15 MDXXVI, MARZO. 16 le galle dale a le galie candióle eie. Si scusa lui non saper nulla, et su questo scrive longamenle, et che saria bon far un ordine che li remi che si rompe di altro che di fortuna, il Soracomito e il cornilo li pagasse eie. Dii ditto, di 12 Zener, date pur a Corfù. Come lassò tre galio a Caomalio, sier Zuan Battista Grimani, sier Zuan Battista Justinian et sier Polo Justinian acompagnò le galie di Alexandria. Lui restò con do galie et li a Corfù trovò il capitanio di la fusta presa per sier Alexandro Bondimier nominato Zuan Roso da Saragosa, et l’ha examínalo et faloli paura. Truova non haver fallo danno a nostri, excepto tolto a una nave nostra certe vituarie, etc., pertanto lo manda de qui con ditto Soracomito, et eliam il suo patron nominato Africo, qual è homo di mal afar; il resto di la fusta li ha liberali destramente. Item, manda una deposition di uno patron di una caravela, vien da Mesina, partì de lì zà zorni La deposition dice, che trovò una barza di bole 700, ditta la Bravosa, armata a Marseia, la qual ha-via fatto gran danni et tolto riobarbari, zambeloli e allre mercadantie sopra una nave Coresa perché erano de infedeli, et pagato il nolo di le ditte ; qual robe è per as3à valuta. Item, erano lì in porlo di Mesina do navilii, uno galion e una barza. Item, la nave de la Religión. Item, che 18 fuste di turchi erano a Lipari ; e altre particularità. Dii ditto Proveditor, date a dì 14 Zener a Corfù. Come, mò terzo dì, zonze de 11 sier Piero Zen va orator al Signor turco, insieme con la galla Dandola e Badoera, il qual ha volesto armisi e mudar uno arlimon et uno arboro, et cussi li ha fallo dar di quel arsenal, siciiè quello è mollo svudato. Però si provedi di mandar altre monilion, come per una póliza. Et che la galìa Badoera volea una paga, unde per non disordenar le altre galie, non ha voluto dargela publica, ma ben 1’ ha data a esso Soracomito, aziò partito de qui lui debbi darla. Item, dato biscolo, etc. Scrive, saria bon la Signoria provedesse di haver sempre biscoti in questi luogi, a Cerigo, a Napoli di Romania, in Candía e qui a Corfù per fornir le galie, aziò non intervengi come a lui, che per haver biscoti andò a Napoli di Rumania, il che fo causa dii danno di la nave Grimana. Di Cipro, di sier Donado da Leze luogotenente, et Consieri sier Marco Antonio Trivi-xan et sier Piero Valier, date a Nieosia, a dì 2 Zener. Come, hessendo de li grandissima quantità di monede scarse, adeo il Marzello non era di peso soldi 5, e il Mocenigo soldi 10, tanto erano stronzadi, lerminono bandirli et che più non si spendeseno, et venendo con ditte monede in camera li sariano dati al pezo tanti carzi (?) per il che molti è stà porladi et non si ha hauto danno el sperano le monede stronzade saranno perse. Pertanto vo-riano si facesse de qui bater ducati 1000 de carzi et mandargeli, perchè mandariano altri ducati 1000. Item, quelli de lì voriano si cresesse le monete, perché il Marzello vai soldi 11, e il Mozenigo soldi 23, zoè metterli a quello si spende in questa terra; però non hanno tal libertà, ergo etc. De li ditti, di 2 Zener. Come, sopra la nave patron Polo Bianco, non havendo potuto cargarla di fomenti per esserne pochi in l’ixola, hanno car-gato moza 17 milia 937, et voleano cargarla più numero. Non ha volesto per protesti li habiuo fatti, dicendo esser nave nova, et è partito, unde si scusano voleano mandar moza 20 milia; siché per loro non hanno mancato. Di Famagosta, di sier Andrea Donado capitanio, date a dì 30 Decembrio. Scrive dii car* gar la nave, patron Polo Bianco, di orzi, per non esser fermenti bastanti a quell’ ixola. Avisa haver fatto la monstra a quelle fanlarie, et le laudano assai ; ma bisogna cambiarle per esser molti maridati de lì, imo il forzo é haver fioli. Scrive, le do galie sono de lì, stando l’invernata, li dà gran fastidio ; voria si mandasse solum per la eslade, et numero 4 voleva le acompagnasse le galie de Baruto, essi Soracomiti non hanno voluto, dicendo haver ordine di star de qui. Scrive, zerca le fabriche quello si fa ut in litteris, et una parte bisogneria non li par al presenle, perchè la staria quella porla averta etc. Di Sibinico, di sier Bernardin da cha’ Taiapiera conte et capitanio, di 22 Fevrer. Scrive di uno aviso hauto da prè Zorzi, che Morato vayvoda dii sanzacho dii Ducato, con zerca cavalli 300 è andato a uno castello dii conte Bernardin Frangipani, nominato.....et hanno preso da anime 300 et molti animali, et per le nove non è venuti avanti, ma che dieno tornar. Et come era 9* venuto comandamento del Signor turco che tutti quelli stagino ad ordine per cavalcar, però che par voy tuor questo Mazo l’impresa di Hongaria. Dii ditto, pur di 22 Fevrer. Manda una lettera hauta dii sanzaco dii Ducato, per la qual si duol che 60 fanti di quelli di Nuovegradi e hislriani et altri sono venuti su quel dii Gran Signor, et passato la fiumara hanno fatto preda di 3000 piegore et quelle condute sul contà di Zara, et alcuni cavalli