181 MDXXVt, APRILE. 182 el stagi in slado, altramente voi che ’1 sia del ducila di Barbon in vita sua, con pension di ducuti 200 milia a l’anno. Riporta etiam, che lo Impera-tor si excusa molto con questo Serenissimo dicendo nun haver potuto far altramente, aziò Barbon contentasse lassar ma lama Leonora fusse moglie dii re Chrislianissimo; ma li promette lo bavera da poi la morte di esso Barbon. Scrive esso Oralor, si dice il Salamanca ha riportato la voluntà di Cesare zerca la dieta si ha a far. Tamen ha inteso è partito di Spagna sentito li oratori di questa provinlia sono andati a Cesare conira lui, avanti 118 che li dilli siano zonli; ma per altra via ha inteso che ’I ditto zerca la dieta imperiai nulla riporta. Item, scrive questo Serenissimo hozi da mattina è partito con la sua guardia sola et è andato a Eslim, et per esser poco loutan et poter andar a disnar e tornar lì a Tubing a dormir, doman esso Oralor anderà fin li per saper qualche nova, el il lutto aviserà eie. Da Udene, del Locotenente, di 14. Manda lettere haute da Venzon, qual avisa, che per uno vien di Slamili, è zorni 7 partite di Salzpurch, afferma l’accordo fallo di quel vescovo con li villani, eccello con quelli di la Val Piusca, di la qual voi haver 50 homeni capi stali causa della molion seguila, el quelli di la valle non ge li vo-leno dar et sono in arme, unde il vescovo ha fato 1500 fanti, qual li lien a la bocca di dilla valle aziò li dilli non escano; et si diceche sarà guerra tra loro. Fo lette do lettere di Milan, di 4 et 7, di domino Jacomo di Cappo, drizate al marchese di Mantoa, con a visi di : Di Spagna, di Soardin, da Sivilia, di 15 et .... La copia de li qual saranno scripti qui avanti. Di Andrea Bosso fidelissimo secretano, date a Morifort a dì 24 Marzo, et a S. Severo a dì 28 ditto. La copia di le qual sarano qui avanti poste. Fu posto, per i Savii, una lettera a I’ Orator nostro in corte. Come si mandi mandato in Fran-za et con la islruzion, perchè non è da indusiar più, et si manda sumari di Franza. Et parlò conira sier Alvixe di Prioli procuralor, dicendo: «si volemo metter nel Papa, el desfarà tulio come l’ha fallo altre fiade, meio saria fasemo nui » ctc. El li rispose sier Beneto Dolfin savio a terra ferma, et fo conzà una parola di la lettera. Ave : 179, 17, 7. Fu posto, per li ditti Savii et li Savii ai or- deni, una lederà a l’Oralor nostro in Anglia, come si manda la copia di la lettera di Franza castigala, et pregi quella Maestà voy esser proletor di la liga, et havemo scritto a Roma. Ave tulio il Conseio. Et comandà grandissima credenza, restò Conseio di X con la Zonta per trovar danari. Di Franza, di Andrea Eosso fidelissimo 1191) secretario, date a Monfort a dì 24 Marzo. Come da Lion, di .... , scrisse da poi parlilo da lì per solicitar il camin suo verso la corte; ha dimoralo fin a dì ... . per pioze et per causa di cavalli et poste che non polea haver. Et lanlo era il concorer di le persone conira la Maestà Christianissima, che toleano per forza li cavalli di le stalle. Hor zonto a dì .... a Baiona et trovò il re Chrislianissimo esser parlilo per Monfort castello di monsignor di Lulrech, picolo, et ha-vendo expedito lettere de lì de la venula sua a Ruherlet, si levò di Baiona, et vene lì a Monfort, et andato a la sua habitalion, trovò l’era andato a la messa. Et cussi andò a dilla Cliiexia el aspetò F usisse fuora, qual visto F abrazoe mollo, perché altre fiale lo ha riconosciuto, et volse andasse a caxa sua a riposarsi, dicendo parlería al Re di la sua venula et poi lo introdurla a Sua Maestà. Et non siete uno quarto di hora che il Re mandò per lui, qual andato, Soa Maestà era con monsignor Memoransì, monsignor di Brion, et Rubertel. Et mandati tulli fuora, presentatoli le lettere di credenza, li expose la sua comissione zeneral, rallegrandosi di la sua liberation etc. Soa Maestà lo udite atentamente, poi disse ringraliava la Signoria e F havia conossula sua grande amica, et sapeva le operalion falte essendo in captività per la sua liberalione; di che ne leniva bon conio. El cussi voleva esser unito con quella ; con altre parole. Et vedendo esso secretario F occasion, li expose la seconda comission el di far liga insieme etc. Al che il Re disse non voleva relificar li capitoli, e voi far Ir liga col Papa et con la Signoria nostra perché F Imperalor ha mal ani- mo verso quella Signoria et al tulio voi venir in Italia questo Avo-sto, ma non ha danari, spera haver li 300 milia ducati di la dola promessali dal re di Portogallo, ma sà non potrà haver adesso si non 100 milia; et che esso Imperalor li ha ditto di sua boca voi venir in Italia a incoronarsi el star a Roma do anni, et chiamar uno Concilio per riformar la Chie- / (11 La carta 118 * è bianca