475 MDXXVI, GIUGNO. 476 zichinech. Dice che la septimana passata quelli dii castello butono fuora una capa beretina da frate, et da poi una scova ; nè quelli del castello non fanno altra movesta, nè altro del ditto castello se intende. Dice che pur alcuni del populo dicono fra loro, quando il campo de Venetiani et de la Chiesia se acosta-rano a Milano, et che vogliano dar bataglia, toremo le arme in mano. E1 qual nuntio li rispose : « Come toreti le arme in mano se ve le hanno tolte ? ». Et loro risposeno non le hanno tolte tutte. Item, dice che tutti li cesarei haveano mandato tuor a Pavia alcune artellarie per condurle a Milano, et non li hanno bastado l’animo a condurle dubitando de li nostri. Item, dice che per alcuni venuti da Pavia ha inteso, che il conte Antonio da Lodron, che si trova lì cum 2500 lanzinech, non voi lassar intrar spagnoli dentro; dicendo li dilli lanzichenech,si San Marco ne darà li danari di le page dovemo haver da Cesare, li daremo Pavia, el in ditto loco non fanno alcuna fortification. Scrive, quelli di Cremona el Pizigalon atendeno a portar victuarie dentro fortificándose non con diligentia. Avisa, el campo nostro heri andò a Marignano (?) Ileri sul tardo fu dato a l’arme. 11 signor Zanino di Medici usile a scaramu-zar cum spagnoli. El qual signor Zanin pasò uno spagnol da un canto a l’altro cum la lanza el prese 12 spagnoli. Da poi disnar fo Conseio di X con la Zonta, et prima, poi nona, vene l’orator di Mantoa dal Serenissimo et li portò avisi di Spagna, di 14, et lettere di Milan, di 29. Etiam fo il Legalo dii Papa.....dal dilto Serenissimo a parlarli. Fo in questo Conseio di X con la Zonta, preso tuor ducali 10 railia parte deputati a l’armar et parte da la Zeca et da li Procuratori per ducati 10 milia in presiedo, ubligando la restilution di danari si trazerà di la tansa persa. Fu posta. Fu fatto prima col Conseio semplice Cassier per mexi 4 sier Zuan Minoto, et sora la Zecca sier Bernardo Marzello. Di Brexa, del Proveditor general Pexaro, vene lettere, di 3, hore 20. Come, havendo hauto lettere di la Signoria nostra zerca proseguir col reverendo Verulano le pratiche principiate, atento che per lettere di 29, di Roma, il Papa suspese le cose, da poi esso reverendo Verulano have di Roma, di ultimo, hore 3, che ’1 Papa li cornette segui la pratica et li mandava ducati 10 milia per far etc. scrivendo si fazi mò a la gaiarda, unde esso Proveditor col dilto reverendo Verulano si parloe, qual voleva andar a trovarlo, et in camino scontrò sua signoria veniva a lui. Unde tiratosi partati, si parlorono insieme et hanno parlato di mandar danari a lo episcopo di Lodi, qual scrive da ... . haver fato zà 1000 fanti schiopetieri, bellissima zenle et si dovea partir per Belinzona. Scrive esso Proveditor haver scritto a Io illustrissimo Capilanio zeneral a Verona vegnì subito de lì per poter consultar insieme. Et scrive al castcllan di Mus bisogna dar danari ; però si mandi di poter far la paga, et si pagi 4300 fanti, et non se li dagando non si troverà 1500. Scrive haver mandato il pagador a Crema a comenzar a pagar quelle fantarie, il primo è Christofal Albanese; perhò si provedi di danari eie. A dì 5. La mattina per tempo fo lettere mdi 323* Roma, di 2, una a la Signoria 1’ altra ai Cai di X, et di Spagna, di l’Orator nostro, data a Sivi-Ha la ultima, a dì 14 Mazo. 11 sumano dirò di sotto. Vene ì’ orator di Milan, qual have audientia con li Cai di X zerca le materie si tratta per soccorer il castello di Milan. Vene l’orator de l’Imperador Sanzes, dicendo ha hauto aviso si fa movesta di zente d’arme, fantarie etc:, el cussi il Papa, nè sa la causa. 11 Serenissimo li disse che loro spagnoli feva molion di zente loro et far fanti, et cadauno Stado è zeloso del suo, nè femo per offender la Cesarea Maiestà. Di Verona, di sier Zuan Vituri podestà et sier Thomà Moro capitanio, di 4, hore .... Come, havendo ricevuto le lettere nostre, fono da lo illustrissimo Zeneral digandoli con gran secreteza, iusta P ordine impostoli, di la liga fatta, pregando Soa Excellentia per le occorenlie presente volesse andar a Bressa a metter ordine a quanto si habbi a far. Disse andana subito; ma la compagnia sua restava haver uno quartiron, et non se li dando danari havendo speso per far la monstra non cavalcheranno. Et loro lo persuaseno non esser di perder tempo etc. A la fin concluse levarsi, et cussi hozi è partito et lui Capitanio lo ha compagnato un bori pezo fuora ; qual li ha replicato dii quartiron preditto, et selidagi qualche danaro per poter dar a le ditte sue zente. Di Brexa, del proveditor zeneral Pexaro, di 3, hore 2. Come, havendo ricevuto una lettera di la Signoria nostra col Senato, et essendo zonlo tre dì avanti il messo di Franza con la conclusion di la liga, ancora che ’1 non P intendesse se ’1 persuadeva (?) ma inteso ditta conclusion seguirà etc. Et zerca far fanti 2000 sotto li capi vecchi, sicché si