141 MDXXVI, APRILE. 142 Fo scrillo por Collegio a sier Piero Zen orator nostro a Constautinopoli, di l’aviso di la liberation dii re di Pranza et dii zonzer suo a Baiona a dì 17 Marzo, però debbi notificarlo a li bassa, etc. A dì 5. Fo una lettera di Bosso maistro di le poste cesaree, data a Castelnovo apresso Peschiera, a dì, drczata al Serenissimo. Li avisa la nova di la liberatione del re Cbristianissinio, et dii suo zonzer a dì 17 a Baiona. De li oratori cesarei vene il secretario in Collegio a dir haveano hauto la nova di la liberation dii Ile, ut supra, per lettere di Milan; et di più, cbe la Cesarea Maestà si havia consumà matrimonio con la Imperatrice a dì 10 Marzo a Sivilia, per avisi che loro hanno hauto. Item, si have nova che le galie di Baruto erano zonte a Liesna zà zorni 9 ; sichè le si aspeda. Di Austria, fo lettere di sier Carlo Contarmi orator nostro, date a Tubing, a dì 24 et 28. Il sumario scriverò di sotto. 91 ' Vene sier Marin Sanudo et sier Marco Malipiero provedadori sora*i banchi in Collegio etcomenzono a parlar in materia di banchi, et che le partile va a 6 et più per 100, et si dovesse far provision, et li pareva fusse dà termine a saldar ai banchi mesi 18, perchè volendo far i provi ¡usta la parte i piezi, dubita certo qualche banco faleria, videlicet tacite se intese Rimondo et Molili. Et fo chiama li Cai diX in Collegio e tratono sta cosa. Di sier Carlo Contarmi orator, date a Tubinoli a dì 24. Come non è cosa di novo, solum quel serenissimo Principe desidera venir in Italia, el va a Spira non perchè si lazi la dieta, che tien non si farà, ma è bisogno vadì la sua persona per ben parer; el fazandosi la dieta si staria assai et lui non poria venir in Italia : ben par il fratello Cesare non voi assentir che'1 vengj a Milan. Scrive, è zonlo li il maistro di le artellarie, qual andò a Trento. Dice haver posto tutte artellarie et monition in ordine, eie. Del ditto, di 28. Come l’Archiduca è andato lì vicino in certo monaslerio, a star questi zorni li propinquo in devution. 11 Salamanca si aspetta, ma non è ancora tornato di Spagna. La Principessa poi Pasqua partirà per Yspruch a parturir lì, per haver li 10 mila raynes promesseli. A Milan vien il ducha di Barbon et bavera quel Stato; ma darà ogni anno a l’Imperator ducati 200 milia. Del proveditor zeneral Pexaro, di 3, liore 20, date a Bardolin. Come era venuto li per riformar la ordinanza di homeni per le galie, poi an- derà a Brexa. Scrive, per homeni del signor Camilo Orsini parlili da Milano beri a bore 14 si ha, come li cesarei vanno lavorando per azonzer a certa strada per serar il castello a la porta Verzellina: tamen talora quelli dii castello escono a scaramuzar, ma non fanno cose da conto. El si dice il marchese dii Vaslo era tornato a Milan parlilo di Vegevene, et si aspeda zonzi il ducha di Barbon, qual dia venir di brieve. Item, scrive zerca danari et si provedi di mandarli, perchè le fanlarie è disperate. Da poi disnar, fo Collegio di la Signoria con li Cai di X in materia di banchi, et niente fo concluso per non esser da far movesla alcuna al presente, ma terminato il primo Pregadi far do Proveda-dori sora i banchi, uno in luogo di sier Marin Sanudo che compie, l’altro che manca. Del Proveditor zeneral, da Brexa, fo lettere, di 4, hore.....Manda lettere htule da Coyra, dii Grangis di...... qual manda uno pacheto di leltere di Lion, di 2tì, drízale a li oratori francesi, et etiam a domino Evanzelisla; nè altro fu di novo. A dì 6. La mallina, introe savio a terra ferma sier Benelo Doliìn. Fo lecto lettere di liorna, di V Orator nostro, di 2, et 3. In la prima scrive come non è nova alcuna di Pranza, né di altrove; et ha parlato con domino Francesco Vizardiiii, qual li ha ditto esser lettere di Zenoa, di 18, con nove ve-chie, et che la Rezente ancora non era gionta a Baiona, et il Papa si meravegliava et stava suspeso de la tardità, dovendosi a dì 10 far il contracambio del Re con li obstasi. Del ditto, di 3. Come erano lettere da Lion di .... del zonzer il re Chrislianissimo a Baiona, et li do fìoli esser andati in la Spagna per obstagi ; clichè il Papa slava mollo aliegro, perchè erano venule lettere di Milan, di 28, di domino Bernardin di la Barba suo nunlio, che de lì se diceva il re Chrislianissimo in camino venendo a Baiona era morto. Unde andò dal Papa, et scrive colloqui hauti insieme zerca questo, et altre parti-cularità, ut in litteris. Item, scrive, il reverendo Datario si ha doleslo mollo la Signoria non voi possi reformar li monasteri di Verona, et che non si doveria far cussi, nè haver rispetto a veronesi, con altre parole, et che vedendo non poter disponer dii suo vescoado, era in pratica di lassarlo etc. Esso Orator ringralia dii partir dii suo successor. Del proveditor zeneral Pexaro, date a Brexa, a dì 4, hore 1 di notte. Come havia hauto