MDXIII, FEBBRAIO. 532 larità. Et si mandi danari, (diter seguirà disordine; e come il governador aspela la resolution di soi capitoli mandati. Di Mantoa, di____Strazi, drizate al conte Guido Rangon. Zanze;e come Bernardo di Bibie-na è venuto a Milan a esortar il viceré mandi spagnoli a l’impresa contra Ferrara : et è mal, et saria bon far etc. ut in litteris. A di G, domenega di carlcvar. Fo il Colegio con li avogadori sopra il conlrabando di Cliioza di Feri-go Grimaldo e compagni, e li avogadori duri voleno venir al Pregadi domati per expedir la opinion loro. Di Franta, fo aviso, zoè una, Ictera dii vescovo di Aste, che è a Ors a pe’ di monti, di primo. Scrive a quel Costanzo secretano di missier Zuan Jacomo Triulzi è in questa terra in casa di Gaspare di la Yedoa, come era zonto lì Troylo con le letere va in Franza al Griti. L’è andato; ma scrive questo Costanzo lià fato mal et passa la commission di far li capitoli con dar Cremona a la Signoria; ch’el sa ben la voluntà del Re è contraria, e non volse mandar li capitoli primi. Itein, missier Zuan Jaco-mo è partito e andato a’ sguizari ; e altri avisi. Da poi disnar, fo Colegio di savii, et nulla fu di novo. Fu fato ozi certa caza, e poi festa a Murali da sier Jacomo Antonio Tiepolo podestà : e la sera poi, a casa dove sla il signor Fraehasso a la Zueca, fu fato certa demonstratione di comedia di pastori per il suo Cherea etc. A dì 7 la malina. Vene in Colegio sier Polo Va-laresso venuto proveditor di Ruigo, che fo mandato per Colegio, in loco dii qual è andato sier Donado da Leze, qual per Gran Conseio fu electo capitano et podestà de lì za mesi G. Ilor questo sier Polo referì di quelle cosse del Polesene. Vene sier Nicolò Michiel qu. sier Francesco, venuto proveditor di Urzinovi, posto per i proveditori zenerali, et referì di quelle cosse di brexana, et inter coetera che spagnoli erano levati di Riviera e di brexana e tutti andati ad alozar sora Ojo, pur di qua, etc. Vene il conte di Chariati orator yspano con li Cai di X,e poi li tre deputati in materia di l’acordo, e disse si voi partir poi doman per Alemagna per far condescender l’Imperador a l’acordo, et vera uno nontio dii viceré a star qui. Item, ch’el voria prolongar le trieve per tutto Marzo, e cussi ha commission di farlo. Di Roma, vene letere di 27 et 28, dii Fo-scari orator nostro. Come il Papa stava a l’usato in lelo ; non ha febre né si voi lassar tocar il polso, ma dize ha disconzamento di stomaco, vive di ovi, brudi, e consumadi et confetione. Tamen, voi parlar di Stato, e dà audientia a cardinali et oratori. Item, come ha fato notar sul monitorio fato contra la Signoria nostra la relatione dii cursore e l’ha dato al signor Alberto da Carpi, tamen 1’ ha pregalo eh’ el soprasti a mandarlo a Milan, Bologna e Mantova, a intimarlo in valvis ecclesice, et publicarlo per qualche zorno tratandosi acordo: e cussi ha promesso di far. Item, scrìve farà l’apelatione in forma a Soa Santità ad melius audiendum etc. Dii zonzer lì uno nontio di la reina di Franza a pregar il Papa voy ad-mcter do oratori dii Boy, qual verano a tratar acordo. Il Papa li ha diio non voi, perchè non voi contravenir a la Liga; ma mandi il Cardinal Finanche dia venir, col qual si potrà tratar acordo etc. Item, 1’ orator dice è stato da Soa Bcalituluie a visitarlo etc. Da poi disnar fo Pregadi, et leto le soprascrite letere di Roma e eli campo, di proveditori zenerali. Si mandi danari et presto. Item, la zenle d’arme voi ducati 7000, el lui sier Domenego Contarmi ha porta solum ducati 3000, che non basta a pagar parte de le fantarie ; nè li cavali lizieri ha auto da nari. Scrive li fanti hrixigelli sono a Lonigo, non voleno tornar in campo per paura. Item, il governator aspela la risolution de’soi capitoli, nè si contenta dii preso. Scrive esso sier Polo Capello e replica, compilo di far le mostre se li dagi licenlia di repatriar : dice è stato d’avanzo fuora con jaclura di le cosse sue eie. Da Milan, dii Guidoto, più letere di 29 fi- 300 no a dì 3. Come, quel zorno di 3, era partido de lì el Cardinal Curzense per Alemagna, et era stato tre zorni per trovar una hora eleeta a partirsi. Item, che spagnoli e sguizari non fanno altro che dimandar danari al Duca ; et li voleno tutti do, nè si poi dar a uno che l’altro non ne habino. Etiam e il Ducila non ne ha ; milanesi non pagano più poi che ve-deno quel Stado non esser unito con la Signoria nostra e stanno suspesi. Scrive, la vita dii Ducheto : ora va da uno cittadino, ora da un altro a manzar, dorme tardi, sta su la notte etc. e altre parlicularilà, ut in litteris. Di sguizari, da Zuan Piero Stella secreta-rio, fo leto le letere. Di quel vescovo di Aste eliam. Come ho dito di sopra. Di Cotogna, di sier Zuan Vitturi proveditor di stratioti, di.. . Avisa il disordine seguito a quella villa di Cazan per le zente dii governador, e