305 MDXxvr, •207 qu;ili con grande instantia dimanda la reslitution di dilla fusta, et scriveno l’animo loro è di fargela restituire. Item scrive molte nove haute per via di Puia zerca armata fa l’Imperator per passar in Italia; ma non sa se siano vere, ut in litteris. Scrive trovarsi pochi danari, sì per le fabriche come per bi-scoli. Hozi a bore 22 zonse qui la galia soracomilo sier Paolo Querinì etc. In questa mattina in Quaranlia civil vecchia nel 3 conseio fo expedito una sententia fatta per il qu. sier Ballista Boldù olim provedilor sora il cotiino di Damasco, in la qual opinion introno sier Hieroni-mo Tiepolo et sier Vincenzo Malipiero proveditori sora il ditto colinio al presente, conira sier Francesco Bernardo qu. sier Dandolo (o consolo a Damasco, per certi danari di le 8 per 100 che tolse per suo salario, che non*poteva tochar, et fo condanà il quarto per pena, è zerca ducati 2000. Hor disputata la causa presenti li ditti do Provedilori, et parlò ozi sier Alvise Badoer avocato fiscal per la sentenlia et per il Bernardo domino Piero di Oxonica dolor. Fo 18 boni, 11 laià, 5 non sincere. Ancora questa mattina, in execulion da la parte presa nel Conseio di X con la Zonla, sier Ferigo da Molin e sior Zuan Alvixe Navaier avogadori exlra-ordinarii andono sopra il Poleseneper veder le pos-sesion fo date a sier Filippo et Francesco Bernardo qu. sier Dandolo a conto del suo credito del sai, che si dice la Signoria è ingannata. A dì 8. La mattina fo ledere per tempo di le poste Crema et Bergamo, et di Padoa del Proveditor zeneral zirca danari. Il suinai io dirò poi; Vene in Collegio l’orator anglico, dicendo haver ledere di Roma di 2 di suo fratello cavalier Caxalio, * qual li scrive aver de lngillerra....... Di Bergamo, di rectori, di 5. Come hanno da Lover, esser lì uno personagio di Francia assai honorato di la sua compagnia, et sta lì in dila terra di Lover, et ha ditto aspettar uno messo del Papa. 07* Da Corfù, vidi lettere di 26 Aprii, date in galia di sier Anzolo Sanudo qu. sier Dome-nego, particular, è con la galia soracomito sier Pelegrin Bragadin. Come adì 14 zonse a Ragusi, et a dì 15 parliti zonseno in porto di Cataro per fornirsi di pan, et a dì 20 a Budua et el dì 21 se partino per Corfù, et a dì 22 di Domeuica hore 22 fo diseo-verlo do vele, che voleano la galia sorzer et riposarsi per aver navegato tutta la notte. Et questo fo sopra Cao di Luigi (?) eh’ è tra Durazo e la Yalona. E visto J Diarii di M. Sanuto. — Tom. ILI. MAGGIO. 30(J le vele di lonzi, andassemo a la sua volta, et era uno breganlin el qual scampò più presto a la volta di la Valona in una fiumara,et la fusta, ch’era l’altra vela, se mese a vogar a la volta di terra et nui se viassemo incontra. Donde loro vedendo non polca scapolala vuoga batuda si messe a la volta di una spiaxa et lì dete in terra con gran fuga, et parte di loro, li qual erano christiani, per forza si butò a l’aqua, et loro tendete a cavar la roba e il meglio di la fusta e andono sopra uno monte con li schioppi Irazendone a la volta di la galia, donde fu discargado alcuni fai-coneti a la volta di la fusla, el tulli saltò in acqua et abandonò i altri sui drapi. E chi in qua, chi in là pur da ogni hora trazendo schiopelade a la nostra volta e nui a la sua volta, perchè non era aqua a sufficien-tia per la galia, mandasemo el copano con 10 lio-mini ben in ordine a dar uno cao a la fusta, e la ti-rasemo in mar con la nostra galia; la qual è di banchi 18 Et quelli turchi non siete saldi, che questo m’ è sta gran dolor a non potermi saciar di quel ho desiderio, ma pacientia; ho speranza non nè mancherà sto viazo a farne di più bele. Et havesemo el suo pe-dota, eh’ è gran traditor, et è slà conosudo per asa-sin di cristiani per andar sempre con turchi in ar-mada per robar, ma di so boca non osa ancora confessar, perchè el sa certo che ’1 sarà impicado, e qui in Corfù il nostro Patron l’ha messo in man del re-zimenlo e credo non scamperà. Sichè con il nome di Dio habiamo comenzado a far prexa con nostro grande honor, benché habiamo havuto molle schio-petate sopra la nostra galia, e uno sciopelo passò poco di largo del Patron. El magnifico Baylo ha voluto la galia resta, per esser assa fuste, fin vengi el ProVedi tor di Parmada. Da poi disnar fo Conseio di X semplice prima 208 et non fo il Serenissimo. Fo expediti alcuni monetari presi a Vicenza, qualli hanno speso monede false forestiere con scientia, videlicet uno citadin da Vicenza ... da Dresano, che li sia cava uno ochio et bandito di terre et lochi etc. Et da poi vene il Serenissimo in Conseio di X con li Savii et la Zonta, et preseno luor ad impre-stedo da le Procuratie, zoè di la richa ducati 6500, de citra ducati 2509, di ultra ducati 3000 ad impresiedo, zoè ducati 12 milia, di qualli 10 milia si mandi per pagar li fanti, et 2000 a Glissa per il Papa eie. Item, con la Zonla del Collegio preseno assolver uno di bando di questa città che......qual ha acusato li ditti monetari. A dì 9. La mattina il Serenissimo fo in Collegio, notv fo alcuna lederà. 20