride tutti'da 4 anni in suso fino a li 80 venisseno a la festa a ballar per dimostrar alegreza. Da Crema, del Podestà et capitanio, a dì 13, hore 15. Per un mio venuto da Cremona, riporta che ’1 conte Guido Rangon a li 11 venne in Piasenza con 20 bandiere de fanti et homeni d’arme cerca 300 et cavalli lizieri numero zerca 400, et che in Piasenza erano de altri 2000 fanti che do-veano tocar danari, et hanno condutto 4 pezi de artetlarie messe a la porta va a Pavia ; et che se diceva doveano venir altra zente d’arme et arlel-larie ; et dice che venendo ha inteso che dovea in-trar Guido Guain con doe altre compagnie de cavali lizieri heri in Cremona. A dì 13 Zugno 1526. Francesco da Crema, alias cavalaro in Crema, partito di questo loco per suspition si haveva de lui, riporta che Domenega passata che fu a li 10, essendo lui in Milano, ussite a 14 hore del castello missier Zuan Baptista Spiciaro, missier Matteo da Busa, missier Jacomo Filippo da Lodi doclor li quali andono a caxa del signor Gasparo dal Mayno dove aloza il marchese dal Vasto, et forno a parlamento con don Hugo, il Carazolo et il Leva, et ditto Marchese ; et ilice, per quello lui ha potuto intender da sui amici cesarei, che don Ilugo li diceva che la Maestà Cesarea voleva venir a incoronarsi et desiderava haver la forteza ne le mano per segurtà sua, cum altre promissione assai ; i quali ge respo-seno che ’1 Ducila suo haveva impegnato la fede sua, et che’l non era suo homo ; et che la forteza el voleva mantenirla per se, et che se li fosse stà parlato il mexe di Mazo et per avanti l’haveria tratato con loro, et che loro sono stati causa de questi inconvenienti perchè li voi tuor el stato et la vita. Item, dice che ’1 Carazolo mandò in castello al Ducila a donar polastri et fruiti, et il Ducha li reman-dono in driedo dicendo che ’1 non haveva bisogno; et che per avanti non era stà fatto alcuna dimo-stralione de amor verso de lui ; el ditto Carazolo li remandono dentro dicendo che ’1 li mandava come suo servitore et amico et non per nome de altri. Item, domandatoge de gente haveano li cesarei, disse che in Milano al più sono 6000 lanzinech, ma più presto malico, et in tutto hanno fanti spagnoli 3000 et de taliani vechii 2000. De li capitanei expe-dili per far 6000 fanti crede che non habiano 500 fanti, perchè come qualcheuno di capilanei havevano fallo qualche gente, passato uno giorno el dui che non li davano dinari se partivano. Domandato di la gente d’arme et cavali lizieri, rispose che de le gente d’arme era mal informato; ma che de li cavali lizieri havevano bandiere 36 che passano mille cavali boni et bene in ordine, ma le 402 gente d’arme mal. a cavallo. Item, dice che più volte fra loro ha sentito che dicevano de voler lenir Cremona, Lodi, Pavia, Alexandria, Lecho et Trezo. Item, dice che questa mattina doveva entrare in Cremona Guido Guaim con cavali 100 lizieri, et uno altro capitanio che ’1 non sa el nome con la compagnia. El reverendissimo signor Foiada existente in * Crema mi ha ditto, el capitanio Varola va in Gre-