MDXII, SETTEMBRE. 56 ditti francesi se vedeno persi, e uno di questi putti disse che i ha auto come in Franza è gran guerra, e che i stavano di mala voia; sichè, auto Crema, tien non sarà 4 zorni che i se renderà. Dii dito, data a dì 8, hore una di note. Come aspeta saper la verità che Medici siano intrati in Fiorenza, perchè la intrala risona da più bande. Itcm, come questa matina era zonto lì uno vien di Crema. Dize che luni a dì 6 a hore 20 tulo el nostro campo era in arme, e aspetava de intrar in la terra, e che Benedetto Crivello amazò quel Ilironimo di Napoli, qual non volea dar la terra a la Signoria. E che eri a dì 7 el vene in campo nostro dal capitano di le fantarie sei di la terra, e sono rimasti d’acordo di salvar li francesi e condurli a Venezia, e persino in Franza per mar le loro persone sole, e che uno nepote di fra’ Lunardo era andato in Crema, e tutti andavano dentro et fuora, et ozi nostri doveano intrar dentro. Dize che, partido che fu di Crema per venir qui a Bergamo, hessendo lontan mia 10, sentì trazer di gran bombarde; se zudiga i fazano festa de l’intrar de nostri in la terra. Conclude, fin quella bora altro di Crema non hanno; doman va a Mo-rengo, che è una possession dii vescovo, e, auto Crema, anderà fino lì che è mia 12 lontano. Noto. Fu dato al nuntio dii Curzense over l’Im-perador ducati 3000; sichè ha auto fin qui ducati ... milia a conto di 50 milia. 29 Da poi disnar, fo Pregadi per expedir le mude di le galie ; et fo leto una depositione di uno vien di Franza, il sumario di la qual sarà notado qui avanti. Di Padoa, di rectori, di ozi. Come era ritornato Spadazino dii Polesene, qual referisse : aver auto aviso che domino Julio Taxon, era al bastion di Crespin, esser partito con alcuni cavali lizieri e zente, e andato a la Bastia per esser contra a le zente dii Papa, et havia lassa 600 alemani in ditto bastion di Crespin et artellarie per custodia, dubitando di la nostra armata, e havia menà con sì 6 pezi de ar-teilaria a la dita Bastia. Di Crema, dii provedador Zivran etiam fo un’altra man di letere, di 9, hore 23. Come li nostri fanti erano intrati in Crema a custodia di tre porte, qual si tien per San Marco ; la quarta, che è quella dii castello, era in man di francesi, fino zonzi il salvoconduto. Scrive è stà tolta di ponto perchè 2000 sguizari in zercha erano a Prandin, e passati di qua di Adda, e voleano tuor Crema a nome dii ducha di Milan over di la Liga per il Cardinal. È da saper, zonse ozi uno nontio dii capitano di le fantarie, è soto Crema, qual avisa il tutto, e portò li capitoli fati col governador francese monsignor di Duras e lui capitano, numero 9, il sumario è qui soto; ma poi noterò li capitoli veri : « Primo, voi salvoconduto dal Papa, da la Signoria e da Milan over Cardinal sguizaro, di accompagnar essi francesi con tutto il suo e so robe e ha-ver, e chi vorà andar con lui in locho securo, e voi haver uno comissario dii Papa che lo acompagni fino in Franza, zoè di là da monti. Itcm, sia perdonalo alcuni cremaschi c di Parma è con lui, ut in capi-tulis. « Item, che niun di Crema si possi doler di lui nè di soi, ma quel è stà fato per il passato non se ne parli più. Item, voi vituarie per camino pagando lui di soi danari e altri, ut in eis, e tenir il castello in le man fino vengi ditti salvoconduti, e darà suo fiol e suo zenero per obslasi nel nostro campo ». Fu posto, per li savii, d’acordo una letera a Roma a l’orator nostro, in risposta di quanto scrisse e avisarli li sumarii di Crema, et pregar Sua Santità voj mandar il salvoconduto, et mandarli li capituli et la deposition e letere aute di Franza. Fu preso. Fu poi intralo in la materia di le mude prima di le galie di Alexandria, posta per sier Marco Bolani e compagni savii dii Consejo, excepto sier Alvise da Molin, per i savii a terra ferma, excepto sier Nicolò Trivixan, per sier Andrea Dolfin et sier Marco Antonio Sanuto savii ai ordeni: che dite galie di Alexandria che vanno a parlir siano partite per tutto 20 di questo, habino muda fino a dì 20 no-vembrio, con questo il quinto sia di la Signoria nostra di noli trazerano, e zonzendo poi l’ultimo di octobrio, habino muda zorni 10 poi zonte, con questo la mità di noli sia di la Signoria nostra, e pasando se intendi rota muda. Et sier Alvise da Molin : che partino a dì 25 e non partendo se intendi certa pena et siano electi patroni per Colegio in locho loro, e habino muda tutto il mexe di novem-brio. Sier Nicolò Trivixan savio a terra ferma voi partino per tutto il mexe e habino muda zorni. . . poi zonti in Alexandria, con questo non possino star più di zorni limitadi in Candia, sotto pena di perder muda ut in parte. Parlò poi sier Alvixe da Molin, qual si scusò molto haver sempre fato il suo dover e non conlrabandi e haver fato inerchadantia e speso in sla guerra 12 milia ducati et maridà fie etc. Sichè, di quello eri l’avogador disse che Vicenzo suo fiol era andato a Chioza per pagar per il contrabando di Ferigo Grimani, con sier Francesco Corner di