46 7 MDXIII, GENNAIO. 468 partirsi, et fono satìsfati di certi danari diceano dover aver, e mostratoli il pagamento. Di Bergamo, vidi letere di sier Vetor Lip-pomario, di 6. Come Trezo si rese, e fo causa quelli di Trevi e di Brianza, che erano dentro, che si vol-seno render, e non è sta causa il baron di lbernia. Dentro vi era 4000 stera di grano, zoè fermento, et 300 cara de vin, carne, salati e altre vituarie. Spagnoli hanno trovato assa’ robe dii sacho di Ravena e Brexa che fe’ francesi, le qual le mandano a Milano, e ozi dovea dar danari a le zente, si dice vano a tuor il castello de Milan, e zà è venuti li forieri a Martinengo per aver alozamento con 500 cavali che vieneno per andar a Milano. Per uno venuto di Milan, partì eri, si ha el Ducha haver posto un taion a’ milanesi, di ducati 200 milia, zoè 50 milia a’ spagnoli, 50 milia a’ todeschi, 50 milia a’sguizari, et 50 milia a lui. Milanesi si stanno di mala voja; non si sa se pagerano di voluntà; si dize starano a veder quello seguirà di una Dieta, fanno sguizari a dì 24 di questo, in la qual vi sarà monsignor dilaTrimoia orator di Pranza. Item, scrive : eri vene lì a Bergamo 6 spagnoli, e mostrò aver danari, e nel partir, ussiti di la terra, è stà morti da alcuni fanti, adeo per questo si dubita spagnoli non dagi fastidio a Bergamo ; tamen il provedador Mosto fa ogni inquisi-tion di trovar li malfatori. Item, scrive si zercherà expedir, e quamprimum sarà le strade sigurc, ve-guirà a repatriar. Item, zerclia danari, fa servir la Signoria da esser pagali di qua, ut in litteris. 264 Copia de una letera scrita de Modena, per Panfilo Saxo, al conte Guido Rangon condutier nostro, zercha il risponso lia dato uno spirito, di Decembrio 1512. Se ve ricordate, magnanimo conte, questa estate passata ve dissi che ’1 nostro principe sano et salvo ritornerebe nel stato suo. Ilora ve fazio intendere le cosse essere sopra le bilanze; aparechiasse tumulti, incursione, impeti, guerre, ruine, inccndii et crudele occisione. Sono queste conspiratione unite a caso; il consenso loro è vario et diverso; li animi accesi de odio e cupidità; ciascun intento al ben proprio; lo amor simulalo; uno teme di l’altro; si poi dir quello verso veramente: « ecce iterum ad Trojam magnimi mittetur Achilles». Un’altra volta Italia, sarà sede di balaglie acerbissime, et senza fallo mu-terasse in parte la fortuna, et riderà verso tale contra quale fin hora è stata inexorabile irata. Voglio far partecipe vostra signoria del responso che ha fatto uno spirilo eh’ era adosso a una mona-clia, domandato de questa confederalione. Respose : « Inter rosas Libaniserpens Apennini colligens noxium virus latet s>. Interrogato che sarà de Italia, resposc : « Rachel plorans filios suos, noluit consolari quia non sunt. De Venetia disse : « Sub umbra alarmi tuarum exultabo ». De Franza re-spose : « Cristata Phcbi volucre alis applaudet soli ». Hor intenda vostra signoria, a la qual ine recomando. E. D. V. devotus Sax. A tergo : Invitissimo Guidoni Rangono. Di Salò, vidi letere di sier Daniel Dandolo 264* proveditor, di 4, over di Valerio Brandolin. Scrive come li todeschi da cavalo, che alozavano su quella Riviera, sono retirali tulli a Lonado e al De-zanzan, e restate tutte le loro fantarie, con parie di loro artelarie, e stanno con gran guarde, sbarate tutte le strade, e fanno gran danni al Desanzan. Li spagnoli se voi retirar con li loro cavalli dove erano alozali li todeschi ; tamen non si voleno partir di Riviera. Ha esso proveditor auto aviso dal campo, come sier Zuan Vituri proveditor di stralioti veniva avanti con 400 cavali lizieri, e presto il resto dii campo si farà avanti: la qual nova ha alegralo tulli quelli po-puli. Tamen stanno riguardosi, facendo le debite provisione non se fidando di spagnoli, ancor che dicono bone parole. Eri el proveditor fu a parlamento col capitano Caravagial, el qual li mostrò una perl'e-tissima ciera, e cussi il provedador a lui, e li disse che ’1 si dovesse levar di la Riviera, perchè la non potea più portar la soma. Li rispose che ’1 stava per obviar li todeschi non fasse qualche insulto a Salò. Esso proveditor rispose, che lui andasse pur via con la soa compagnia, e di todeschi poco si curava, e si non era per 1’ amor et reverentia portava a la sua signorìa, li aria fato tal demostration a diti todeschi che non sariano più stati su dita Riviera. E inteso questo, dito capitano concluse non tuor più vituarie di la Riviera; ma le faria portar e contribuir a li homeni di Gavardo e altri lochi eircumvicini, zoè sul teritorio brexan, e che fin zorni tre l’aspetava il capitano zeneral Ronehauolf che veniva dal viceré con la resolulion, e poi se leveriano del tutto. Scrive desidera vengano questi stratioli avanti, e havendo licenlia di la Signoria, furano uno vesporo sicilian contra diti inimici, e sarà bona spexa. Quelli di Brexa tien le porte serale e non lassa intrar dentro alcuno salvo quelli de le vicarie, e fanno