77 MDXXVI, et che in Franza si parla che il Re non sarà liberato. Questi grisoni è molto volunterosi esser con Pranza uniti e con il Pontefice e la Signoria nostra, e aspettano soi messi mandati, nè voleno assentir di veder la grandeza di Cesare. Scrive, si parte in questa bora 21 per andare al suo camino. Di Verona, di reofori, di 11. Come a dì 7 scrisseno quanto havevano da le parte superior, e haver expedilo uno exploralor nominato Stefano Milanese, quale questa sera è ritornalo. Refferisse, che Venere passato, essendo gionlo al Caliano di qua da Trento mia 8, scontrò zerca 300 lanzine-chi male in ordine, senza arnie di dosso et da offesa se non mezo lanzon, et haveano seco molle femine, quale per vedere il camino che voleano fare ritornò con loro fino al porto di Santo Zuane lontano da Torbole mia 3; sichè iudica li dilli vadino a passar lì, overo a Riva. Da poi tornato a Trento, andò per la terra. Afferma non haver veduto se non una sola bandiera di lanzinechi, quali era nel canton de lodeschi, che cussi si chiama per alozar ioro in quella parie di la terra. Dice haver vedulo etiam lavorare artellarie al loco solito; da poi haver parlalo con una dona vedova da Schyo molto marchesca, quale li disse come da Luni pro-ximo in qua erano passali de lì zerca lanzinech 600; il che iudicamo esser vero, perchè uno allro nostro chiamalo Jacomo de Brentonico ne ha af-firmato haver veduto Mercore proximo passalo cerca lanzinech 200 al lagelo di Santo Andrea, lontano da Torbole solum mia 3, che convieneno esser diversi, et altri di quelli ne ha dillo il prenominato Stefano, quale dice come in Trento era stà fallo uno proclama che niuno passagiero di qualunque condilione, o mercadanle forestiero, non si potesse fermare lì ne la terra più de un giorno, sotto pena eie. Item, dice etiam esser sia più manzi de Trento apresso a Igna, tamen non ha inleso allro di momento. Aspecliamo uno altro nostro exploralor Bernardino de Val de Ledro che partì pur a dì 3 con ordine di andar fino a Bolzano e più olirà se li paresse a proposilo, e non mancherano de mandar allre spie a la giornata, et hanno scritto al Capilanio dii Laco zerca a li primi 300 fanti, e doman li significherano quanto hozi li è slà reportato. Per la via di la Chiusa non passa alcuno poi che fu dato repulsa a quelli 150. Da poi disnar, fo Conseio di X semplice per expedir presonieri, et fono sopra do processi de do incolpadi per sodomilio e la pende; una balota li liberavano tulli doi. marzo. '8 Item, preseno una parte, cìie de caetero li Avo-gadori di comun o altri in Quarantia criminal ubi geritur poena sanguinis, da poi Ielle le scri-ture, qual non possino esser manco di 4 mezarole ogni volta che si redurano, poi li Avogadori hab-hino do zorni da parlar e cussi li avocali di rei do zorni, et da poi parlino a Ire mazaruole per uno, come si usa in le Quaranlie Givi). Ave 1 non sincera. Et fo opinion di Consieri, maxime di sier Pandolfo Morexini el consier. Et questo è stà fatto, perchè si stava mexi a expedir un caso in Quarantia Criminal sollo li presenti Avogadori di Cornuti, et nel caso di un Sa-vorgnan di Friul è stalo zorni .... et fo asollo, et dice haver speso più di ducali 800. Veneno zoso il Conseio di X a bore V* di notte. Et il Collegio si reduse a consultar di danari, e terminalo non melter angarie fin poi Pasqua. Item, parlato di far Ire Procuratori con ducati 8000, et è opinion di sier Marin Morexini savio a terra ferma, con ubligarli la imboladura di Treviso. Si dice voleno esser questi: sier Michiel Capello qu. sier Jacomo, sier Piero Grimani di sier Francesco et sier Gasparo da Molili di sier Toinà. Item, voleno meler certa angaria a li scalete-ri eie. A dì 15. La matina, el zorno quasi lutto fo pioza menuda. Il Collegio con li Cai di X siete lon-gamenle sopra le differentie di lesignani tra nobeli e populari ; per il che sono venuti in quesla terra oratori di una parte el l’altra. Et essendo zonli in questa terra zerca 50 schio-pelieri di le ordinanze di brexana, mandati per andar in galìa su la galìa soracomito sier Alvise Sa-nudo che si arma al presente et va su una galìa piccola e di sesto nova, li qual per esser pulì et di mal aspetto, non li voleva. Etiam, sier Lunardo Emo proveditor sora l’armar era di opinion, e fono tutti falli intrar in Collegio davanti il Serenissimo; cosa molto vergognosa che il Collegio fazi monstra di tal zente, e fo terminato si facesse una zerca de li miglior e quelli andasse in galìa. Et sier Pelegrin Bragadin soracomito partì heri sera. Non fo questa matina alcuna lettera da conto. • Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta. Et prima expediteno uno incolpado per sodomilio et lo assolseno, et etiam una femena fu assolta : sichè in questo occupono assà tempo. Et essendo venuto lettere di Udine di sier Agustin da Mula locotenente, di 14, come era stà preso il conle Cristoforo Frangipani da quelli