187 MDXXVI, dicendo la terra sarà più uberiosa; sielié averà queste 6 galle, 2 di la Religion di Rodi el 3 dii Papa, numero 11. 122 Da Crema, dii Podestà et capifanio, di 15, hore 14. Riporla uno genlilorno cremasco, che questa notte passata in villa dormite cum lui uno servitor dii signor Alvise Triulzio, che veniva di Franza e andava a trovare el suo patron che aloza a Brexa, et li ha dillo che, subito gionto il Cristianissimo in Franza, madama la Rezente li apresentò do milion d’oro, consciando il Re non dovesse afonder ad alcuna cosa promessa a spagnoli, lfem, che’l signor Teodoro se atrova a Lione cum il signor Renzo cum molli altri eapelani italiani et molli foraus-sili, et che per tutta la Franza si parla sarà guerra presto in Italia, et che se dice che sono preparati IO milia sguizari che slava a rechiesta del re Christia-nissimo. lfem, si dice che il re Cristianissimo ingrossava la sua armala, et che a Lion el per tutta la Franza che lui è venuto, se diceva pubicamente che ’1 re de Ingilterra havea mandalo a offerir le forze sue al Cristianissimo conira Cesare. Per alcuni nostri venuti de Milano, dice haver inteso da alcuni soi amici che praticano cum spagnoli in Milano, che dilli spagnoli fra loro parlano che il Cristianissimo ha dato al duca Maximiliano Sforza scudi 200 milia, per far gente per vegnir a Milano cum sguizari. El che se dice che li agenti cesarei voi far sei capetanei de fantarie.el dicesi volerlo mandarli su quello di la Mirandola. Ifem, dice che le gente sono andate et vanno a Pedemonti per mutar alogiamenti, per esser questi de qua frusti. Ifem, dice che l’impresiedo dimandato a merca-danti per li cesarei vanno scodando, el li dimanda 30 milia scudi. Alcuni mercadanli pagano volentieri, alcuni sono slà presi el messi in presone, et parte fugiti. Ifem, dice che tutta la nobiltà el populo de Milano, se havesse qualche poggio, tagliariaho a pezi 122 li spagnoli in Milano. Ifem, dice haver habuto ila alcuni venuti da Pavia, come li cesarei fanno fortificar cum ogni diligentia ditto luogo. Ifem, per alcuni venuti da Piasenza, refferisse che il governador del Papa fa fortificar dilla terra cum ogni diligentia. Di rectori di Verona, di 16. Come in questa malina, per via di la Chiusa è passati cavalli 33 da condur artelarie con i soi (carri?) iquali vieneno da Milano et vanno a Trento, si dice per far zelile conira villani ; et che è slà proso uno villan capo, qual sussilava li altri, et menalo a Yspruch, e si dice villani fano campo, et che sguizari è con loro. Eriman- aprile. 188 dono uno exploralor, el ozi ne mandano uno altro, al ritorno di quali se intenderà. Dd provedador generai Pexaro, di 16 hore una di noie, date in Verona. Come havia haulo lettere di Brexa, quali mandano lettere di Franza del secretario Rosso aute per la via di Coyra dal Grangis, nel qual pachelo erano lettere di domino Chiapino drizate a Mantoa, le qual loro rectori de lì le hanno espedile. Scrive cerca danari longamente, perchè li fanti se partono per non haver danari, hanno venduto le arme e fino le camise, e stanno in le terre per non aver altro modo da viver. Et parlalo col Capitanio zeneral, dice è slà gran peccalo a perder sì bella fanlaria, la qual volendola non si potrà poi haveria. Scrive, da matina va a Lignago. El Ca pi -lanio zeneral vien fin do o Ire zorni. Scrive haver auto aviso dal signor Alvise di Gonzaga, che fanti 3000 spagnoli, capitanio Fabricio Miramundo, è venuti a Bozolo el vanno arf alozar a Guastalla et Lu-zara, lochi di soi nepoli. Ifem, esso Proveditor manda uno reporto di le cose di Milano, auto da li rectori di Bergamo, di 15. Di Verona, di rectori, di 15. Come, per via 123 di la Chiusa et per il capitano dii Lago si ha, come verso Trento si faceva descritione di biave el furine, nè ben se intendeva la caus.i. Tamen alcuni dicevano per fanlarie che si aspeclavano in quella parte per causa de la sublevatiòne de villani, el maxime in Val di Non et Val di SoL per il che immediate hanno spedilo uno homo molto pratico a quelle bande per intender il tutto, et dii riporlo suo avi-serano. De li ditti, di 16. Come liozi sono avisati, che questa matina pasorno per la Chiusa cavalli 33 de artellaria con li colari (carri?) quali vieneno da Milano per quanto dissero, et andavano verso Trento. È stato etiam dillo, come in quelle valle già qualche giorni fu preso uno nominato Gosmor da Strigali, che andava suscitando li capi de villani, el già aveva fatta grandissima unione per solevarsi, et il ditto è stàcondulo in Yspruch; et alcuni dicono sguizari voler calar in favor de li villani. Scriveno haver spazalo uno exploralor beri et ogi uno altro per saper la verità el dar ferma nolitia. A dì 18. La matina fo cava del lotto si cava a 124>) San Zane Polo, e vene 100 peze di carisee a sier Cornelio Barbaro di sier Alvise, vai ducati 1000; e poco dapoi vene fuora il precio granilo, che è ducali 1000, et 400 peze di carisca a la Torre di Margera (?) (1) La carta 123 * è bianca.