79 MDXIJ, SETTEMBRE. 80 Rovere ditto Curzense à trovalo il reverendissimo Cardinal Iladriano, qual (ulto sto tempo è stalo in questi contorni, zoè a ..., con il qual ozi dieno esser in coloquio, e doman partirano a cavalo per Mantoa. Item, il ducha de Milun Maximum Sforza sarà doman a di 15 a Trento, e lì aspeterà fino il Curzense torni da Roma, e forsi vegnirà a Rovere. Non ha voluto esso Landò orator nostro li parli a Trento; però l’ha anticipalo a partirsi. Item, altre particularità, sicome dirò di solo. In questo Conscio di X, fu preso di azetar la o-blation di sier Andrea Diedo qu. sier Antonio rimasto savio ai ordeni, qual non ha la età di anni 30, voi prestarli a la Signoria et scontar da poi un anno in le soe angarie ut in óblatione, e possi intrar in l’oficio : fu presa e la malina seguente introe in Co-legio. Noto. Ozi vene in questa terra Andrea Rosso secretano dii provedador Capello, con letere di pro-vedadori zercha la praticha di Brexa, et lo in Cole-gio con li Cai di X secretissime, et ozi in Conseio di X con la zonla fo spazato la risposta, e la sera partì per campo per le posle. i2 Sumario di alcune letere di Salò, di Candian Bardolin canzelier dii provedador, date a dì ... septembrio 1512, drizate a sier Antonio Bandolo qu. sier Hironimo. Come hanno la nova che Crema è quasi soto la Signoria, mediante l’acordo si tratta con Benedetto Crivello etc. Si judicha etiam cussi sarà di Brexa, perchè zà do zorni non si fa cossa alcuna. ¡Ieri azon-se in campo 11 capi spagnoli vestiti tutti di veludo negro, e aspectavano la sua compagnia, e ozi dovea-no haver danari. Beri fo trovalo apresso Brexa tra lìezà e Santa Famia in terra uno mazo di letere che erano più di 50 che andava a la Signoria, et do al rcctor di Vicenza, e fu portate a Salò al provedador, e subito spazò un corier a la Signoria con dite letere, e scrisse a li provedadori in campo, i quali hanno in questa malina rescripto ringratiandolo che non è possibile più, perchè erano de imporlantia, e ha inteso dite letere esser caschate a uno cavalaro, el qual per paura poi è schampalo. Scrive, questa malina è stà mandalo in Lago tre barche armate con homeni 26, acciò non li vada victuarie e presidii in Peschiera. Dii dito, data a dì 10. Come il provedilor a-Visa a la Signoria esser venuto uno, solilo babitar in Constanza, tamen è milanese, dice che, essendo a dì 2 del presente a Trento, el zonse cerli marchadanti alemani degni di fede, e li disse come 1’ era zonto uno nunlio secretissimo dal signor Zuan Jacomo de Triulzi a li Liga Grisa e havia congregato alcuni capitani con altri capitani de’ Grisoni, per meler quelli Cantoni e Liga a la devulion soa, con oblation grande. Item, come era gionlo in la Liga dii Bo a la cilà di Lucera uno parente di monsignor de Obigni secreto per retirar quelle zenle a la devolion del suo re di Pranza, con alcuni altri avisi de’sguizari; e ch’el reverendissimo Curzense è per vegnir a Trento e ritornar a Mantoa, con una amplissima libertà da la Cesarea Maieslà in tutta Italia di far quello li piace, e che suo padre et madre e fradelli et nepoti fonilo in Costanza, et che Sua Signoria ha in gran re-verentia diclo suo padre, e che fazilmente lui l'aria rimover dito Curzense di tanla dureza e acordarlo con la Signoria nostra, e ha dito il modo si ha a far con dito suo padre. Item, avisar di la dieta fata in le terre franche con la Cesarea Maiestà, e che per niente i non voi guerra, c che s’el se voi andar a incoronasse i ge voi dar danari, 5 milia cavalli, 15 milia fanti, et 100 milia raynes, con questo che i non voleno ch’el molesta nè il Papa, nè il re di Spagna, nè il re de Ingallera, nè la Signoria nostra, et che 42* Sua Maestà stele cussi et non dette risposta. Dize etiam altre particularità ut in litteris. Item, avisa in quella malina hanno auto lì a Salò l’aviso certo de l’intrar di le nostre zente in Crema, etc. Si spiera si bavera Brexa simelmente. Item, manda una letera di campo, di 10, di uno amico scrive al provedador di Salò: come se fa alegreza in campo per l’aquisto di Crema, et questa note tute le fantarie, homeni d’arme e cavali lizieri sono stali a cavallo, et partiti dii campo senza sono di tamburi, e sono stali periina questa matina, e questo è stato perchè li francesi haveano averta la porla di Santo Nazaro, e nostri haveano per spie i voleano fuzir; sìchè non fu altro. Forse loro, inteso ie zente erano in arme, non volseno ussir : tien presto si haverà Brexa o a un modo o a un altro. Si dice tra li condultieri di campo, che francesi voleno salvocondulo da la Signoria nostra e da Zenoa el Spagna che i siano scompagnati in locho sicuri, e di questo li provedadori hanno spazato uno cavalaro a la Signoria. Di sier Yetor Lippomano da Crema, vidi letere di 11, hore 21, drizate a sier Hironimo suo fradelo. Come in questa inalina si partì da Mo-rengo e a hore 15 è zonto lì; à trovato monsignor