113 MDX1I, SETTEMBRE. 114 e quelle zcnle di campo voleno Brexa a saclio, e sono mollo ingajardili, però non si perda la occasione di mandar el dinaro. Hanno inteso l’artellarie non vien perchè el Curzense non voi le passi, et per letere dii conte Guido Rangon et di Alexandro Gavardo vice colateral, par veglino questa note andar a tuor la terra di Peschiera, etc., ut in litteris. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, e fo fato nel Consejo simplice uno ordinario a la canze-laria in locho di Piero Mazaruol, è morto, et rimase Zuan Piero Stella stato altre fiate, qual è secretario a’ sguizari. Di lì,orna, vene letere di 17 di V orator nostro, portate per corier, va in Ingaltera. Come il Papa ha mostrato grandissimo piacer di Crema, et esso oralor, juxta le nostre letere, li ha dimandato salvocondutoperli francesi. Soa Santità disse: « parlè a l’orator yspano» et li parloe, qual orator dice saria danno a la Catholicha Maiestà che ditti francesi vadino con li cavalli et arme in Franza ; però saria meglio farli venir a Veneeia, etc. Et cussi ha dito il Papa, questo è il meglio. Item, il Papa voi mandar uno suo messo al Cardinal Sedunense a dolersi de li portamenti el fa contra la Signoria nostra ; che è meglio che scriverli. Item, il confalonier Soderini, qual era zonto in Sardegna, par voghi andar a Ragusi. 11 Papa à scrito a Ragusi lo retegni, et cussi scrive a la Signoria vedi di averlo. Noto. Inteso per le altre letere che dito confalonier dovea andar a Ragusi, per Colegio fo scrito a sier Ilironimo Capello sopraeomito, era a Parenzo, andasse a la volta di Ragusi a questo effetto, et vedesse di meterli la man adosso. Fo scrito, per Colegio, a Crema al capitano di le fantarie, vogli persuader monsignor di Durazo a venir in questa terra etc., atento di Roma schivano di darli il salvo conduto. Fo preso in questo Consejo di X, che sier Seba-stian Falier qu. sier Thornà, et sier Cristofal Capelo di sier Francesco electi savii ai ordeni, qual voi prestar a la Signoria ducati 200 per uno da esser scontadi in le soe angarie di uno anno in là, possino in-trar, non obstante non habino la età. 62* A dì 23. La note prima fo cativissimo tempo, pioza et vento, et trete saite in la chiesia di San Ste-phano, brusò el cerio pasquale e altro mal non fu, et poi lutto el zorno durò quasi dita pioza. Vene in Colegio l’orator yspano e disse di mandar uno neapolitano in campo dii Papa a far li fanti dia far la Signoria, et si offerisse desviar 200 fanti è in Ferara ; et cussi fo terminato man- I Di arii di M. Sanuto. — Tom. XV. darlo, nome............da Napoli et si partì. Di campo, diprovedadori venerali, date soto Brexa, a dì 21, hore 23. Come è zonti di qua di Po fanti 700 di Romagna, et in campo parte di spagnoli ; verano subito il resto. È zonti li ducati 4000, comenzano a pagarli ; ma bisogna di altri, e non solimi li 5000 è a Vizenza, per li qual hanno mandato, ma si mandi ducati 11 milia, che zonti, il governa-dor dize in 4 zorni voi far la bataja, e dar Brexa; siche se li mandi subito, acciò si possi contentar quelle fantarie, saranno 7000, et il governador non voi più che queste di Romagna et quelle di Crema. Item, Pontevico è forteza importante, è pochi fanti: ne vo-ria esser 100, nè vi è castelan dentro. Item, hanno lettere dii conte Guido Rangon ch’è con Babon, come non li par di andar a tuor Peschiera per non sdegnar el Curzense ; ma aspetar l’artellarie possi, et a una bota far. Item, sguizari sono ut supra. Et per letere di sier Zuan Vituri da Crema, hanno che monsignor di Durazo, che è li in castello ancora, è risolto voler andar a Zenoa o Pisa con li soi cavalli e robe, e de lì passar in Franza, ma damatina si parte suo fiol monsignor de...........e vien a Veneeia con sier Nicolò Michiel in compagnia, et inleso queslo crede muterà pensier. Concludeno, si mandi subito li danari, chi voi haver Brexa. Item, mandono una letera aula dii Cardinal sguizaro, si duol nostri li fa danno, et la risposta di loro proveditori. Di Crema, dii capitano di le fantarie e sier Zuan Vituri proveditor distratioti. Avisa come hanno alitato il dazio dii sai. Item, partirà esso capitano per aver la Capella con il Crivello, partiti che siano sguizari di quelli contorni, et si provedi di danari per pagar quelle fantarie et zente, ut in litteris. Et mandati fuora chi non era di Consejo di X, fo parlato con sier Francesco Foscari e sier Zacha-ria Dolfin cassieri de trovar danari per certa via secreta, e mandarne qualche.summa in campo. Di Chiosa, dii canzelier dii podestà, di cri, perchè il podestà è in questa terra. Come ho scrito di sopra, avisa 1’ armar alcune barche de lì numero .... et mandarle a l’armada a Ravena. Item, per uno venuto di Ferara parli domenega da sera, dice certo quel zorno aver veduto el ducha in Ferara che era zonto e lo cognosce, e se feva gran festa, e si dicea dicto ducha era rimasto d’acordo con il Papa. Di sier Piero Landò orator nostro, fo letere da Verona, di 21. Come alcuni fanti e cavalli ite- 8