121 MDXXVI, UABZO. 122 nave stante la bona pace tra Cesare et il Christia-nissimo et sui aderenti, et che cadauno potesse navigar securamente. El qual ge rispose che pretendeva el non fosse pace tra Cesare et Franza. Iteni, ditto ambassator li ha ditto che ’1 ge sono motte lettere da Lion in mercadanti, che li significa che tra Cesare et Franza la pace è rolla et che el Cliristia-nissimo era agravato de mal.Item, che’l g’è lettere del Ghilino mandato per la excellentia del Ducba, qual va in Spagna, date a Avignon, el qual li significa de la pace esser interrotta. Item, li ha etiam dillo che li cesarei hanno inteso che la Santità dii Papa manda in Franza, et che hanno posto a tulli li passi per metterli le mano adosso. 76 A dì 30, Venere Santo. Fo letto, avanti si venisse in chiexia, lettere dii proveditor generai Pexaro, date nel monastero di Santa Maria di Maguzan, a dì 28, hore 3...... 76* Da poi si vene a l’officio et messa in chiexia, il Serenissimo vestilo con manto di scartalo e be-rela di scarlato, ma col friso d’oro, cou li oratori : Papa, li do di Franza, Anglia, Ferrara el Mantoa, il Primocerio et lo episcopo di Baffo, erano 8 Procuratori, sier Domenego Trivixan, sier Lunardo Mocenigo, sier Alvise Pasqualigo, sier Lorenzo Loredan, sier Jacoino Soranzo, sier Alvise Pixani, sier Bironimo Jusliuian et sier Marco da Molin, et assà altri palrici, con la spina di Christo in uno tabernaculo. Si principiò l’officio et la messa ditta per il piovan di S. Simion avicario di San Marco, et fo il primo anno, e spoiato uno quadro con il legno di la Croce con adornamenti a la greca d’oro atorno, qual si andò tulli a basar. Et compito, fo lettere di Sibinieo, dii conte di ... . Il sumario dirò poi, qual nou fo lede per ]’ ora tarda. Da poi disnar, vene un’ altra man di lettere di le poste, et lettere di Mantoa drizate al suo ora-tor. Et il Serenissimo con li oratori andati in chiexia a la predica, predicoe il predicador di S. Jere-mia di P hordine di Carmeni observanti di San-t’ Anzolo di la Concordia. Fo brieve predica, che a lutti piacque; è nominalo fra......, il qual laudò questa città exortando a far iuslicia e usar misericordia. Et poi ditta la predica, fu posto Nostro Signor in sepurchio con 50 torze bianche, tutte di le Scuole di libre.....P uno, avanti, che fu bel veder. Erano li oratori sopradilli, exceplo Anglia, et li Procuratori, non era il Pixani, ma di più sier Andrea Justinian et sier Francesco Corner il cavalier, in tutto 9 ; quali però messeno li Cai di XL di sora, iusta le leze, et assà palrici. Et compito, il Collegio si reduse in palazo aldir le lettere, et fo lede quelle di Mantoa. Manda lettere di Milan di domino Jacopo de Cappo, di 23, con alcuni avisi, la copia di le qual scriverò di sotto. Item, fo letlo le lettere dii Proveditor zencral cou reporti et da Crema ; item, da Sibinieo. Ex litteris domini Jacobi de Cappo, datis Me- 77 diolani 23 Martii 1526, ad dominum mar- chionem Mantuae. Questi signori hanno deliberato de expedire un homo a lo Imperatore. La causa, per quanto ho potuto intender, è per la tardità di le galèe di Genoa che doverebbono andar a levar el signor ducila de Barbon, et non li vanno, nè pensano di andarli per quanto scrisse el signor ducha di Genoa per lettere di 17. Et dappoi ancora, per altre sue lo referma per haver inteso che missier Andrea Doria havea preso do nave de genoesi, una si chiama la Lumelina, Pulirà la....., de cui scrive lo prefalo signor Duce, dappoi esser stato certificato per un suo bre-ganlino mandalo aposta dal signor de Monaco che per sue lettere lo ha chiarito della perdita delle prefalle navi, avisandogli ancora del loco ove esso missier Andrea ha svalisato le prefate navi ; il che intendo il signor Duce ha scritto al suo secretano di qui che parli a questi signori, notificandoli il pericolo che a lui pare grande de mandar sei galee fora, essendo prefato missier Andrea alla guardia con 12 galee ben armale e ben fornite, come sono; el lauto più per havergli scritto il preiato signor di Monaco, che al suo parer non si osserva termine alcuno di pace; et ancor perchè in Genoa si ritrovino lettere del prefato missier Andrea Doria a soi parenti et amici, nè avisarli che Genaa non è compresa nella contrata pace. Le qual cose tutte racolle rendono difficile el prefalo signor Duce a mandar fora le predille galee, pur mostra remetersi al parer di questi signori imperiali dappoi notificatoli il pericolo e il parer suo ; quali signori vorrebbono che le prefate galee andassero et ne instano et protestano al prefato signor Duce de ogni danno et interesse che intervenesse o potesse intervenere allo Imperatore per sinistro che accascasse a questo exercito, qual vedeno in pericolo di non poter intertenire mollo in longo per esser ruinali li paesi el per non haver