165 MDXII, OTTOBRE. 1GG letere di Spagna di sier Zuan Badoer dotor e cava-lier di 29 avosto di la corte, le qual letere è venute per via di mar. Il sumario dirò di soto. Di Roma, come ho dito di l’ orator nostro, Vultime di 29. Prima, una breve a la Signoria che prega voji far restituir il contrabando trovato in bo-cha di Po da le barche nostre, che è di alcuni zenoesi, ut in ea. Item, per le letere di l’orator, il Papa li ha parlato di questo. Item, che il Papa voria si mandasse li danari a Ravena per far li fanti, et ha oplimo voler verso la Signoria nostra, e voi habiamo tutte le nostre terre. Scrive coloquii auti insieme. Item, che ’1 signor Prospero, vien a conzonzersi con le zente spagnole, et ha 300 lanze mal in hordine; mena con se el ducha di Ferara, di la qual cossa il Papa ha gran dispiacer e ha fato provisione a li passi, etc. Item, altre particularità scrive; ma questo è il sumario. Item, letere dii dito orator drizate ai Cai di X, di coloquii col Papa auti. Vene l’orator dii Papa in Colegio, qual fin hora è stato indisposto, e fo comunichato per il Principe questa venuta di spagnoli etc. Poi presentò il breve dii Papa dii coutrabando. Vene l’orator di Spagna e stete in Colegio molto con li Cai di X secretissime : quello tratono non fo dito. Ha auto letere dii viceré zercha la soa venuta, dize vien nostro amigo ; et poi se intese aver dito esser letere di la corte dii Re da Grogno di 29 avosto, come il Re voi habiamo tutto quello dejure ne aspela e voi observar li capitoli di la Liga, et che ’1 viceré vadi con l’exercito suo a smondolar il resto di le terre tien francesi. Item, che tra englesi e spagnoli è sta certa discordia, però non sono andati a campo a Bajona; sichè è venuto molto molexin, concludendo, si la Signoria vorà, spagnoli passerà e che quantità la vorà, etc. Di Spagna, di sier Zuan Badoer dotor et cavalier orator nostro, fo letere di Grogno, di 29 avosto. Il sumario scriverò di soto, di quella scritta a mi et a la Signoria in zifra ; però non foralo lecte ozi, etc. Di sier Marin Zorzi el dotor orator nostro, di Bavena, di primo. Come ha auto uno gran parossismo di febre: suplicha la Signoria li dagi licenlia di venir a repatriar, prometando di tornar poi, etc. Di sier Fiero Landò orator nostro, di primo, da Modena. Come é li il Curzenze, atende a le cosse de la Mirandola, poi anderà a Roma, voi impetrar dal Papa Parma e Piazenza per il duchato di Milan. 11 viceré era partito et veniva a la volta di passar Po, per venir in Lombardia aiutarne aver Brexa. Di Buigo, di sier Polo Valaresso proveda• dor, di 2. Come ha aviso spagnoli esser passadi a Ostia e Ponte Molin, mal in hordine, lanze 300, fanti 4000 et 400 zanetari. Da poi disnar, fo Pregadi, et Icte le letere sopra- 92 * scrite et una deposition di uno explorator venuto dal campo spagnol fino a Revere. Dice li andamenti loro, e come vieneno in Lombardia come nostri amici per recuperar Brexa et sono lanze ... e cavalli lizieri fanti.... milia, el che a dì 2 comcn-zorno a passar le fantarie a Ostia Po, et verano in veronese e si conzonzerano con li fanti alemani, é in Verona, per andar poi a metcr el Ducheto in signoria. Di campo, vene lettere di provedadori generali, date soto Brexa, a dì 2, hore 3 di note. Come voleano piantar l’artellarie vicino a la terra dove fo deliberalo, e condur quelle dii monte zoso a la porta di Torrelonga, e bisognava far far una strada acciò in ogni occorentia se potesse etc. Item, voleno fortifìcharsi lì e star fermi e far la bataria per tre zorni, poi darli la bataja, perchè ad ogni modo, venendo spagnoli, non potranno esser avanti 6 over 8 zorni, e in questo rnczo vederano aver la terra per forza. Hanno mandato dentro da monsignor di Obignì il trombeta a dir quanto li è stà imposto per la Signorìa nostra: qual li ha risposo non temer di spagnoli, el hanno vicluarie per G mexi, et si voi tenìr per il Roy, con altre parole ut in litte-ris. Item, essi provedadori fanno provision di vi-ctuarie, e ha scrito per avanti a Crema e Bergamo mandino dentro tutte le biave e vituarie i polcno, con ogni celerità. Item, voriano saper da la Signoria nostra quello habino a far in caso sguizari passasseno Ojo e li venisseno adosso con milanesi, se li dieno dar adosso. Et per il Colegio li fo scrito, per avanti, venendo, si loro principiasseno a far alcun danno conira il nostro exercito tien li debano corisponder; ma non principiar loro contra essi sguizari. Fo chiamato il Consejo di X in cheba, con la zonta et Colegio, et steleno alquanto per lezer lettere et scrìver alcune lettere, et fo lele quelle dii Caroldo perchè le non fo lele in Pregadi. Fu poi posto, per li savìi d’acordo, una letera a lì provedadori zenerali in campo : laudarli la delibe-ration di star soto Brexa e voler slrenzer la terra, slando però occulati a tutto; e come li havemo mandati ducati 8000, et non li mancheremo. Item,, avi-sarli quanto ne ha dito l’orator yspano zercha spagnoli che vien; sichè venendo sarano nostri amici;