337 MDXII, NOVEMBRE. 338 pientissime ditto, adeo tulli li cardinali si commossero in favor nostro; e ti am il Corner aiutoe; ma il Papa in colera disse voler far cussi, e che ’1 Turcho ha fugato suo fratello e prepara grande armala, però voi pacilìchar cristiani, con altre parole usate che scriverò poi. E li capitoli è slà dati-a far al Cardinal de Monlibus palatino, et azonze la ducea di Savoja al stato di Milan in cambio di le terre li tuo’ la Chie-xia, e Cremona sia di Milan, la Patria di Friul e quelli altri lochi in juditio dii-Papa a judichar de chi ha-bino ad esser. Item, li nostri oratori hano fato il tutto di remover il Papa di questa opinion ; è duro più che mai ; zura fa per ben nostro, nè li vai raxon che essi oratori li dichano e altri primarii’cardinali e di autorità, maxime San Zorzi et Ingaltera è per nui. Item, come a dì 15, in concistorio il Papa pro-nonceria Cardinal el Curzense; partiria a dì 1U per Milan e lì il Papa li manderia il capello; non lo voi qui per non aver il modo di far la spexa, è con 250 cavalli etc. Item, pratiche vano atorno, e a di 12, l’orator Foscari fo dal Papa in varii discorsi, e disnò con lui; vien mal volentiera il Papa a questo a dispiacer la Signoria, ma l’avidità di aver Ferara e paura dii Concilio lo farà far quello vorano, e danno locho a la Signoria zorni 15 a intrar, et tamen ancora li capitoli non è conclusi ; ma si poi tenir sigilati e so-scriti. Item, il Papa a dì 10 dete in concistorio el vescoado di Feltre, per il qual la Signoria scrisse in * recomandation dii Pizamano fratello fo dii vescovo defuncto, hor l’ha dato a domino Zuan Campese do-ctor excellentissimo bolognese, qual è stato questo orator a l’Imperador. Item, ha dato ol vescoado di Forlì, vachado zà più zorni, a domino Piero Grifo fo orator in Ingaltera, al qual dete el vescoado di Monopoli ma non volse acelarlo lassando li oflìcii; etiam il vescoado di Rimano 1’ ha hauto domino Petro Ri-zo. Item, scrive, come de lì si è dito il signor Bortolo di Alviano esser stà lassato prexon di Franza, e si aspelava in Italia, et missier Zuan Jacomo Triulzi andava per nome di ditto Re a’ sguizari ; con altre parlicularità in dite lettere di Roma, qual hessendo più di quello ho scrito, di soto ne farò nota. Di Bergamo, vidi letere di sier Vetor Lipo-mano, di 9. Come, per uno venuto di Milan, ha per avanti sguizari esser parlili e tornali a caxa, perché milanesi non li hanno voluti pagar; et il Cardinal sguizaro era acampado a Vegeveno con 300 sguizari, e ha mandalo a dimandar salvo couduto a Milan di poter passar e andar via. Item, esser letere dii Caroldo a quel proveditor di Bergamo, come francesi, erano in Brexa e Crema, lutti è restati a I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XV. pe’ di monti, et però il Cardinal non voi dar salvo-conduto a quelli francesi erano in la Capella fino si babbi altro aviso; el qual caslelan francese è lì in Bergamo molto suo amico di esso sier Vetor, et ogni zorno stanno insieme a far gran ciera. Dii dito, di 11. Come in questi zorni era passà per il bergamasco uno orator yspano, andava a Milan a far milanesi acelli per loro Ducha 1’ archidu-cha di Borgogna. Item, de lì si dice la Signoria averà presto Brexa. Nolo. Si ave aviso come Maximian Sforza, stalo a Mantoa, era partito e zonto a Cremona a dì . . et ivi come signor honorifìce acetato; sichè ha comenzà a ritornar nel stato e sarà ducha di Milan, ha anni... Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta|fino hore .... Da Bologna, vidi letere dii Cardinal Medici, di .... a Piero di Bibiena. Del suo venir di Fiorenza lì legato di ordine dii Papa; ha ricevuto el privilegio di la nobiltà con la bolla d’oro, ringratia mollo la Signoria ; ha scrilo a li oratori fiorentini sono a Roma, coadiuvi la Signoria in questo acordo si trata, et ha letere dii magnifico Juliano di Fiorenza, di 10, come quella excelsa comunità havia facto election di tre oratori : a l’Imperador, Francesco di Zanobi di Jazeto ; in Spagna, Joan Corsi ; a la Signoria nostra Veri de Medici. A dì 17, se intese eri nel Conseio di X con la zonta esser stà preso una gralia di conciedcr al ca- valier dii principe Bortolo.........da Brexa, la capitaniaria dii devedo de Brexa, e fu cossa meo judicio rediculosa. Non si ha Brexa et si fa queste gratie; tamen è bon augurio clic la sarà nostra. Di campo, fo letere di provedadori generali, dal Dezanzan, a dì 15, hore 4 di note. Come domali si dovea consigliar il caslel di Brexa a’ spagnoli. Item, post scripta, hanno ricevute le nostre letere dii Senato, vederano di exequir ; et altre parti-cularilà. Di domino Piero Spolverin, vidi ¡etere, date in campo, a dì 15, drìzate a domino Lunardo Grasso prothonotario. Come a dì 13 fo l’ultima soa, e quel zorno, quanto a le facende di campo nulla. El nominato ducha di Milan ozi è partito da Mantoa e dia alozar a Caneto e doman a Cremona, poi andarsene a Milan. Dio voia sia bona andata, anche per nui. El Cardinal di Ferara é partito di Ferara, è stato a Mantoa, poi andato a la volta de l’Imperator, pas-soe per Verona con pochi cavalli in modo quasi di stafeta. Slima vadi per ordir qualche trama contra de nui. 22