\ 717 MDXXVI, apresso Marignan, morti di loro da 40 et de nostri 10. Et cussi stati in arme, et dubitando questa malina non ritornasseno havendo soccorso quelli sono in castello et cambiati, si ha lassato questa notte in Lodi da 4000 fanti, el signor Malatesta, signor Camillo et conte Alberto Scoto et li cavalli lizieri stati tutta notte in arme. Etiam il Capilanio zeneral mandoe Cesare Fregoso con le sue 50 lanze. Et il signor Capilanio et lui Proveditor è alozati in una chiesia poco indrio del ponte fallo lì a Lodi, et dato bon ordine per il signor Capilanio a tutto. El cussi si baterà da matina il castello; et bisogna victuarie vengano si per li nostri come per lodesani proprii che sono afamati. Hanno scritto a Roma et in Pranza il tutto eie. Et leta questa lettera, tutto il Conseio di X siete admirato dubitando che ’1 campo non venisse di Milan grosso, el era Conseio di X semplice per expe-dir alcuni incolpadi per monetarii, quali asolseno. Et inlrata la Zonta, preseno tuor alcuni danari per expedir li oratori vanno in Franza iusta il solito, et altre cose non da conto ma necessarie farle. Fo terminato expedir li stratioti venuti di Dal-matia, cavalli4. . . . quali erano sul mestrin alozati, venuti zà alcuni zornì,et fatoli la descrition et mon-slra a Meslre per Sebastian di Paxe raxonato. 481 Et essendo venuta poi la Zonta zoso et parte di Savii, veneno lelere molto desiderate di le poste, con lettere di Lodi et di Franza, et li Savii lorno-rono suso nel Conseio di X, che si fa in Gran Conseio ad aldirle, et cussi parte di la Zonta, che dele vigor a tutti. Da Lodi, del proveditor generai Pexaro, di 25, hore 18. Come tutto hozi, dubitando inimici non tornassero,sono stati preparali et in arme quasi; et lauda il corazo di quelli capitani, et non so-lum di le fantarie ma di le zenle d’arme, però che mal si potrà manizar cavali, voleano smontar a piedi et combater con inimici venendo. Et scrive è stati a pan et aqua per non esser zonte le victuarie ; qual però slamatina è stati in arme et ben provisto al tutto. Et è zonto uno quarto del campo che mancava a zonzer, et le artellarie et monition ; et ha-vendo posto quelle a le rive di Ada baievano lo castello. Scrisseno a li signori ecclesiastici a Piasen-za di lo aquisto di Lodi heri, et che passasseno subito Po per non haver altro dubio del nostro passar Ada, havendo non solurn passata, ma obtenuta una cita ch’è 1’ occhio de l’inimico. Dai qual hanno auto risposta portata per uno zentilhomo loro, il qual si giugno. 718 ha alegrato di la viltoria affirmando che da matina per tempo si leveranno, passeranno Po et quel zor-no saranno conzonti insieme con nui. Scrive haver nove da Milan per uno riporto del signor Camillo, qual manda incluso, et lauda molto il ditto signor Camillo haversi ben portato etc. Scrive il castello si batte tuttavia. Di sguizari sono lettere del Grangis di Coyra, di 21. Scrive Cesaro Gallo capilanio qual vien, ancora non è zonta la compagnia et la difficultà si ha di l’haver sguizari ; et per il signor Capilanio, reverendo Verulano, et lui Proveditor è stà scritto al castellan di Mus, episcopo di Lodi, a domino Gasparo Sulmano et a lui Grangis solicitandoli al venir etc., in oplima forma, et di lo acquisto di Lodi. Quanto a le lettere di la Signoria nostra zerca a divedar a li lanzinech nog passino, et di quel zentilhomo del contà diTyrol al Grangis, non ha ancora potuto far alcuna deliberation, si ben ha parlato al signor Capilanio zeneral ma non al Verulano per esser stà occupato in dar a Crema et altre fazione ; tamen non è restato di scriver al ditto Grangis etc. Scrive mandar lettere di Franza haute dal Grangis da Coyra, et quelle va al Papa le ha indirizate a Mantoa. Riporta Zuan Clemente Vistarin al signor Ca- 481 * millo Orsini, che a dì 25 era a Milan quando vene la nova nostri esser intrali in Lodi ; et poi vene che el campo nostro era a Marignan, et tutti li cesarei si meseno in arme. Poi vene non era il vero, et partì il marchexe del Vasto con alcuni cavalli et fanti per Lodi; et che in Milan si stete in arme spagnoli ; et poi vene nova li cesarei esser intrati in Lodi et cazati li nostri fuora, ma poi vene il contrario; sichè la notte si stette in arme. Et che erano ussiti li cavalli lizieri, nè sa per dove. Nota. In questo Conseio di X semplice fu preso, alento che non si è chiari quello possi terminar in le aprobation si ha a far di nobili etc., unde fu terminato si baloti 3 volte, et in la terza ballotation le non sincere non vaghi. Di Franga, di Andrea Bosso secretano, date in Angulem a dì 16, hore 24. Come fo chiamato da uno venuto per nome del Re che si redusesse al Conseio ; et questo instesso fu fatto a li oratori pontificii. Et insieme andato esso secretano al Conseio reduto, dove era etiam il signor Theodoro Triulzi et Rubertet varilo del mal havia, et zonti li oratori pontificii, el Gran cancellier disse che dicendosi il vero ditto amicorum omnia sunt comunia, però il re Christianissimo voleva li fosse notifica come questa notte era zonto qui il secreta-