93 MDXXVI, MARZO. 94 ol Franza: cosa che non scio che mi debbia dire, sol per li nostri signori, a li quali voriano li fusse dato molestia; pure mi conforto che sono sapientissimi. Data Regii, 14 Martii 1526. Di TJdene, dii Locotenente, di 17. Manda una lettera di la comunità diGemona di 16, qual li scri-veno in questa substantia : come, per uno suo stato a le parte di sopra et tornato, qual fu mandato verso Salspurch, ^dice come de lì si atendea a fortificar et portar vittuarie e monition in la roca, et è stà dà taion per lo episcopo a li villani per lo accordo fato di 90 milia raynes in anni 6, et che l’Archiduca voi 300 milia et 200 capi di villani in le man. Et che ha scontralo uno zentilomo capilanio con 40 cavalli, qual cavalca il paese e va sora vedendo quello fa villani, e come vede qualche motion li fanno apicar. ltem, fo a Slopol, dove inlese esser stà posto uno taion di raynes 3 per foco. Item, fo a S. Vido, dove si stà con gran guardie ; fo a Villacho e intese che villani preparavano di moversi; e altre particu-larità eie. A dì 20. La matina, vene una barca da Ragusi over gripo con lettere da Constantinopoli dii Bailo, sommamente desiderale, et per causa di l’officio sora la Sanità il gripo rimase a Lio, et fo mandà a tuor le lettere, qual è venute per messo aposla, et erano de importanlia et fo lede tardi. Il sumario diro di sotto. Da poi disnar fo Pregadi, che è zorni 9 non è stalo, et fo lecto le infrascriple lettere da mar, non notate di sopra : Di sier Zuan Moro proveditor di l’ armatici, date in galìa al Zante, a dì 19 Fevrer. Come era zonto la galìa Grita, qual andò contra li soi ordeni in Candia, poi essendo lui andà dentro via e mandò il soracomilo Grimani di fuora, qual si scontrò in le do galie Justiniane state a Cao Malio, videlicet domino Paulo et domino Zuan Baplisla suo fradelo, e zonle lì al Zanle, el soracomito domino Paulo li usò stranie parole, ut in litteris, presente sier Zuan Francesco Mocenigo era lì al Zante et altri; et volendo andar conira la conserva di Barato, qual intese era al Castri, esso Justinian et l’altro disseno non voler venir per esserli rotto l’alboro e 1’ anlena e non poi star più fora, et domino Paolo li usò bruite parole, a le qual li parse di risponder in scrittura, perchè lui li fece un protesto. Hor esso Proveditor responde a 5 opposition fattoli, ut in litteris, concludendo voler dismen-tigarse il tutto si ’I voi venir e honorarlo come capo, e li darà 40 ducali li basterà da venir a disarmar con altre parole. La copia spiero haverò e sarà posta qui avanti. Si scusa lui non fa mercadanlia con li danari di la Signoria. Ilor ditto Proveditor nomina li testimoni de le parole usale per li ditti, et conclude si provedi, che queste semenze sentono di mal odor. Da Corfù, di sier Justinian Morexini bai- lo et Consieri, date a dì 5 Fevrer. Manda capitoli di lettere di Patras, scritte per Manoli...... al qual non li dà molta fede, drizate a uno Alexan-dro Saba da Corfù, date a di 27 Zener, come a dì 24 veneno 2 homeni de lì che partivano zorni 22 da la Porta. Dicono, le zente di la Natòlia passano di qua et il Signor fa grande exercilo per terra et armata per mar per la impresa di l’Hongaria, el la massa si fa in Andernopoli; et altre parlieularità, ut in litteris. ltem, per via di Salonichi hanno altri avisi, che 1’ armada a Constantinopoli si conzava per ussir et venir in golfo di Veniexia. Da Cataro di sier Francesco da cha’ Taia-piera rector e proveditor, di 3 Marzo. Come è venuto lì uno turco di Castelnuovo suo amico, qual li ha ditto esser venute lettere di la Porla al sanza- 59* co dii Ducalo era li, che ’1 cavalcasse suso, e questo inlese da suo missier, qual è desder, et lui vete lezer la lettera, et cussi el va al suo sanzacado per mettersi in ordine et andar via. Et che Mustala bas-sà sarà capitanio di lo exercilo; et che era stà fatte 150 palandarie per trageltar cavali, et con l’armada voi andar a Taranto e Malta, perchè de lì vien corsari che dannizano Rodi, per dissipar dilli lochi, el che Curtogoli e Sinan rays saranno fuori, e apresso le fusle havia prima, il Signor li ha dà 8 galìe, sichè haverano tra loro 30 vele e dieno venir a Castelnovo. Et che il campo si prepara in Andernopoli, et che a dì 5 il dillo sanzaco dii Ducato se dia partir. Da Veia, di sier Agustin Valier proveda-dor, di 13 Marzo. Come havia hauto lettere di sier Francesco di Grabia cilladin de lì, qual è bandito e stà a Segna e 1’ amor di la patria lo coslren-ze a scriver, come per uno venuto li di Hongaria, riporta il Signor turco vien potente a l’impresa di Hongaria, et che a Belgrado sono 50 milia turchi et hanno poslo cadene nel Danubio per far uno ponte, et haverà galere 80 per far il ponte et altre cose, et che nel regno di Hongaria non si feva alcuna provision ; sichè lien sarà perso. Da Constantinopoli, di sier Piero Braga• din baylo, date a di 5 Fevrer. Come a di 3 riee-