623 MDXXVI, GIUGNO. / 624 la cilà. Item, scrive, ha nova di Cremona che heri intrò in quella cilà do compagnie di fanti erano in Caxal maxor; etiam li fanti erano in Pizigalon son parlili. Item, scrive si mandi danari per star su gran spesa etc. Item, manda uno reporlo hauto per via del signor Camillo Orsini, qual è copioso di le cose di Milan. Scrive si manda uno a Piasenza a solicilar il conte Guido a far la union, et non esser tempo di dimorar aleuto li avisi si ha di Milan; el solicitino il calar di squizari. Et scrive haver lettere del vescovo di Lodi, di 13, di Belinzona, el di 15 del castellati de Mus. Come 3000 è in ordine, et li ha afìrmali, quali fin 8 zorni saranno calati sul bergamasco, unde solicitando il mandar di danari, come apar per la lettera del ditto, qual manda inclusa, per il che mandano Zuan Andrea da Prato con ducati 8000 per rnilà dati per il reverendo Vendano et lui per pagar li 2000 et dar scudo uno per uno a li altri 1000, quali zonti si li daranno la paga. Scrive haver consultà col Capilanio zeneral di levarsi di qui et pingersi più avanti verso Ada ; ta-men voriano prima far la union de li exerciti per andar più securi, haveudo a lar con zenle disperata come sono questi spagnoli. Ma ancora perù non hanno concluso nulla, perchè lo cose di la guerra se dieno deliberar in bore, anzi in momenti, secondo * le occorentie. Item, manda una lettera del signor marchexe di Mantoa, scrive al reverendo Verulano nontio pontifìcio zerca il preparar il ponte etc. Scrive haver spazà 700 fanti di l’ordinanza, et voi mandar inclusa una lista di fanti voi haver in campagna, tra li qual ha posto Hercules Poeta è a Padoa con 300 fanti, si che volendo si potrà ordinarli che el vegni in campo et proveder di altri fanti in loco suo. Item, scrive voria li stralioti zonzeseno e li .... di Treviso. Del signor Camillo Orsini, da Bergamo, di 16. Manda uno riporto di uno partì a dì 15 da Milan, con avisi come el signor Antonio di Leva vo-leano zentilhomeni di Milan numero 12 per obstasi; li hanno risposto milanesi non volerli dar. Li hanno richiesto pagino 6000 fanti; li hanno risposto non haver danari, ma ben faranno da 500 fanti per guarda di la città, et loro voieno esser capi de quelli. Item, dimandano che li lanzchenecfi stese-no sicuri alla guardia del castello partendosi loro di Milano, et voler far restar 4 compagnie sul stato et ducato di Milan, dandoli taxa soldi 10 per uno al giorno; li hanno risposto non daranno fastidio a li lanzinech et prometeranno per loro zen-lilhomeni, ma non per il popolo. Et par domino Francesco Visconte et Gabriel Panigarola voleano acquietar il popolo di Milan qual era su le arme, ma non poteano. Dice si lien li cesarei voriano tuor la volta di Zenoa per salvarsi et voieno sa-chizar prima Milan, con altri avisi ut in eo; ma questo è il summario. Di lo episcopo di Lodi, data a dì 13 a Belinzona, scritta al reverendo Verulano et prò-veditor zeneral Pexaro. Scrive li successi di que- 10 ha operato con li sguizari, et nomina li capetani, el veranno tre cantoni ut in litteris ; et li capi-tanei voieno 25 per 100 di avantazo, si che ne ha-verà 6400 et grisoni 1000 venturieri. Saranno assai, ma bisogna li danari siano preparati, perché fin 8 zorni saranno sul bergamasco. Item, scrive 11 capitatici saranno et col numero di fanti, et esser stà preso 3 fanti venivano di Milan a desviar sguizari non venisseno etc. Di Zuan Batista di Medici fradello del ca-stellun di Mus, date a Brebio, a dì 15. Richiede denari per pagar li sguizari; 1500 caleranno fati per suo fradello et non si manchi. Di Bortholomio di Villa Chiara, data a a Villachiara dì 15, scritta al proveditor zeneral Pexaro. Scrive come a nome del Ducha fa facende et alcune cosse fate lì atorno. Di Bergamo, di domino Batista da Mar-tinengo, di 16, al Proveditor zeneral. Del suo zonzer lì fanti 300 di la ordinanza, el altre occorentie de lì ut in litteris. Di Mantoa, del Marchexe, di 15, al reverendo Verulano. Come ha ricevuto sue lettere zerca retenir burchi et barche per far il ponte sopra Po per passar lo exercito di Nostro Signor. .Risponde voi far il tutto per Sua Santità come l’é ubligato; ma che ’1 saria gran interesse di suditi in questi tempi di arcoglier le biave con le qual viveno, convenir star zorni .... con li bur-chii aspettando, ma per do zorni, sapendo quando, potrà ben farli star, ma altramente bisognaria pagarli etc. Da Milan, date in castello, a dì 13, di uno è col Ducha, scrive al Capitamo zeneral nostro. Come ha recevuto do soe di 2 et 10. 11 Ducha ringratia Soa Excellentia; el qual stà ben et spiera presto esser liberato. Con li lanzinech scrive non si poi far nulla, nè vi è ordine; et allre parole ut in litteris. Da TJdene, di sier Agustin da Multa luogotenente, date a dì 15. Hozi è arivato de qui uno Alvixe Mathafari ciltadin di Zara conosulo da