427 MDXXVI, GIUGNO. 428 far. Unde seguita la morte con optimo nome et pianto da tutta la terra, come se dimostrò a le sue exequie,lasò montase ditta sua fameia sopra la galla soracomito sier Piero Bon di Candia, et li comesse andasse fino a Zara, poi tornasse subito verso Gao Malio. 290 Del ditto, pur di 4, data in porto di Santo Arcanzolo. Come ha fatto la zerca a la galla sora-comilo sier Zuan Battista Justinian, et ha trovato il numero, come apar in la poliza, ben in ordine. Di sier Hironimo da Canal capitanio al Golfo, et sier Antonio Marzello capitanio di le galle bastarde, date in porto di Ragusi a dì 21 Mazo. Come, havendo hauto de lì nova esser fusle 30 et 8 galìe de mori a Cao Sparavento, le qual fanno danno assai, si lievano et anderano a Budua con galìe .... et 2 fuste per star oculati eie. Dove hanno esser la galla soracomito sier Piero Bondimier di Candia, qual ha condulo la fameia dii qu. sier Donado Marzello morto capitanio di Candia, la qual havia rollo l’alboro, et la torà in conserva et anderano. Del ditto sier Hironimo da Canal capitanio del Golfo solo, date a dì 21, a Ragusi. Scrive la nova haula da quella comunità di fusle 30 et galle 8 di mori esser a Cao Sparavento. Do di le qual fuste erano slà viste venir in qua ; altra nova non ha, et manda avisi hauti da quelli da Ragusi, come apar la copia inclusa in ditte lettere. Da Messina, di Bernardo Barioni consolo, date a dì 2 Mazo a la comunità di Ragusi. Come, per le altre sue scrisse che erano tra la Faga-gnana et Palermo fuste de mori etc. Bora avisa beri sono comparse 2 fuste, in tutto sono numero 20, et 4 galeote sorte in mar, qual hanno dieno smontar a Chiatri et depredar il loco ; et quelli di la torre dii Fano dicono veder 10 velie, poi feno segno di altre 10. La città manda gente a la marina aziò ditte fusle non metino in terra a far danni, qual sono mia G lontano. Item, scrivendo è zonto uno schiavo scampato da ditte fuste, come il capitanio di quelle è uno iudeo, et sono 24 fuste nel Faro, G restò a la Fagagnana. Hanno sopra dilla armata 800 homiui, et che due fuste rimaseno adriedo nè sanno nova di loro, videlicet rimase a Trapano et par che le dille voleno metter in terra a Chiatri, overo hanno messo et brusato lì una fusla et uno galion era tirato in terra. Di Cotron, di Alfonso Sorelis, date a dì 6 a la comunità de Ragusi. Scrive de ditte fusle ut sapra, qual hanno latto gran danni et sono nu- mero 30, et galìe 8. Hanno brusà uno galion et una fusla di uno servitor di don Hugo di Moncada han- 290' no dato balaia a uno castello ditto Castignon. Item, scrivendo è venuto nova le fuste ditle esser a Cao Sparavento, et sono numero 40 et galìe 8. Di Baiermo, di sier Belegrin Venier, qu. sier Domenego, di 28 Aprii. La copia ho scritta di sopra, però qui non scriverò altro. Di Milani, di domino Jacomo di Cappo, fo letto lettere di 23,25, 28 et 29 Mazo, con avisi al signor marchexe di Mantoa. Et di Chiapin 17. Di Napoli, di Zuan Francesco di..... consolo, di 19 Mazo. Come, a dì 16 seguite de 11 gran rumor tra li zentilomeni et populo, el questo per causa di la vanlia di do porle, qual il populo voleano vardar loro et li zentilhomini li volea loro. Per il che andò il notaro procurator del populo a Pizaleone, dove era il Viceré et il Conseio a dolersi di questo, dicendo, erano fideli a la Maestà Cesarea nè li dovea esser falla questa inzuria. Et il conte Lodovico di Montealto li rebufò molto dicendo tor-naseno in la terra. Et era con ditto notaro molti dii populo, li quali sdegnati si partirono venendo in la terra cridando :