387 MDXII, DICEMBRE. 388 in modo alcuno proleclione di subditi 1’ uno et l’altro senza consenso de chi serano subditi, sed che liberamente possa 1’ uno et 1’ altro ne li loro subditi bavere omnino la auctorità e posanza de punirli secondo li demeriti, et parere di che serano subditi. Itcm, se prometeno el Nostro Signor et invictis-simo Imperatore non consentire che alcuno inimico rebelle di 1’ uno el 1’ altro slii in le corte o dominii loro, conira la volutila de quelli che gli l'usse inimico et rebelle. Item, promete el prefato electo Imperatore da mò avanti in modo alcuno, directamente o indirecta-mente non dare ausilio o favore alcuno a subditi inimici o rebelli di Sua Beatitudine et Santa Sede Apostolica o altri inimici, prcesertim al prefato don Alfonso, cardinale Ipolito suo fratello et Bentivoli cum loro adherenli et seguazi ; et ex mine Sua Maiestà promele revocare le gente todesche o germane, si da pedi come da cavallo, et ogni altro suo subdilo feudatario quali sono in favore di deto don Alfonso per impedire la recuperatione di Ferara, prome-tendo che da mò avanti non darà alcun adjuto o favore a diio don Alfonso, nè permeterà andare alcuna gente sua a dieta Ferara. Item, è convenuto per el Nostro Signore concu-rendo in ziò li agenti del re Catholico, li quali ge sono concorsi come apare per instrumento fato per li magnifici oratori di sua Gatholica Maiestà, zoè il magnifico signor don Ilironimo Vich, che i Signori Veni-tiani debano esser exclusi de ogni amicitia et confe-deratione che havesseno Sua Santità et la prefata Maiestà firmata l’anno passato, et questo per loro evidentissima culpa, havendo in più modi contravenulo a li capitoli de la serenissima Liga, et esser stati obstinati non aceptare la pace prelocuta con la Cesarea Maiestà tratata et pratichata per la prefata Santità et re Catholico, et ancora non avere observato le condizioni de la trieva concessali dalla Majestà Cesarea ad exortatione de la Santità de Nostro Signore et intercessione del re Catholico; et cussi declara che sono exclusi de la serenissima Liga de l’anno passato, e che in la presente firmata e conclusa che debano esser tratali da inimici di Sua Santità et ancora di la Cesarea Maiestà e ancora di la Catholi-clm Maiestà come sono del prefato serenissimo Imperatore, e che ’1 Nostro Signore conira de loro, con 216 arme spirituale et temporale, in favore et subsidio de dicto electo Imperatore deba procedere, et non possa far con essi Veneliani nè pace, nè tregua, nè altro npuntamento, senza saputa et consenso del dicto in- victissimo Imperatore, sin che habino restituito over sii stato recuperato per Sua Maiestà tute le cità et terre imperiale et altre cosse pertinente a la serenissima casa de Austria, et tutto quello si debbe per el tratato di la Liga fata altre volte a Cambraio, overo che essi venetiani habino concordalo et composto con esso serenissimo Imperatore, a suo arbitrio. Item, Nostro Signore et dicto electo Imperatore hano capitulato et convenuto, di non fare alcuno apuntamento con Re o Principi cristiani a danno, o in prejudilio de 1’ altro. Item, si è convenuto finalmente che Nostro Signore et lo Imperatore predicti, debano in fra dui mesi nominare et includere no la presente capitula-tione li sui confederati, pur che non sia ninno de li prenominati inimici conira li qual se ha da far guera; nè per la presente sanctissima confederatione se intende preiudicato a la Liga fata l’anno passato, sed resti stabilita ferma tra Nostro Signore et la Catho-lica Maiestà et re de Anglia, exelusis tantum Ve-netis, come è ditto di sopra. Fata, ordinata et conclusa è la soprascrita Liga, sanctissima unione, intelligentia et amicitia, come più ampiamente se contiene ne li capitoli stipulali et aprobati da declararsi a suo loco et tempo, per Nostro Signore et prefato reverendissimo el illustrissimo Curcense per 1’ autorità el facultà li è concessa dal prefato electo Imperatore advocato de Santa Chiesia, come apar per legittimo mandato, al nome di Dio Onipotente et Sua Gloriosissima Madre et sempre Vergine Maria, luta la corte celestiale et principi de li apostoli San Pietro et Paulo ad elfecti predicti exaltatione de la sanctissima lede, quiete et pace de la repubblica christiana, felicità et gloria de la Sacrosanta Romana Chiesa, et per estinguere il perniciossimo scisma, et demum per accelerare la sanctissima et necessaria expeditione conira li perfidi et teterrimi turchi, inimici de la religion et fede cristiana. Viva Papa Julio, Viva Maximiliano electo Imperatore. Lectum etpublicatim fui t santissimum hoc feedus, sacris peractisin divo tempio Bea tis Maria de Populo de urbe, die divee Catlierince vir-ginis XXV Novembris M.D.XII, pontificatus Sanctissimi Domini Nostri Papae anno nono. Bai. Tuehdus.