597 MDXXVI, GIUGNO. 598 Batista con li ducati 2000. Faranno discender li I sguizari per Val Sasina a dì 19 per passar in bergamasca, zoé numero 1500, et 500 restarà per custodia del lago di Como. Spera haverne altri 3000, ma è gran difficultà haverli, et si doleno di Gasparo Sulmano oralor del re Christiauissimo, ma ben si laudano del Grangis; et li daranno uno scudo per uno ; poi zonti se li darà la paga ; però scriveno si mandi danari. Li lanzinech tornano a caxa stali a Milan, passano de li: li fanno bona compagnia, et heri ne passono alcuni. Ha nova 8000 lanzinech dieno venir zoso. Esso episcopo hozi va a Belinzona per solicitar il venir di altri sguizari. 406 Di Franga, di Andrea Rosso secretano nostro, date in Angulem a dì 4, drizate al prove-ditor generai Pexaro. Come si espedisse per la Christianissima Maestà li danari a sguizari per farli calar, et expediscono etiam le zente d’arme ubbli-gati di mandar in Italia, et li ha mandato li danari. Et perchè zente d’ arme potranno venir mal sicure senza fanlarie, però Soa Maestà voria si terminasse la via dieno far ditte zente d’arme, o per Ivrea, o per.....Per tanto si mandi uno homo pratico a sguizari per tal effecto ; et si è fata la provision di danari si dia mandar per pagar li sguizari. Di Crema, del Podestà et capitanio, di 13 hore 23. Come il nontio di lo amico di Milan è venuto con lettere drizate a l’orator Taverna. Dice la terra è ben disposta a non voler entri zente dentro, et sono contra i cesarei ; et che eri steteno in arme, pur non seguite altro. E1 signor Renato Triulzi, di Franza manda li introclusi avisi ; tali quali sono li manda. Per uno mio venuto da Piasenza, mi è refferito che il conte Guido Rangon è in ditto loco con bandiere 16 de fanti, de le quali ge ne sono archibu-sieri et schiopetieri 1800 per lui numerati; et in tutto sono 4000, nè in altri lochi ivi intorno sono altre fantarie. Vero è che in Piasenza sono da 1500 fantitpaesani i quali voriano tocar denari, et che in verso la montagna, lontano da Piasenza zerca tre mi-lia alogiano 100 homeni d’arme et 100 cavali legie-ri ; 100 del marchexe di Mantoa. Et dice che dilto conte Guido ha pezi 4 di artellarie con 8 cara de munitione et uno caro de archibusi. Dice etiam che questa notte proxima passata il fratello del conte Guido a hore 4 di notte passò Po con 1000 fanti per andar asaltar do compagnie de cavalli lizieri che erano a Casale Pusterlengo; ma trovò che erano levali et andati a la volta di Cremona, el a Casal trovò 300 fanti che haveano alozato a Maregnano, i quali andavano a Cremona. Capitolo di la lettera di Franga, del signor Renato Triulzi. Ancora che si tenga per fato lo atordo tra il re di Franza et Italia restando il duca de Milano in stato et con Ingilterra, nondimeno si ragiona assai di lo accordo tra il Re et Imperatore. 11 re di Franza ritorna a Bordeos secondo dicono, et pare siano già electi li personaggi che hanno ad andare incontra a la regina Leonora, che sono : madama la duchessa de Vandomo, et madama de Lautrech et il Cardinal de Lorena, et monsignor de Lautrech et San Poi ; pur non si dà certeza alcuna ancora. Heri furilo in Consiglio li ambasciatori del Papa et venetiani, con dire che ’1 castello non si poteva tenere et che pregavano il Re voles^ mandar a levar svizari per soccorerlo secondo lo accordo no-vamente con Italia fatto. El ditto Consiglio gli dette parole, ma non si prepara fin a questa hora effecto alcuno. Farete intendere al magnifico Podestà di Crema, che io gli ho scritto due volte el mai ho auto risposta da lui, et penso sia perchè intenderà meglio le nove di qua da lo ambasciatore suo che da me ; niente di manco li farete intendere quanto vi scrivo; ma che per modo alcuno non mi faccia auc-tore di cosa alcuna. Data in Angulem, 3 Zugno 1526. Da Bergamo, di reclori, di 13, hore 4.1 reporti ho scritto di sopra. Di Franga, del secretano Rosso, date in Angulem a dì 4, hore 2 di notte. Come questa matina,havendo mandato a dir a domino Chiapin et lui che hozi si manderiano per loro nel Conseglio, et questo perchè heri parlorono al re Christianissi-mo per ultimar quanto si havesse a far ; et cussi hozi poi disnar, il Gran Maistro et Rubertet mando-no a levarli di caxa et conduti a caxa del Gran Can-zelier, qual è alquanto indisposto, dove era il Conseglio reduto et il signor Theodoro Triulzi. Esso Gran Canzelier disse cóme il re Christianissimo ha-via provisto di danari per la prima paga di sguizari, zoé lettere di cambio per Venetia di ducati 30 milia, perchè 10 milia li manderiano a dar di qua a sguizari per levarli ; le qual lettere veniva di Anglia di ducati 60 milia, sorabondavano di là. Et che ’1 Re voi levar 12 milia sguizari, et che a dì 15 di questo le zente d’arme deputate venir in Italia haveriano li