415 MDXXVI, MAGGIO. 416 denl.ro a custodia per il re Clirislianissimo dicevano voler prima ducati 150 milia, che dieno ha ver da ditto Re avanti li consegnino essa città. 11 qual aviso l’ha haulo da domino Paulo Rizo medico di questo Serenissimo suo amico, qual etiam li ha ditto la paxe et ratification di capitoli seguirà tra Cesare et il Re, et che monsignor di Pres, qual andò per tuor il possesso di la Bergogna a nome di Cesare, vedendo quelli non volersi dar, dubitando di la vita era scampado, et da quelli populi era slà preso uno maistro di caxa del ditto. Del ditto Orator, date a dì 22. Come era venuto nova di la rota data per li vilani verso Salz-purch a le zente di quel reverendissimo Cardinale, et esser sta taià a pezi 4000 fanti et 600 cavalli roti et fugali. Questa nova si dice ; ma la corte la tien secreta. Etiam è nova su quel dii conte Paladin vilani esser suscitadi; il qual Conte è partido di dove era et venuto più in qua per dubito havia di ditti villani. 283 Da Crema, del Podestà et capitanio, di 28, hore 23. Come era venuto uno da Milan. Dice esser stà trata dal castelo una lettera con uno vereton, qual si perse el non 1’ ha hauta, et che li cesarei haveano haulo una lettera andava al’Imperador, et l’abate di Nazara ha portato danari da Zenoa, et hanno hauto aviso di Pranza di la liga conclusa tra il Re, il Papa et la serenissima Signoria nostra. Scrive, li spagnoli di Geradada et lodesan stanno uniti con le compagnie loro, mandati il capitani del monte di Brianza. Item, di Trezo le zente si redunava che erano di qua da Tesin ; a Pavia li repari spagnoli volevano si facesse per quelli di la terra, li quali hanno risposto non li poter far senza danari. Item, ha che in Pavia fanno intrar 400 fanti et 100 homini d’arme. Item, che alcuni di Lodi li ha mandato a dir questi melteno vicluarie in Lodi, et questo saria il tempo di far facende. Item, hozi, lo abate di Nazara a di 17 è venuto in Milan con danari ; et altre particularità, come nel riporlo apar. Di Austria, di sier Carlo Contarmi orator, date a Spira a dì 21 Maeo. Come havea passato il Reno, qual è un fiume molto ampio et bello, et feno l’intrata lì a Spira il serenissimo Principe con cavalli zerca 800 tulli ben a cavallo, con boni et belli homini, el perfettamente armali. Scrive questa è una terra molto bella et grande, non però come Augusta, et ha una bellissima et molto grande chiesia con uno organo de li primi del mondo che sona tutte le sorte de li instrumenti si poleno trovar, fino de diversi oxelli silvestri. Et è allogiato in una bellissima stanzia più comoda che bella sopra la pinza, et paga quattro cara titani per letto al zor-no, et adopera sette letti, el paga do carantani per cavallo et la stalla senza altre spexe, nè fen, nè biava, però che la biava da cavallo, feti et pan sono carissime più che a Yspruch. Del resto del viver si poi star, tamen scrive non li farà ducali 20 al me-xe di più del suo. Scrive, qui lien fermo si farà la dieta, et re vera sono stà pigliali li alozamenti per tutti li principi et signori che debono venir a la ditta dieta. Ex litteris domini Jacobi de Cappo, datis 2841) Mediolani 23 Maii 1526. Ilo inteso che Serone secrctario de l’Imperator, quale vene già molti dì a pigliare il possesso de Asti in nome del Viceré, ha scritto in qua che, ha-vendo inteso la necessità del denaro che tengono qua, subito è montato in posta per Zenoa, ove crede farli provisione di quello dinaro, che sarà bisogno, et che non gli è parso aspectare altro moto da essi signori capetani, sapendo quanto importa a la Cesarea Maestà. Ilo ancor inteso da persona che sta apresso questi signori, che essi hanno havuto aviso da l’ambasador imperiale residente in Venelia, come già tre dì nanti la data de la lettera sua, li signori veneciani non ponilo alciare il capo de fastidio che hanno per intendere de Francia, che la pratica va inanti tra il Calholico et il Chri-stianissimo de stabilir Ira essi perpetua concordia et pace; del che, sia come si voglia, ne ho voluto dar aviso a vostra excellentia. Questi imperiali dicono haver aviso che in castello è peste overo male pestilenliale, di sorte che ne moreno assai, et che non puono tenersi molto. Io, per altre vie de ducheschi, perchè ponno haverne qualche vera no-titia, intendo che stanno bene. Ex litteris datis 25 Maii per supradictum. Anchor non si ha aviso alcuno di certo di la partila di don Hugo da la corte; ma dicono che doveva partirsi a li 2 del presente, nè di Spagna si ha altro aviso, che se intenda. 11 protonotario Ca-razolo si aspecta domane qua, secondo che dicono li soi agenti che stanno ad aspettarlo. Heri el signor Antonio di Leva disse che havea aviso, per lettere del ducha di Savoia, come el Viceré è giolito (1) La carta 283* è bianca