585 MDXXVI, GIUGNO. 586 ducato, et che se leveranno essi medemi non lassando altro in Milano che la guardia del castelo ; et che li ditti deputati et gentilhomeni haveano tolto termine a rispondere al dì seguente alli 12 ; et per quanto da alcuni pratichi di la terra intese, non faranno nè l’uno nè l’altro, dicendo che non se fidano de promesse che gli facino ditti signori, et che con questo o senza questo non possono stare mollo in Milano. Che 1’ ha inteso da un gentilhomo che dice ha-verlo quasi per certo, che’l signor ducha di Ferrara è accordato con il Nostro Signor; et Sua Santità gli restituisse Modena, gli conferma Regio et gli fa un figliolo cardinale ; et esso signor Ducha paga 200 milia ducati al Papa et si fa Capitanio generale di la liga. 3981) A dì là Zugno 1526. In Pregndi. Di Roma, di V Oraior, di 8. Come il Pontefice manda comissario nel suo campo domino Francesco Vizardini, qual partite heri, et va con grande auclorità per solicitar la impresa. Et peragumentar lo exercito suo, scrisse a domino Vitelo Vitelli fazi 2000 fanti, et Zuan di Medici eh’ è in la Marca altri fanti 2000, i quali saranno prestissimi, et li ha mandato li danari. Scrive, haver hauto lettere di Milan con successi di lì ; et del reverendo Verulano, di Brexa, di 3 ; li scrive haver hauto li ducali 10 milia per li sguizari, ma queli di la Signoria non erano ancora zonti. Scrive, el Pontifice haverli ditto tutte quelle nove solicitando la impresa ; al qual esso Orator havia ditto li danari di la Signoria saranno subito, et il Proveditor zeneral non è senza danari et li poi haver presto di le camere in un bisogno pur che sguizari fosseno zonti. Item, li parlò del ducha di Ferrara. Soa Santità disse che havia ditto saria bon far una suspension, et il tempo conzeria le cose ; ma esso Orator scrive il Papa voria haver Rezo. Scrive, Barbarossa corsaro con fuste 25 ha posto in terra a Rezo di Calabria et da quelli è stà rebatuto in le fuste con morte di 200 ; el qual poi andò al faro di Messina et prese il ca-stelo, et fé danno assai et à ruinà el locho. Del ditto, di 9. Come inteso erano lettere del conte Guido Rangon, di 4, 6, 7. Fo dal Papa. Soa Santità li disse li sumarii di tutti et del suo procie-der con le zente ben ad hordine, et sarà a Piasenza, dicendo li cesarei sono in fuga ; et 1' ultimo aviso è (1) La carta 397* è lianca. da Marsaia mia 12 apresso Parma, zonzerà con lui Vitello con 2000 fanti, qual a dì 10 sarà a Bologna, et Zuan di Medici sarà prestissimo con altri 2000 fanti ; sì che Soa Santità non manca ; et volendo la Signoria, farà più numero de fanti. Et dimandato esso Orator se ’1 marchese di Mantoa cavalchava, disse di no per rispetto del suo Stado contiguo a essi cesarei. Scrive mandar la lista di le zente del Papa hauta di bon loco. Item, ha auto il Papa aviso per lettera di Milan di 4, don Hugo di Monchada esser per zonzer lì, qual vien a Roma ; però Soa Santità disse esser stà in pensier se ’1 dovea laiar la pratica di acordo, o intertenirlo, et voria la Signoria li scrivesse, per esser sapientissima, quello lo habbi a far, dicendo: « Domine orator scrivè presto aziò habbiamo risposta. » Andrea Doria è con T armata a Civitavecchia. Lista di le sente del Pontefice. 398 * Lo illustrissimo signor marchese di Mantoa, homi- ni d’arme 200, Item, cavali lizieri 240. 11 conte Guido Rangon, homeni d’ arme 125, Item, cavali lizieri 100, Vitelo Viteli, homini d’ arme 100, Nicolò Viteli, homeni d’arme 60, Alexandro Viteli, cavali lizieri 100, Zanin di Medici, homeni d’arme 40, Item, cavali lizieri 200, El signor di Camarin, homini d’arme 50, Do di Baioni, cavali lizieri 100. In tutto homini d’arme 771, cavali lizieri 891. Del ditto Orator, date a dì 10. Come il Pontifice ha auto lettere da Milan, di 5 et 6, don Hugo esser zonto lì et stato in castelo a parlar al Ducha insieme con il prolonotario Carazolo, et che fin 4 zorni saria lì a Roma sicome li disse il reverendo Datario, et che milanesi stavano aliegri et li cesarei sopra di sè. El qual don Hugo non ha porta danari per dar a le zente, come era fama. Poi li disse, a dì 14 Zanin di Medici con li 2000 fanti sarà a Bologna ; si che il Papa fa il tutto pur si fazi presto. Item, 1’ Orator scrive si mandi spesso sumarii di le occorentie, che ’1 Papa li desidera mollo. Item, li disse il Papa voria che le lettere di Franza resta-seno a Brexa da esser date per quelli rectori al suo maestro di le poste, qual le manderà per Mantoa via et saranno più preste che a venir a Venetia ; et cussi ha promesso al Papa. Domino Chapin vien