417 MDXlir, GENNAIO. 448 gna legato, di credenza, et fo aldìto secretissime con li Cai di X, qual persuase a T acordo. Di campo, di Ronchi, dii provedador Capello, di primo. Ila inteso esser sta oposto; dice se justificherà il tutto; et che poi che vene ser Cristofal Moro suo collega provedador in campo, mai ha pagato nè fato mostra lui ad algun fante; poi scrive di le occorenze dii campo, e di avisi ha di Salò di danni fanno alemani. Da poi disnar, per esser domenega, fo Gran Consejo. Et fato, poi posto la parte, per i consieri presa in Pregadi, far luogotenente in la Patria del Friul per scurlinio et 4 man di eletion, e sia tenuto partir fra un mexe, qual ave di no.......e fu presa 900 e più de sì. Poi fato eletion, ussì per scur-tinio sier Jacomo Dadoer fo consier in Cipro qu. sier Sebastian el cavalier, di........ balote da sier Francesco Capello el cavalier fo provedador zeneral in Friul. Etiam el dito fu tolto in Gran Consejo ; sichè mò che è sta fato per scurlinio e rimaso a Udene, consier in Cypro fu fato sier Alvise Lion fo podestà a Chioza, et dìi Consejo di X niun non passò. Fu tolto sier Francesco Foscari fo savio dii Consejo qu. sier Filippo procurator et tre altri, tra i qual sier Alvise Gradenigo fo Cao dii Consejo di X, di sier Domenego el cavalier. In questo zorno, a nona, vene sier Piero Landò, qual vien da Mantoa, stato orator al Curzense, et non ha hauto la suspension fu fata per Colegio ch’el restasse, ed è venuto con la bareha dii marchexe di Mantoa a remi 12 per Po, et passato per Lagoscuro via con salvo conduto dii ducha di Ferara ; il qual * sier Piero in questa legation à perso 8 denti. Se intese per la sua venuta, la marchesana di Mantoa, hes-sendo stà invìdata insieme con il Marchexe dal Du-cheto di andarlo acompagnar a intrar in Milan, par dita marchesana sia andata et si ritroverà a l’intra la. Ancora se intese, per letere di sier Alexandro da cha’ da Pexaro, è provedador sopra la Camera de imprestidi, qual per l’oficio è sopra il Polesene di Ruigo, come ha di Ferara il Ducha è molto aliegro, e si dice l’acordo è fato tra la Signoria e il re di Franza, et esso Ducha ha electo tre oratori a la Signoria nostra, molto honorati, li nomi di qual sarano qui in margine. È da saper, li alemani sono ussiti di hordine dii Cufzense, et dito Ducha par habbi di'sarrnà la sua armata. A dì 3. La matina vene in Colegio lo episcopo di Ixernia et il Stafileo episcopo di Sibinico oratori dii Papa, quali con li Cai di X ebeno audientia, parlando sopra questa materia di far acordo, et si rispondi a le propositione fate, et altre parole; a i qual el Principe rispose verbapro verbis. Vene etiam il conte de Chariati orator yspano, et fo su molti rasonamenti, come dirò. Fo dito per la terra una zanza : < sser zonto qui venuto da Roma a stafeta el signor Alberto da Carpi orator cesareo; tarnen fo una zanza et non fu vero. In questa malina fo publicà a Rialto et San Marco la parte presa nel Consejo di X zercha bandizar le caxe si ballava la note per le contrade con meretrice et homeni scelesti. Vene sier Piero Landò sopranominato, et volendo referir, fo rimesso audirlo ozi in Pregadi. Di Crema, di sier Nicolò da cha' da Pexaro proveditor di.....Come è amalato, et ha risipilla, e cussi scrive il suo canzelier. Di Bergamo, dii proveditor da Mosto, di 29, ed io vidi di sier Vetor Lippomano do letere di questa sustantia, date a Bergamo a dì 29, hore 16. Come 8 bandiere di spagnoli erano andate verso Trezo per averlo ; ma tien non l’averà per esser francesi dentro ben in hordine. Il ducheto di Milan Maximian Sforza dovea intrar a Milan a dì 28 che fo eri, tamen non si ha ancora dii suo intrar. Si tien spagnoli li dagi la berla : milanesi sono di mala voja, e si dice per Milan il re di Franza è d’a-cordo con la Signoria et è a Venecia uno secretano de misser Zuan Jacomo Triulzi. Si questo è, spagnoli converà levarsi, e partiti i sarano, il stalo di Milan volterà. Milanesi stanno di mal animo, dubitano venendo francesi Milan sarà messo a sacho, perchè i 252 hanno mostrà con parole e con effeti essi milanesi esser nemigi nostri. Dii dito, date a hore 1S. Come è ritornato il messo spazò il provedidor a Novara. Dice domenega, fo a dì 26, si rese la rocha di Novara, in la qual era francesi, al ducha di Milan per non liaver vitua-ria dentro ; et che missier Zuan Jacomo Triulzi era a Susa, aspetava 800 lanze, e che per luto si dizeva la Signoria era d’acordo con il re di Franza. Item, la vizilia di Nadal a Milan tutto il clero era in bordine per incontrar il Ducheto, e eh’ el castello, che è in man di francesi, trase più di 200 colpi di artella-rie : milanesi stanno molto suspesi. Et, per le letere dii proveditor, par dito castelan francese habbi auto dal ducha di Milan per rendersi uno castello in Lombardia, e li francesi erano dentro ducati 10 per uno, et questo è stà per non aver vituarie dentro la rocha.