417 MDXXVI, MAGGIO. 418 in Francia, con mandalo di procurar di poter re-tractare novo accordo con la Maestà del Re; qual dice che ha molto honorato et acarezato il prefato Viceré, con il quale é ancor il signor di Alarcone. De la venula del signor ducha di Borbone non si parla niente, nè si ha adviso di Genoa, nè da altro loco, lo intendo per certo et da bon loco, che il ducha di Savoia ha fatto fare la descritione nel suo paexe de tutte le gente che ponno portar arme, ove ritrova haverne forse 20 milia, de li quali ne ha electo 6000 di bonissima ordinanza con li soi capi 284* per Sua Excellentia falli al presente, et datoli alcuni conlrasegni di ritrovarsi in tre hore tulli insieme nel loco ove vederanno il segno dato. Et medesimamente ha fatto la descritione di tulle le boche da foco grande et piccole che sono nel prefato suo paese, compartendole per le forteze secondo l’importanza di esse. Da poi è venuto questa mattina un spagnolo, de la qual dice de veduta, che il prefato ducha di Savoia ha 3000 sguizari, et ha portato una lettera di Sua Excellentia a questi signori, ne la qual se intende che li scrive, che intendendo che essi bravano di voler mandar gente là a soi danni, che si scusa con loro se li ne acaderà inale, et tal preparamento si expone che non sia senza intelligentia di la Maestà dii Re, et forsi an-chor di questo populo. Questi signori expediscono al presente sei compagnie de fanti con quelle de .... che scrissi l’altro giorno, che furono quattro, li cetani delle quali sono Cesare da Napoli, Alfonso Galante, Jacomo da Nochiera (?) Zuan da Varra spagnolo, et uno da chà Carazolo et Zorzo da Lampognano. Quale compagnie dicono se man-darà ove è Fabricio Maramaldo, che fanno conto vi saranno 14 bandiere de fanti ; ma non li danno però un maledetto quattrino, per il che si può credere che alle factioni se ne potrano valer poco. Hanno expedito ancor el capilanio Aldana per far 2000 fanti, et esso ha ditlo volerli fare nel cremonese et nelle terre de li Palavicini, ove esso ha moglie et amicitie, per quanto dice. Non se intende ancor ove esso sia deputado de andare con la prefata sua compagnia. Questi signori si fanno prestar dinari a tutti li capitani spagnoli per darli a li lanzchenechi nel termine promesso, perchè essi non vogliono zanze. Questi signori ogni notte stanno in arme, mon-strando, non in parole ma in eflecto maior su-specto ogpi bora, et vanno crescendo le guardie et sentinelle più del solilo. Per quesla ferra molti pensano et dicono che il conte Ludovico Belzoioso è I Viarii di M. Sanuto. — Tom. XII. venuto in Italia per altro che per combattere. Quel- lo cugino del castellano di Mus che havea promesso a quelli spagnoli di torli dentro in la prima forleza, che esso havea in custodia, intendo come è per la verità, che volse gli fusse promesso in la pratica de darli 6000 scuti da poi che havesse facto lo effecto, et di ciò ebbe un scritto et sottoscritto di mane del signor Marchexe et del signor Antonio da Leva; ma esso non se ne è conlento et volse che ’1 fusse sottoscritto ancor de uno de li boni mercadanti de Milano a cui al presente domanda li 6000 sculi, dicendo che ha atteso a spagnoli quanto li ha promesso, et li vole in ogni modo. Se intende che quello Joanni Jacomo Medeghello castellano di Mus è fora ad una imboscata con 400 schiopetieri per intrare in Lecco, ove li signori expediscono uno capitanio lanzchenech nominato Maximiiiano con la sua compagnia fornita de 500 fanti, che è tenuta la più bella delle altre ; ma se se imbatte nel prefato imboscato castellano, dubito che non inlrarà in Lecco, né forse tornerà qua. Perla terra se dice et per gentilho-rnini ancor che in Parma sono gionti 800 cavalli condutti per il ducha di Camerino, et che se gli aspecla il conte Guido Rangone et il signor Joan de Medici cwn cavalli et fanti per venire a Piasenza. Anchor Vostra Excellentia saperà, che una di queste feste di Pasqua, poco inanti il vespro, eritror-no sei lanzchenechi a cavallo et honoreveli de vestimenti in la chiesia di Santo Marco, corendo intorno ad essa senza mai fermarsi et gridando : « Luther, Luther ». Erano in chiesia forsi 100 persone, tra le altre una donna gravida, che allora disperse in casali frati. Postscripta. Ultra li altri avisi che vi manda-mo da Milano, missier Jacomo ne scrive inzifra a la medesima data, che il dì avanti, parlando lui cum un gentilhomo da bene de li primi di Milano, esso gentilhomo se li mostrò sapere le pratiche di Francia, di Nostro Signor el di signori Venetiani, et li disse che se farà presto doi ragioni : una che non bisogna dar tempo a spagnoli che facino il recolto, P altra che è stato fatlo intendere al Papa et a signori Venetiani che il castello è in termine che non po’ aspetlar molto. Scrive anche, che quel populo sta con li occhi et orechie aperte, non solamente in la terra, ma in ogni luoco ove pensano si debba far movimento, per salire subito in arme, el questa è la deliberatione de tutti dal maggior al minor, et che non anderà la Seconda come fece la prima. 27