Ili MDXI1, SETTEMBRE. 112 ion da Cividal, alento li soi meriti, ut in grafia, la eanzelaria dii conte di Zara per tre minienti poi la prima presa ozi, e fu presa. Di Verona, vene letere di 20, di sier Piero Landò orator nostro, Come il Curzense per niun modo non voi dar il passo a le artellarie, et si ha fato intender che l’Imperador non voi, e ha hordine di Soa Maestà espresso di questo. Gl Noto. Io vidi letere in man di sier Marin Gritti aute di campo di sier Zuan Francesco qu. sier Hironimo suo nipote, di 19. Come il conte Guido Rangon li ha dito che monsignor di Durazo è in Crema. Ha auto aviso di Pranza e lettere certissime che sier Andrea Griti procurator, è presoli, vien a Venecia, et era con G cavali tra li qual uno liardo, e vien acompagnato con certo monsignor francese; siche presto el sarà de qui. Da poi Gran Consejo, il Principe con la Signoria si reduse in cheba, e poi etiam vene il Colegio per aldir la diferentia dii contrabando di Chioza, con li avogadori. Eravi sier Marcho Zantani podestà di Chioza sentato di sora apresso il Principe, et parlò prima sier Zuan Antonio Venier avochato grando, che il podestà havia jurisdition per leze di expedir dito contrabando et havia fata la so sententia, e stante quella li avogadori non si poi impazar. Rispose sier Marin Morexini l’avogador, concludendo è la parte presa in Pregadi che dito contrabando vengi qui una volta e sarà spazato per il Consejo di Pregadi, intervenendo esso podestà, e voi darli la soa parte etiam a li signori dii dazio dii vin, che erano lì presenti, sier Marco Antonio Contarmi, sier Giacomo Marzello qu. sier Antonio, sier Vicenzo Zorzi qu. sier Antonio. Et parlò poi per il podestà Marin Querini avochato; li rispose sier Francesco Orio F avogador e cargo il podestà, non è vero zudexe, et Fazio Thomasini suo suosero andò a Chioza con quelli altri e contentò i oficiali quali ebeno 200 ducati, zoè le barche dii dazio dii vin, ergo etiam sier Zuan Zantani Cao di X era lì et disse alcune parole in favor dii podestà so nipote. Ilor mandati fuora, leto prima più leze, tra le qual una di sier Donà Contarmi, che quello è fato per il Mazor Consejo non possi esser roto per altro Consejo che per quello, et altre, el una dii 1502 in favor dii podestà presa in Gran Consejo che voi il Colegio possi proveder ai ordeni di dacii et preseno dove sarà trovà il con-Irabando, quel podestà expedissa. Ilor consultato tra la Signoria et il Colegio, volse la Signoria alquanto de rispeto, et venisse il podestà da matina in Colegio, se li diria l’opinione di la Signoria, Et cussi venuto ogni matina per aver la expedilion, quello fo terminato scriverò avanti. In questa matina in Colegio fo provalo, con li go- Gl * vernadori de F intrade, sier Marco Bragadin qu. sier Andrea condutor dii dazio del vin, e cazete tre so fradelli caratadori, sier Hironimo, sier Alvixe e sier Nicolò, e do popular : bisogna ne trovano do altri. Di Saona, vidi letere di sier Vincenzo Po-lani sopracomito, di 10 septembrio, a sier Vicenzo so fradello. Come è lì con le altre do nostre galie et altre, vedando non vengi soccorso in la Lanterna; ma dize è impossibele a devedar che non entri per esser Saona mia 30 lontan, e francesi vien di Provenza con tempo fato e mar e vento prospero, e meteno il socorso dentro, come è stà in questi zorni, che è sta messi dentro 18 homeni, eie. Item, solicita la licentia di venir a disarmar, over mandarli sovenzione de lì. A dì 22, la matina in Colegio. Aldìto Balista Doto qual voi menar andando in Romagna 400 boni fanti fati qui in visentina, et fo terminato non mandarlo perche volemo se fazi lì, e mandar solum Zanon di Colorgno et uno altro contestabile; et etiam questi do non tonno mandati. Di campo, di provedadori senerali, di 20, ìiore 3, soto Drexa, Come haveano comcnzato a zonzer li fanti di Romagna et bona parte passati di qua di Po, etiam li spagnoli, et verano il resto di spagnoli; sichè bisogna danari. Hanno inteso di ducati 4000, che è in camino, è una salata, hanno mandato la scorta, però amore Dei si provedi; le fanta-rie vociferano e le zente d’arme vorano presto la paga; sichè mandando danari a pocho a pocho si buia via ; però bisogna subito danari, et protestano non si mandando, seguirà ogni disordine. Etiam quelli di Crema volcno danari, ali ter li fanti si partano. Et hanno deputado a quella custodia Francesco Calisson con fanti. Item, ha inteso, con le artellarie grosse si mandano di 100 et 120, esser barili 150 polvere grandi di 6 1’ uno. Scriveno aver lì boche 1G de artellarie, una colobrina di 30 rescn-tida, altri et picoli, et baie 3100 fate far in quelle valle di 50, 40 et 30, che bisogna a la bataria, e l’ordine dato trazer G00 bote al zorno; sichè arano polvere per 4 zorni. Item, il Cardinal Sedunense è G2 a Lodi, minaza molto voler far contra nostri. Questa sera aloza a Pizigaton, poi doman intrarà in Cremona. È sta mandato via di Cremona alcuni citadini marcheschi a Milano e dal ditto Cardinal per suspe-to. Sguizari sono alozati Itomenengo, et le gente d’arme a Castel Lion. Item, el governador nostro