329 MDXII, NOVEMBRE. 330 nui a campo a Brexa con gran spexa, è venuto el viceré a tuorla per la Liga, e quello voi dir queslo non voi ubedir brevi dii Papa ni altro; e zà più zorni tasemo, etc. ; e havemo speso li nostri danari. linde l’orator colerico etiam lui parloe gaiarda-mente ; sichè hinc inde fo dito assai. Veneno in Colegio do messi dii governador ze-neral, videlicet Zuan Paulo Bajon, el Crione et Filippo Cenzi perosino, con lettere di credenza, quali dimandano licentia, e non voi più servir; ai qual il Principe disse meravigliarsi di questo, e voleva saper la causa perchè el non voleva star, et dovesse scriverli li dechiarasse la causa, e questo si eon-sulteria e responderia. Di campo, di provedi tori generali, di 10, hore 3 di note, al Dezanzano. Dii venir li Paulo Agustini per nome dii marchexe di Mantoa; qual lui scrive a la Signoria la proposta fata, però loro nulla dicono. Item, dii castello di Brexa pratiche al solito; in Brexa è uno governador spagnol, el comandador de Sulis, con 800 fanti spagnoli et li 12 citadini brexani che la governano. Di Paido Agustini, date in campo, a dì 10. Come, la sera avanti, il signor marchexe lo chiamò, dicendoli : « Paulo va in campo da domino Paulo Ca-_ pelo e dilli che son servitor di questa Signoria, e si la vuol la servirò, perchè so certo da Roma l’acordo è fato, Ferara è spazada, sarà dii Papa, et Brexa 186 * sarà vostra ». Et voleva si partisse questa sera, ma lui pregò l’iudusiasse a la matina, e cussi fu contento con questo la matina per tompo partisse. Le qual nove ha referi lo a li prò veditori in campo, et hanno voluto lui instesso scriva, e cussi scrive. In questo zorno, acadete a hore zercha 23, che Zuan Favro e altri 6 compagni, quali erano in la prexon forle, chi confinali, chi ad tempus, e uno ladro Zuan da Lignago, qual dovea esser apichato, rupe la prexon,aferò li guardiani, escampono perle porte fuora e corseno in San Zacharia : haveano alcuni armali fuora per farli spalerete. Fo Consejo di X, con il Colegio, la zonta et procuratori prima, et steteno zercha una bora, poi ussita la zonta, rimase Conseio di X simplice, e detono certa taja per questo caso seguito a Zuan Favro e compagni, come scriverò di soto. Fo stridato li debitori, per Zuan de Vido, quali non hano apresentato li soi boletini jusla la parte, i qual parte sarauo noladi qui solo, e publicato non vengano più in Pregadi senza portar i soi bolelini, solo la pena di la parte dii Conscio di X. Sier Lucha Zen procurator. Sier Antonio Grimani procurator. Sier Zorzi Corner el cavalier procurator. 8ier Bernardo Bembo dotor, cavalier, avogador, Sier Francesco Orio avogador. Sier Marin Morexini avogador. Sier Zuan Arseni Foscarini fo avogador. Sier Alvise d’ Arnier fo provedidor al sai. Sier Nicolò Zorzi calaver, qu. sier Antonio cl cavalier. Sier Piero Gradenigo cataver, qu. sier Anzolo. Sier Zuan Capelo è di Pregadi, qu. sier Francesco. Sier llironimo Barbaro dotor et cavalier, è di Pregadi. Sier Piero Marzelo cao di X. Sier Zuan Badoer dolor et cavalier, oralor in Spagna. Sier Polo Capelo el cavalier, proveditor in campo. Sier Andrea Badoer orator in lngallera. Sier Francesco Bernardo, è ai X savii. Sier Andrea Bragadin, è di Pregadi. Sier Antonio Trun procurator. Sier Thomà Mozenigo procurator. Sier Michiel Salomon. Sier Nicolò Grimani, è sora le pompe. Sier Francesco Foscari el cavalier, è oralor a Roma. Sier Piero Landò orator al Curzense. Sier Francesco Trun fo savio dii Consejo. Sier Alvise Barbaro proveditor a le biave. Sier Antonio da Canal, è a le raxon nuove. Sier Alvise Pixani dal bancho. Sier Andrea Corner fo consier. Di TJ'rbin, di llironimo Alberto secretano 187 nostro, di 5 et 7. Cerlilicha la rocha di Pexaro esser in man dii Papa. Item il suo venir a Urbin e co-loquii col Ducha, qual si ha dolio di la nostra arrna-da che sia parlida da Ravena, dicendo li burchi con il ponle che è lì rimasti a Ravena sta in gran pericolo non esser brusati da’, feraresi, e saria spazà P impresa eie. Di Féltre, di sier Anzolo Guoro proveditor. Come ha inteso quello hanno scrito li syndici di una lettera mandatali ehe i vegna qui; dice desidera summamente la sua venuta, et troverano aversi portalo ben, etc. È da saper, zà mexi, è stà electo podestà et capitano a Feltro sier llironimo Barbarigo qu. sier Andrea, qu. Serenissimo, qual si ha mari-dado et ancora non è andato al suo rezimento. Fu posto, per li consieri, dar la libertà al podestà di Chioza dagi laja a do chiozoti elccti patroni