471 MDX1II, GENNAIO. ■172 superavano li nobeli, nè per alcun modo divider se potevano. Et zà persistendo el rumor a le porte eircumvi-eine, se mosseno alcuni armati de la villa di Spiri clic è in la jurisdition di questo loco, et apresatosi a le porte de la terra, io non li volsi far aprir; i quali affermando clic erano neutrali et che voleva intrare per spartir la cossa, cussi cum juramento aflirmando et parte del populo imperioso el cum minase davanti di me venendo, volseno le chiave, alitcr che li tire-riano per le mura et rompariano le porte, et che poi se per tal mezzo in trasseno furiano ogni male, et che de questo io ne seria causa. Per il che, sentendo il mio canceliere, senza altro dire, parendoli cusi per il meglio, in effeclo persona/iter andò a le porte, persuader a li diti cum bone parole che restasseno di fuori, fin che se aquietasseno le cosse. Et tamen, non potendo relenirli, che chi entrava per certo rombo fato ne le mure, chi voleva romper le porle, vedendo tal manifesto pericolo che se rote fusseno et che li diti violenter inlrasseno saria total ruina di la terra, sì per loro sdegnato ingresso, come per la fractura de le mure et porle, che daria adito a li rebelli, maxime vedendo quelli de Mnrcoi subdiii del Turcho venuti fin ne le montagne adiacente a la terra cridando : « Marcito Marcilo, » per poter dolose intrar in essa terra, de la qua], maxime de’ nobeli ai quali zà erano subieti sono inimici, parse a esso canzelier, considcratis ut asserii omnibus prcemissis et attenta la jurato-ria provisione di diti spizani, quali son stali fidelis-simi del stato di Vostra Sublimità, jurando voler divider la pugna, risolse di aprir sempre et cussi aperse il portello, et ne intrò da circa 25, che li altri da sè intrò per lo dito rombo et per le mura zà erano in-trali. Quali, passando davanti,el palazo, juravano che induriano pace, et cusi andati al dito bellico con-llitlo et pugna, Gridavano : « paxe, paxe, » il che olisi io sperando esser dovesse, me ne andai a lo dito loco de pugna, suplicando de grazia diti pugnanti far dovesseno pace. Nulla potei oblener, imperoehè populari a nobili erano superiori, et poi avean presa la monition, mentre che io andai ante pugnarti da li nobili exortandolì a pace ut supra dixi, da la qual monition, avanti che io ritornasse al palazo, haveano tollo schiopeli, saetamenti e altre arme a so beneplacitum : per tal causa, essi populari erano quasi vincenti totaliter. Per il che, afrontando li pericoli de la persona mia, accompagnato da diti villani, ritornai al palazo, cum i quali la seconda volta experimentando de aquelar le cosse, ritornai a li diti pugnalili, et similiter senza frulo ritornai al palazo, dettmm sentendo portar il Corpus Domini da uno prete de’ nobeli tentando placar esso populo, la terza volta andai a la pugna, dove, benché molte exortation et pregi io facessi, nulla mi valse, clic per li gran rumori et stridi nulla si ri-sguardava. Et quando finaliter, al mio palazo ritornato, li populari prevalendo a nobili li messeno in rota, i quali amando al campo di San Zorzi, in quella furia fu morto el qu. sier Antonio de Pa-squo nobile, persona da ben e discreta, qual mai recusò la pace et et ¡ani a 1’ hora in zenoehioni al populo la dimandava. Li altri nobili fugati, chi in dila chiesi« di San Zorzi, chi in alcune vicine case scampono la furia popolare. Quali populari, reposan- 2CG do e sopra diio campo refraschandosi, essendomi zio rivelato, mandai per Francesco Allatovich, Marin Medili de’ principali capi del populo et per esso Marco Siroco, i quali pregando clic ormai facesseno cessar la cossa et si perdonasse a’ nobeli, che da Vostra Serenità sarano remunerati se zio facesseno; i quali cussi feceno in efecto et a salvamento li con-dusseno nel mio palazo. Vero è che alcuni vili et tristi populari e alcuni de diti villani, quali villani erano stati fin alora a veder il risultalo di la cossa, vedendo la vieloria del populo se mosseno a dero-bar queste caxe de’ nobeli, i quali dicevano esser stà disturbatori de la pace. Tamen, tuto el populo me fece intender che questa nullo modo era la opinion sua ; et cussi cum bandi et espedicle provisione coadiuvando il populo, se ha recuperalo quasi el tutto, et spero infallantemente si haverà etiam il resto, et hoc modo la impectuosa furia populare ridurre più per divino miraculo potei, che per nostra industria né liumano inzegno, in tranquilità, bonaza. Et questa restata fu, et adeo che la sequenle malina, fatoli per noi le conveniente parole ad ambe parie, .tutti ben disposti feceno celebrar la messa del Spirilo Sancto, el facto el compromesso, jurarono sopra el messale lutti esser per observar questo, che perii 24 electi 12 per parie iterum, le usanze del loro paese terminato fosse. I quali electi in questi 3 zorni hano expedito, judicato et assestato tutte le diverse e differentie de essa parte, et non solum de le presente e preterite discordie, ma etiam da molli anni in qua. Per quanto posso per hora comprendere, la terra è assai ben pacificata et assetata per la predila decisimi de li electi 24 compositori, a la qual, cusi luta la terra rechiedendo, el prefato magnifico pro-vedador et io balliamo interposto la autorità nostra. Et per far che tal salubre opera seguisse et al dito