271 MDXXVI, MAGGIO. 272 si ribelò. Ha do (iole et fioli per obstasi, a 1’ ultimo fu morto de una bombarda, essendo andato sotto il castello de Tripoli. Formenti a tari 6 la salma a Zerzenta, et poco più in altri carradori ; de salme 100 milia formenti consumerano le bestie. Li orzi vai lari 16. La saxori bona, che non sanno che far di formenti; tanti ne hanno. A dì 28 se intende, la Rcligion de Rodi haver hauto Saragoxa per sua residenlia et non Mesina; che Dio lasi il tutto suzieder in bene, et quello conservi et exalti Vostra Serenila, ad vota. 184 Da poi disnar fo Pregadi per lezer lettere et aldir la relation di sier Marco Foscari venuto ora-tor di Roma, et fo scartado molle lettere haute di Crema, Bergamo, dii proveditor Pexaro, Udine et Austria, et fo lede poche lettere; ma queste da mar venute quesli zorni. Di Corpliù, di sier Justinian Morexini bailo et Consieri, date a dì 5 Aprii. Come, essendo ussita una fusta di turchi di Santa Maura di banchi 14 in 16, la qual ha fatto danni a più navilii di nostri subdili da numero 11, con prenderli, amazar li homini et quelli anegali, hanno scritto di questo al Proveditor di l’armada, qual era andato verso Candia. Etiam hanno scritto al gòvernador di Santa Maura dolendosi di tal damni fatti contra la bona paxe havemo col Gran signor. Di la qual lettera ancora non hanno hauto risposta. Scriveno, a dì primo zonse de qui domino Zuan da Canal venuto per Consier de II, qual ha fallo*la sua intrata, et è sta ben visto; dal qual haveno li ducali 1000 per far biscoti etc. Scri-veno esserne pochi, da 400 miera fati, et prove-derano di farne. Hanno tirato in terra le do galìe per conzarle, per armarle di lì, bisognando iusta le lettere scriloli. Scriveno si provedi di polvere et altre cose che bisogna in la terra et castelii. Itemi, hanno di terra ferma, lutti si preparavano andar a la Porla, perchè il Signor va a l’impresa di Hongaria. Sono venuli di qui do navilii vanno per formenti ragusei, et uno schierazo di Caslel-novo per cargar sali, el il galion di sier Zuan Coniarmi Casa diavoli, el la nave di sier Ber-luzi Contarini è pai tida perVenelia; et altri avisl ut in litteris. Da Constantinopoli, di sier Piero Zen ora-tor et sier Piero Bragadin bayìo, date a dì 26 Marzo. Come lui Orator a dì 8 zonse a Ga-ripoli, di dove scrisse il suo viazo a la Signoria nostra. Poi a di 15 zonse lì a Constantinopoli ben veduto da tutti, et lì vene a levarlo di galia uno zaus Basì con altri zaus a cavallo, et lo acompa-gnò a P habitation preparata dove stele P altra fia- , la, qual era adornala di lapezerie tutte dii Gran Signor. Il dì seguente andono a visitar il magnifico Imbraim basa dandoli il presente, qual lo vide con aliegra ciera. Et scrive alcuni colloquii hauti insieme. Poi andono a visitar Muslafà basa pur con li presenti, el qual era in letto con le solite podagre, 184* el parlando insieme li disse, che quando el Gran Signor è sialo a l’impresa de Rodi et di Belgrado, ha menalo con sè P ambasador di .... et se lui voleva venir in campo col Signor. Lui Oralor rispose, che lui era vecchio et non poteva venir. El qual bassa li disse: « Tu ha raxon ». Et volendo andar da Aias bassa, quello era andato a soi zardini a piacer, unde poi amlorono il zorno sequenle, et datoli etiam li presenti, quello lo abrazoe al modo nostro facendoli gran careze. Iterum fono da Imbraim un’ altra volta, exponendoli la commissione. El posto ordine di andar beri a la Porta, vene a levarlo di casa il zaus Basì con altri, et intrati nel Seraio con li presenti del Gran Signor, et miralo da Soa Excellenlia, presentatoli la lellera di credentia li basò la man, et havendo exposto a li basa le parole zeneral, poi dirà la sua commissione. Et lui Bailo disse, che hessendo stà tre anni havia havuto licentia di repalriar, el cussi si expediria montando in galìa per venir de qui. Scriveno, esso Orator ronzò la cosa con li basà di la nave del Coresi, del qual volevano 10Q milia ducati per li danni falti a musulmani per la sua nave, et è rimasti di mandar in Ancona dove è la dilla nave vuoda per inquirir la verità di la cosa. Scrive esso Orator zercherà expe-dir le cose di la Dalmatia et di la saliera di Sebeni-co; ma si duol è morto de li novamenteel zilebi di Castelnovo, qual era homo da ben et informato. Scrive esso Baylo haver dato, come scrisse, la pen-sion di Cipri, et ronzò la cosa di zucheri di ducati 1389, che montava posli 1000 a conto, el darli 389 contadi ; el cussi li ha tolti et tratti di qui a pagarli a cambio. Et lui Oralor darà quel etiam di Cipro che manca darli, et ha dato quel del Zante. Scrive, quando il presente fo visto dal Signor, volse tenir denlro le do veste di panno d’ oro per esser bellissime et quallro tra veludi et rasi, il resto del presènte lo mandò nel casnà iusta il consueto. Scrive esso Baylo, che parlando con Imbraim, li disse che quando el se partì ili qui e andò in Egypto et siete ^ mexi undexe, esso Baylo dal dolor vene cauulo, et j>i$