433 MDXII, DICEMBRE. 243 Questi sono quelli viencno nominati, sarano cardinali electi per Papa Julio secondo, dii 1512, dii mexe di Dezembrio. Genoesi. L’arcivescovo di Salerno, di Campofregoso. E1 prothonótario Dal Fiesco. Domino Rolando del Careto, thesoriero. Vescovo di Sala...., già prior di Roma. Vescovo Agrigentino. Vescovo di Vicenlia. Lombardi. Sforza, fo fiol dii signor Lodovico di Milan! E1 vescovo di Thurino, castelan di sani’ Anzolo. E1 vescovo di Novi, astesano. Venetiano. L’arcivescovo di Zara, Pexaro. Fiorentino. Domino Lorenzio Puzio, datario. Marchiano. Domino Joan Maria da Camerino. Romani. Arcivescovo di Nicosia, Orsini, fo fiol dii conte di Pitiano. Arcivescovo di Conti. Prothonotario Cesarino. Jacobazio di Jacobazi, auditor di Rota, Napolitano. Patriarcha di Antiochia, Caraffa. Romagnolo. Arcivescovo di Ravena, ferarese. Spagnoli. L’abate di Palermo. Vescovo N., parente del re. 1 Viarii di M. Sanuto. — Tom. XV. Ferarese. Lo arcivescovo de Ravena u. s. A dì 20 in Colegio. Vene in Colegio sier Lunardo 244 0 Emo nominato per avanti, et apresentò in scriptura le opposilion fate l’altro cri in Pregadi, con li testimoni soto. Il Principe le tolse, e le dete a Zuane Batista di Adriani secretario, et poi ita consulente Colegio, fonilo mandate a li sindici che sono a Cotogna. Vene uno orator over nontio dii conte Zuane di Corbavia, et apresentò lete're di credenza, venuto qui per aver danari dii suo stipendio, per esser nostro soldato. Et exposto la sua imbasata, il Principe li usò bone parole, dicendo li savii da terra ferma lo aldiria et expediría. Da Milan, dii Guidoto, li 24. Come il Dúchelo e il viceré era stà in Milan stravestito a dì 23 con 25 cavali, e poi tornato a Chiaravaie, e si aspetava quel zorno il Curzensezonzese, e poi l'aria l’intrata a dì27. Quelli dii castello francesi trazeno a la terra e fanno danni. Item, scrive come il signor Prospero Colona li ha via feto intender che il Curcense havia mandalo Andrea dal Borgo orator cesareo dal viceré a dirli si preparasse a far guera a’ vinitiani perché non vo-leno l’acordo, unde tonno in consulto; et che esso signor Prospero ha dito a voler romper a la Signoria, bisogna altro hordine e altre zente haver in campo eie. ut in litteris. Di campo, da Ronchi, dii proveditor Capello di 29. Zercha zente d’arme e pagamenti, e si provedi a mandar il resto di danari. Item, manda lo lettere auto dal Guidoto, perché la Signoria comandi quello si babbi a far etc. ; ut in litteris. * Da poi disnar, fo Consegio di X con la zonta di presoni, et fo expedí certo presonier corfualo. Et poi restato simplice,- feno li Cai di X per Zener: sier Marco Donado fo consier che più non é stato nè etiarn voleva esser per esser vechio, sier Piero Mar-zelo fo consier, e sier Nicolò di Prioli fo podestà a Padoa. Item, preseno una parte: atento in certe contrade in questa terra erano alcune caxe ne le qual si reducevano la note zerti zoveni populari e altri et done e meretrice maxime e stevano a ballar e far tanfaruzi, adeo in questi zorni sequile che sier Piero Trun di sier Silvestro amazò uno homo in una caxa simile a San Zuan Crisostomo : per lauto è sta preso X 1) La carta 243* è bianca# 38