4-25 MDXXVI, GIUGNO. 426 Sier Matio Vituri, scartato, Sier Andrea Vendramin, scarlato, Sier Gabriel Venier, veludo cremexin, Sier Zuan Antonio Venier, damaschili cremexin, Sier Hironiino Zane, damaschin cremexin, Sier Marco Zantani, veludo negro, Sier Conslantin Zorzi, raso negro, Sier Nicolò Zorzi, damaschin cremexin, Sier Antonio Zuslignan, veludo cremexin, Sier Zuan Nadal Salamoi], scarlato, Sier Ferigo Renier, damasfliin cremexin. 289 Del mexe di Zugno 1526. > A dì primo. Introno do Consieri a la banca però che il terzo za era intrato, et introe sier Nicolò Bernardo et sier Nicolò Venier in loco di sier Antonio da Mula et sier Francesco da chi da Pexaro che ussiteno et introno da basso. Introe etiam la Quaranta criminal nuova, et Capi a la banca sier Vetor Pixani qu. sier Piero, sier Michiel Minio qu. sier Caslellan et sier Gabriel Benetto qu. sier Domene-go stati altre fiate. Et Cai del Conseio di X sier Zuan Miani, sier Zuane Minotto et sier Valerio Valier ; il qual Minoto non è più stato. Di Roma, fo lettere di sier Domenego Venier orator nostro, di 29, drizate a li Gai di X, le qual fo lele con ditti Capi dii Conseio di X. Vene l’orator di Milan, qual etiam bave audientia con li Cai di X in materia del castello et comunicò lettere haute. Vene 1’ orator cesareo, dicendo haver lettere di la corte cesarea, cornea di 15 Mazo la Cesarea Maestà partì de lì per ... . et poi andarà in Granata, et che don Plugo di Moncada era partito per venir a Milan et era do zornate lunlan di Aste, et del zonzer a Milan del protonotario Carazolo et. . Da poi disnar fo Pregadi, benché alcuni di Co-legio voleva indusiar, tamen volseno Pregadi et aprir la materia tratata nel Conseio di X con la Zonla za più zorni, come fu terminato di aprir : et questo fo il primo zorno intrasse la Quaranlia nova, et fo lede queste lettere da mar venule per avanti. Di sier Zuan Moro proveditor di V arma-da, date in galla nel porto di Santo Archan-solo apresso Cao Matapan, adì 4 Mazo. Come a di 20 Aprii, di Candia fo l’ultima sua, et poi si partì de lì con 6 galìe, videlicet 3 candiote, la Grimana, et sier Zuan Battista Justinian et la sua, et lassò ordine l’altra galìa di Candia et quella di la Cania, dove non é alcuna cosa di peste venisseno a Cao Malio per securtà di le galie di Alexandria. Et zonto qui, ha inteso 6 barze erano zà 17 dì in queste aque di Candia, le qual par havesseno tolto la via di ponente. Scrive, se partì di Candia per acompagnar il maran con le spezie nostre, patron Francesco Bochassi, il qual maran è mal conditionato et non sà come nostri cargano specie sopra ^89* tal navilii pericolosi. Scrive, zonto qui bave in le man uno schiavo di anni 16 rimasto in terra di le ditte barze, qual li disse esse barze haver preso uno navilio di Salonichi, che andava a Syo. Pertanto, aziò non intervenisse qualcosa, maxime a le galie di Alexandria, esso Proveditor si levava de lì per Cao Malio. Del ditto, date ivi, pur a dì 4 Mazo. Come nel venir lì una nave candida patron Zorzi da . .. andava a Constantinopoli, trovata in mar da la galìa soracomito sier Zuan Battista Grimani, qual volendo la calasse, lei non volse, imo treva a la galìa artellarie. A la fin seguendola, fu forzo a ditta nave di callar, et il patron vene a galìa, qual examínalo trovò quello si pensava che fusse su essa nave, videlicet canevi . . . numero 97 di raxon di Polo Corexi cargati a Zupana apresso Ragusi per portarli a Syo. Et esso Proveditor li parse mandar ditta nave a la Cania, con scriver a quel rector fazi di scargar la nave et veder si è altro, et tenir ditti canevi fino babbi ordine di la Signoria nostra, et il Patron ha promesso di rato sopra li soi beni andar a far questo effecto ; sichè la Signoria nostra scrivi et ordini quanto li par. Del ditto, date in galìa, al Zante. Come beri zonse de li, venuto per saper nove de Italia et per haver pan per le galìe, atento è molti zorni mancava di queste acque, et intese esser sta di lì via due fuste di banchi 15 et 18 1’ una, di uno nominato in le lettere, qual havia licentia di la Signoria di navicar con le ditte, nè havia fatto danno alcuno. Scrive partiria poi per Cao Malio con questi soracomili sier Jacomo Mudazo et sier Zuan Dandolo di Candia, la 3 candiota et sier Piero Bon, qual non è lì eie. et la galìa Grimani et Zustignana eie. ut in litteris. Del ditto, date ivi, a dì 14. Come, per tempi non si ha potuto levar, et essendo in Candia fu pregado dal qu. domino Donado Marzello, ehe seguendo la sua morte volesse eondur con una galìa la moier et fìoli soi a Venetia, et cussi li promesse di